Val Cama 1 : Lago di Cama e Rifugio Alpe di Vazzola
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Approfittando del fatto che il giorno dopo ci si trova tutti al Lago di Cama per la tradizionale castagnata del gruppo Verbalario e aggregati decido di recarmi già al sabato a Cama per andare a pernottare in qualche rifugio della Val Cama, in questa valle ai miei esordi nel trekking con in mano il depliant dei laghetti Ticinesi “ Cama e Sambroc “ ero già stato a dormire alla Capanna Miralago in pratica più un alberghetto che una vera capanna, camerette con soli due posti letto … ma non materassi a terra ma letti veri e propri con tanto di materassi e lenzuoline e da quanto mi possa ricordare io è stata l’unica volta che ho dormito bene in una capanna tanto come a casa mia invece in questa stagione questa possibilità purtroppo non esiste più e così ci si deve appoggiare ad uno dei numerosi spartani rifugi di cacciatori che si trovano in valle.
Visto che quindi non devo rientrare a casa e che la giornata è abbastanza lunga me la prendo abbastanza comoda partendo da Cama località Ogreda che sono passate da poco le 11 con l’obbiettivo di raggiungere il Rifugio Alp d’Agnon che tra quelli a disposizione mi sembra il più nuovo e funzionale, dopo poco più di un’oretta e mezza sono già al Lago di Cama dove mi riposo un po’, pranzo, preparo già la legna per la grigliata dell’indomani e nascondo in luogo fresco e sicuro il vino, le salamelle e le patatine che mi sono portato questo per non portare fino a quota 2000 mt. ulteriore peso inutile.
Mi inoltro così passato il ponticello della Capanna Righetti-Fibbioli nel bosco che ripido risale tra il fogliame autunnale verso l’Alpe di Vazzola, a quota 1700 comincio ad incontrare la prima neve comunque dopo un oretta raggiungo il primo rifugio, continuo a risalire di altri 150 mt. con la neve che si fa più profonda e oltretutto spariscono anche i segni del sentiero, a questo punto pur capendo più o meno dove potrebbe passare la bocchetta che ridiscende all’Alpe di Agnon ma non avendo con me le ghette sono già purtroppo con i piedi inzuppati d’acqua e visto che poi l’indomani non devo proseguire ma ritornare comunque a Cama opto per una strategica ritirata all’Alpe di Vazzola.
Sono quasi le 16 quando sono di ritorno in capanna, la temperatura non è il massimo e quindi per prima cosa cerco di accendere il fuoco, già io in questa operazione sono abbastanza imbranato ma i fiammiferi decisamente umidi e la poca carta a disposizione ridotta a dei coriandoli dai topi non aiuta di certo … quando sono proprio rassegnato a passare la serata al freddo un paio di fiammiferi invece miracolosamente si accendono e non so ancora come ma il fuoco si attiva.
A questo punto visto che in capanna non c’è campo ( bei tempi quando non c’era questo problema ) esco e mi sposto un po’ fino a che riesco a prendere una cellula e a chiamare casa dove apprendo la “ tragica “ notizia … la prevista castagnata dell’indomani è stata rinviata nuovamente o verrà spostata in altro luogo quindi al Lago di Cama non ci salirà purtroppo nessuno … Azzzz
L’unico posto dove si sta veramente un poco al caldo è vicino alla stufa così una volta consumata la cena ci rimango attaccato a leggere l’unico giornale che c’è in capanna ...
un “ Monello “ del 1984 ma non sono solo in quanto di tanto in tanto attraversa il locale un grazioso topolino, pur non essendo astemio ma comunque un bevitore decisamente scarso rimpiango la bottiglia di nero lasciata al lago che mi avrebbe un poco riscaldato ma è inutile continuare a consumare preziosa legna e pertanto equipaggiato di felpa, pile e ben 3 coperte mi metto in branda chiudendo la giornata.
Giorgio
NB ... tempi indicati soste escluse :
Cama Ogreda - Lago di Cama > 1h 35'
Lago di Cama - Alpe di Vazzola > 1h
Alpe di Vazzola e tentativo verso l'Alpe d'Agnon > 1h
Visto che quindi non devo rientrare a casa e che la giornata è abbastanza lunga me la prendo abbastanza comoda partendo da Cama località Ogreda che sono passate da poco le 11 con l’obbiettivo di raggiungere il Rifugio Alp d’Agnon che tra quelli a disposizione mi sembra il più nuovo e funzionale, dopo poco più di un’oretta e mezza sono già al Lago di Cama dove mi riposo un po’, pranzo, preparo già la legna per la grigliata dell’indomani e nascondo in luogo fresco e sicuro il vino, le salamelle e le patatine che mi sono portato questo per non portare fino a quota 2000 mt. ulteriore peso inutile.
Mi inoltro così passato il ponticello della Capanna Righetti-Fibbioli nel bosco che ripido risale tra il fogliame autunnale verso l’Alpe di Vazzola, a quota 1700 comincio ad incontrare la prima neve comunque dopo un oretta raggiungo il primo rifugio, continuo a risalire di altri 150 mt. con la neve che si fa più profonda e oltretutto spariscono anche i segni del sentiero, a questo punto pur capendo più o meno dove potrebbe passare la bocchetta che ridiscende all’Alpe di Agnon ma non avendo con me le ghette sono già purtroppo con i piedi inzuppati d’acqua e visto che poi l’indomani non devo proseguire ma ritornare comunque a Cama opto per una strategica ritirata all’Alpe di Vazzola.
Sono quasi le 16 quando sono di ritorno in capanna, la temperatura non è il massimo e quindi per prima cosa cerco di accendere il fuoco, già io in questa operazione sono abbastanza imbranato ma i fiammiferi decisamente umidi e la poca carta a disposizione ridotta a dei coriandoli dai topi non aiuta di certo … quando sono proprio rassegnato a passare la serata al freddo un paio di fiammiferi invece miracolosamente si accendono e non so ancora come ma il fuoco si attiva.
A questo punto visto che in capanna non c’è campo ( bei tempi quando non c’era questo problema ) esco e mi sposto un po’ fino a che riesco a prendere una cellula e a chiamare casa dove apprendo la “ tragica “ notizia … la prevista castagnata dell’indomani è stata rinviata nuovamente o verrà spostata in altro luogo quindi al Lago di Cama non ci salirà purtroppo nessuno … Azzzz
L’unico posto dove si sta veramente un poco al caldo è vicino alla stufa così una volta consumata la cena ci rimango attaccato a leggere l’unico giornale che c’è in capanna ...
un “ Monello “ del 1984 ma non sono solo in quanto di tanto in tanto attraversa il locale un grazioso topolino, pur non essendo astemio ma comunque un bevitore decisamente scarso rimpiango la bottiglia di nero lasciata al lago che mi avrebbe un poco riscaldato ma è inutile continuare a consumare preziosa legna e pertanto equipaggiato di felpa, pile e ben 3 coperte mi metto in branda chiudendo la giornata.
Giorgio
NB ... tempi indicati soste escluse :
Cama Ogreda - Lago di Cama > 1h 35'
Lago di Cama - Alpe di Vazzola > 1h
Alpe di Vazzola e tentativo verso l'Alpe d'Agnon > 1h
Tourengänger:
GIBI

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (12)