Ağrı Dağı - Il grande Ararat 5137 m


Publiziert von Michea82 , 7. August 2023 um 15:06. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Türkei
Tour Datum:30 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: TR 
Zeitbedarf: 4 Tage
Aufstieg: 2900 m
Abstieg: 2900 m
Strecke:38 km (escluse le ascese + discese per acclimatarsi)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Accesso organizzato dalle guide locali Vedi www.mountararattours.com
Unterkunftmöglichkeiten: Butik Ertur Hotel (presso Dogubayazit)  Büyük Ağrı Dağı - Base Camp (3360 m)  Ararat High Camp (4130 m)
Kartennummer:Vedi app Autoractive

C'è un giorno nella vita in cui ti svegli e stai scalando un 5000: quello è un gran bel giorno. 

Siamo partiti con in testa un 5000 e "tutto il resto" non aveva importanza.
Siamo tornati a casa con in tasca il nostro 5000 ma consapevoli che senza "tutto il resto" l'esperienza non sarebbe stata la stessa.
Il monte Ararat è un tour molto fisico, per cui ci misura con la quota e con la propria capacità di adattamento. È un' esperienza estetica per cui ci si riempie gli occhi di immensi orizzonti e della costante figura dell'imponente massiccio. Ma, soprattutto, è un vissuto umano: si coesiste a stretto contatto con la propria cordata creando un grande affiatamento e ci si confronta costantemente con una cultura diversa instaurando contatti pregiati con le persone del luogo.
Dogubayazit è una città curda dove il turismo evidentemente non ha attecchito. Forse perchè piccola e ai margini orientali della Turchia. Mancano indicazioni per i turisti, pochissimi abitanti parlano inglese, non esiste la pizza, birra e alcol non parliamone, il caffè non si beve, gli autobus e i mezzi pubblici non si sa quando passano e mancano i tableau orari. Ci sono più negozi di cemento e di guarnizioni rispetto a negozi di vestiti. Il concetto di souvenir è alieno. Siamo andati in giro a random e abbiamo trovato un locale di cui ci siamo innamorati, dove ti cucinano una carne a tua scelta e ti guarniscono il piatto con il contorno del giorno. La cucina è leggera, non infescia il corpo, il servizio è spartano ma la cordialità è l'elemento preponderante. Se al primo approccio abbiamo quasi odiato la città, all'ultimo giorno ci siamo resi conto di amarla. 
Siamo a 30 km dall'Iran, a 1200 km da Istanbul in luoghi dove le tradizioni sono ancora molto forti. Le donne sposate sono velate, i ragazzini ti fissano e ti corrono intorno per attirare la tua attenzione, gli uomini si stupiscono quando ti vedono e se possono ti chiedono da dove vieni. 
Siamo in un paese dove l'ospitalità è un valore fondamentale: nell'ultimo giorno di viaggio, dopo un tour sui 3000 metri, siamo rimasti senza acqua e abbiamo dovuto chiedere aiuto alle donne di una fattoria. Loro si sono prodigate per ristorarci: non solo con acqua ma anche con Ayran (uno jogurt liquido) e poi con il te. 
Ora racconto come è andata con il Monte Ararat. 

Lungo le pendici del Monte Ararat intorno ai 2400 metri



Sintesi
  • Giorno 1: viaggio Milano - Istanbul - Agri - Dogubayazit
  • Giorno 2: salita al Campo Base (su nostra iniziativa escursione 600 metri a monte)
  • Giorno 3: salita al Campo Alto (su nostra iniziativa escursione 450 metri a monte)
  • Giorno 4: summit day e discesa al Campo Basso
  • Giorno 5: discesa allo start point e rientro in Dogubayazit
  • Giorno 6 (giorno finestra): escursione organizzata (seguirà relazione: /www.hikr.org/tour/post181467.html)
  • Giorno 7: rientro in Svizzera

Giorno 1 (arrivo a Dogubayazit)

Siamo io, mio figlio Eidan e il mio amico Gabriele Drappa. Con lui ho fatto il mio 3000 più alto, il mio 4000 più alto e presto, in questa sede, farò il mio primo 5000. Insomma è una persona con cui il legame è forte e con il quale la tendenza è quella di sfiorare il cielo. Eidan l'abbiamo aggiunto in ultimo: abbiamo pensato che per lui sarebbe stata un'esperienza di valore esistenziale per cui sarebbe stato peccato non coinvolgerlo. 

La giornata è dedicata allo spostamento in Turchia: partiamo alle 06.00 da Malpensa (levataccia), scaliamo a Istanbul, voliamo nuovamente per altri 1200 km fino ad Agri, quindi veniamo portati in auto fino a Dogubayazit, dove pernottiamo in un hotel. Le trasferte e il pernottamento sono organizzazi dalla nostra guida Cemal. Lui ci fornirà tutto il supporto logistico: coordinerà i cavalli con i loro padroni per trasportare i nostri sacchi a pelo e le nostre tende (fornite da lui inclusi i materassini), organizzerà i pasti e gli snack con l'aiuto di qualche altra persona e ci accompagnerà personalmente in tutta la spedizione. 

Nel tardo pomeriggio dopo esserci alloggiati ci avventuriamo a piedi nella città. L'Ararat si vede bene dalle strade. Andiamo a mangiare qualcosa (intorno alle 18.00) e rientriamo in hotel. 

Dogubayazit


Giorno 2 (salita al campo base)

Su indicazione di Cemal ci facciamo trovare pronti alle 08.00 (la colazione è servita dalle 07.00 a buffet). Lasciamo in una stanza la valigia con quello che non ci serve per il trekking. 
Con un furgone veniamo accompagnati da Cemal e un altro uomo (il quale sarà la nostra ombra per tutto il tour) verso le pendici del Monte Ararat. Seguiamo una strada sterrata fino ad uno spiazzo alla quota 2180 m. 
Qui ci saranno i cavalli ad attenderci sui quali verranno caricati i sacchi a pelo e le tende, oltre alle cibarie e alle bevande. Cemal vorrebbe caricare anche i nostri zaini ma noi siamo troppo abituati a portarli sulle spalle. 
La salita al Campo base è semplice: camminiamo lungo la strada sterrata fino a raggiungere uno dei campi base (quello più centrale). Ce ne sono circa 3. Il nostro è il più occidentale e si trova a 3360 metri. 
Impieghiamo 3 ore e mezza con qualche piccolo taglio tra i tornanti e con una pausa intermedia. 
Per il pranzo ci viene fornito un lunch-pack (piuttosto leggero) e raggiunto il campo base ci viene offerto te accompagnato da un'ampia scelta di snack. Per le prossime 96 ore non scenderemo mai sotto questa quota.
Cemal ci chiede presto se l'indomani vogliamo fare l'acclimatamento (ovvero salire al campo alto per poi ridiscendere) oppure se vogliamo trasferirci direttamente al campo alto. Siccome le migliori condizioni  meteo per la vetta sono previste per il giorno ulteriormente successivo optiamo per saltare l'acclimatamento e per trasferirci direttamente a 4100 metri. 
In compenso nel pomeriggio decidiamo di spingerci più in quota per allenarci alla quota: io salgo a 3880 m (disegnando un anello sopra il campo), Gabriele più tardi sale fino a 3750 metri. Eidan decide di riposare bene rimanendo in tenda. 
Il campo dispone di servizi igienici e di doccia da campo. 
Alla sera ceniamo nella tenda comune e andiamo presto a dormire in tenda. 

Campo base 3360 m (alcune piccole tende) 



Giorno 3 (salita al campo alto)

Anche in questo caso partiamo dopo la colazione. Seguiamo un sentiero che si sposta ad est per poi risalire dritto ( con tornanti) fino al campo alto. Anche i nostri cavalli salgono, accompagnati da un ragazzino (Mohammed).
Dopo lo snack in tenda ed esserci sistemati proseguiamo per altri 450 metri (fino alla quota 4500 metri). Questa volta saliamo tutti. Anche Eidan è motivato ad allenarsi con la quota, salendo un po' più in alto del campo per ridiscendere a dormire. Tuttavia si dimentica lo zaino a 4500 metri e ce ne accorgeremo a 4300 m. Sarò io il fortunato che si occuperà di ritornare in alto a recuperarlo. 
Alla sera ci viene servita la cena alle 16.50 e verremo spediti a letto molto presto (alle 19.00).
Non chiuderemo occhio. A quella quota è difficile dormire. Eidan sarà l'unico a dormire un po' ma la sua saturazione O2 media si posizionerà intorno agli 87 %.

Il campo alto a 4050 m (il nostro che era il più basso)



Giorno 4 (summit day) 

Sveglia all'01.00 con la luna piena. Rapida preparazione e colazione. 
Cemal in testa al gruppo con il passo lentissimo e regolare delle guide seguito da noi e dall'uomo che è la nostra ombra. Di lui Cemal dice che sarebbe un uomo casa-lavoro e che sarebbe la prima volta anche per lui. In effetti farà molta fatica. Questo uomo è un collaboratore della guida e tende a chiudere la cordata. 
Con la luce della luna e delle frontali procediamo regolarmente. L'aria si fa vieppiù fredda e si alza una gelida brezza. Ogni 100 metri ci ripetiamo di aver raggiunto una vetta della stessa altezza ( 4200 - "siamo all'Alphubel" , 4400 m - "siamo alla Punta Parrot" e così via). Superiamo diversi gruppi di persone partite dalla sezione più alta del campo alto. Raggiunta la quota 4750 m ci viene concessa una pausa che tuttavia si rileva poco proficua. Difatti alla ripartenza abbiamo ancora più freddo (ci bardiamo con tutto quello che abbiamo qua), ci assale la sonnolenza e la fatica. Nel mio caso è da qui che percepisco la quota. 
Queste sensazioni svaniranno dal momento in cui metteremo piede sul ghiacciaio. Dopo la pausa per il cambio assetto (ramponi) a quota 4900 m proseguiamo sul facile ghiacciaio, privo di crepacci e mai troppo ripido. Dopo un tratto in salita attraversiamo in falsopiano il plateau glaciale e risaliamo il fianco W/NW della vetta fino a raggiungerla. Sono le 06.15 del mattino e siamo in vetta al grande Ararat!

La vetta del Monte Ararat 5137 m


Al nostro arrivo la cima è occupata da alcuni gruppi. Ci abbassiamo nella conca che separa la cima principale dalla secondaria vetta e ci prendiamo una pausa al sole. Siamo esaltati. Quindi ci spostiamo rapidamente di nuovo sulla vetta, ora libera, per le foto di rito. Cemal ci mette un po' di fretta per ridiscendere e presto riprendiamo la discesa. 
La via di discesa coincide con quella di salita. Manteniamo i vestiti caldi fino al di sotto dei 4500 metri a causa dell'aumentata percezione di freddo dovuta alla quota. 
In seguito, raggiunto il campo alto, ci fermiamo per un rinfresco nella tenda principale. Sistemiamo le nostre cose e discendiamo ulteriormente fino al campo base. A noi sembra sera ma in realtà è appena mezzogiorno. 

Quota 4900 m scendendo


Trascorriamo il pomeriggio ad integrare mentalmente la nostra gita, riposarci e ristorarci. 

Giorno 5 (discesa definitiva e rientro a Dogubayazit)

Riposati e reintegrati abbiamo ancora molta voglia di fare, consapevoli che mancano 48 ore all'aereo. 
Cemal vorrebbe farci portare direttamente con i furgoni in hotel. Ma noi gli chiediamo di poter scendere a piedi fino allo start-point. L'aria è fresca e le gambe hanno voglia di andare. 
L'uomo che ci è stato a fianco per tutto il tour sarà incaricato da Cemal di scortarci fino al parcheggio. Poveretto gli tocca ancora camminare.  A metà discesa troviamo una grande tenda con dei ragazzini che vendono un po' di tutto. Ci fermiamo a bere una Fanta. 
Arriviamo in hotel ma le stanze non sono ancora pronte (per fortuna che siamo scesi a piedi, altrimenti avremmo dovuto aspettare almeno 3 o 4 ore). 
Nel pomeriggio ci laviamo e facciamo un mini-bucato, stendiamo i vestiti sulla scaletta metallica anti-incendio e, ancora nel pomeriggio, usciamo a mangiare in città.

Giorno 6 (giorno finestra)

Tramite un'altra guida, un amico di Cemal, riusciamo ad infilarci in un tour organizzato. Si tratta di un'escursione a 3000 che ci viene venduta come passeggiata semplice ma che si rivelerà un T5/II con ampio dislivello. Seguirà una relazione specifica.

Giorno 7 (rientro in CH)

Veniamo accompagnati da un taxi presso il centro di Dogubayazit al mattino alle 08.00. Qui veniamo imbarcati su un pulmann.  Quindi con questo ci spostiamo fino all'aeroporto di Agri. Da qui voliamo ad Istanbul e successivamente fino a Milano.

Video  

/www.instagram.com/reel/CvcWLhhtAco/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==

Storie 

/www.instagram.com/stories/highlights/17991901613170258/

Tourengänger: Michea82, Eidan


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Geodaten
 60763.gpx Salita al Campo Base
 60764.gpx Salita al Campo Alto
 60765.gpx Monte Ararat dal Campo Alto
 60766.gpx Discesa al Campo Base (dal Campo Alto)
 60767.gpx Discesa finale al parcheggio
 60768.gpx Acclimatamento presso Campo Base
 60769.gpx Acclimatamento presso Campo Alto

Galerie


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Kommentare (14)


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Sputnik Pro hat gesagt: Top of Turkey
Gesendet am 8. August 2023 um 07:19
Hello everyone!

Congratulations for your summit success! I was on 25th July at the summit, my report will follow at HIKR. The mountain seems to be popular this year, your report on Ararat is already the second this year :-)

Best mountain regards

Andrej

Michea82 hat gesagt: RE:Top of Turkey
Gesendet am 8. August 2023 um 10:18
Hi Andrej, congratulations to you too. We almost met. Only one week difference. Thank you!
That region is fascinating.

Michea

basodino hat gesagt: Ararat 2023
Gesendet am 8. August 2023 um 09:12
Congrats for the tour. I was the other one this July climbing the summit. Looks already a bit different as we had much more snow. Nice to revisit the mountain by reading your report.

Best regards
Marcel

Michea82 hat gesagt: RE:Ararat 2023
Gesendet am 8. August 2023 um 10:21
Hi Marcel! I saw your report and noticed the change too. In our case the weather was more stable, already for a week.
Congratulations to you too for climbing Ararat.
Thank you and greetings

Michea

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 8. August 2023 um 10:48
Complimenti Michea per il tuo " primo " 5000 ma soprattutto per la gran bella esperienza vissuta !

Ciao Giorgio

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. August 2023 um 15:30
Ciao Giorgio! È vero è stata un'esperienza di quelle che danno spessore alla vita e linfa ai rapporti con le persone con cui le condividi. Dopo non sei più lo stesso. Al di là del 5000...

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 8. August 2023 um 15:50
Ciao
Bellissimo.... bravissimi.... grazie!
Il supposto sito dell'arca era lontano?
D

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. August 2023 um 20:18
Sai che ci ho pensato mentre salivo. Me la immaginavo sotto il ghiaccio ancora nascosta.
Anche nel giorno extra mi sono chiesto cosa avrei dovuto fare (chi chiamare) se l'avessi casualmente trovata in qualche angolo remoto tra le rocce del Zordagi :)
Ciao e grazie

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 8. August 2023 um 18:20
Complimenti.....Grandi

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. August 2023 um 20:18
Ciao Daniele grazie !
Michea

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 9. August 2023 um 08:15
Bellissima avventura!
Ho apprezzato anche le note introduttive sul soggiorno in quella remota regione della Turchia.
E ho apprezzato anche il fatto che non siete passati da Diyarbakir, una città dove dei "simpaticoni" avevano due uffici dove reclutavano persone per combattere i curdi.

Ciao.
Andrea.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. August 2023 um 20:09
Grazie Andrea! Con l'introduzione ho cercato di trasmettere qualcosa in più della semplice descrizione, il nostro vissuto. Mi fa piacere che tu abbia potuto coglierlo.
Anche volendo spostarci in altre città per noi è stato impossibile. Ci siamo fatti una bella gita

gbal hat gesagt:
Gesendet am 9. August 2023 um 18:00
I doverosi complimenti anzitutto. Un 5000 non è cosa da tutti i giorni ed è riservato a pochi anche se...il tuo carnet escursioni non ha nulla da invidiare al Monte Ararat (altezza a parte).
Indiscutibilmente questa esperienza rimarrà nei vostri occhi, nel cuore e nella mente ma anche per ciò che fa parte del contorno ma è importante e fa pensare, come ad esempio, il gesto spassionato delle buone Samaritane che vi hanno dissetato e rifocillato nell'escursione dei 3000 m.
Bravi ragazzi!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. August 2023 um 13:37
Grazie Giulio sono sempre apprezzati i tuoi feedback che testimoniano il fatto che l'essenza del racconto sia stata trasmessa. La descrizione dell'Ararat la si può trovare dappertutto ma il vissuto di chi lo vive è raramente accessibile se non grazie al racconto.
Un caro saluto
Michea


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