Zordagi (3190 m) e Zor (3250 ,m) - Bel anello in terra Curda


Publiziert von Michea82 , 7. August 2023 um 23:52. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Türkei
Tour Datum: 3 August 2023
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: TR 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Strecke:11.8 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Dogubayazit bisogna andare (in auto) a ovest fino al villaggio di Dalbahce (20 minuti circa). Poi risalire la strada sterrata verso NE fino alla fattoria (Pene Mezrsasi) situata a 2180 m. Strada molto accidentata.
Kartennummer:Outoractive o altre app per l'estero

Quella che per noi sarebbe dovuta essere una passeggiata di defaticamento (gitarella tranquilla con il pulmino) si è rivelato un tour in pieno stile "micheatrekking". 

Dopo l'Ararat abbiamo un giorno "finestra" e, grazie ai contatti della nostra guida Cemal, riusciamo ad infilarci in questa escursione guidata da un uomo curdo del posto e svolta assieme a 6 persone estoni (4 donne e 2 uomini). 
Per noi si tratta di un modo per non sprecare la giornata in Turchia. Volevamo andare in Armenia ma la dogana era chiusa, oppure al lago di Van ma era troppo distante. Inoltre non siamo stati in grado di noleggiare un auto o di appoggiarci ai mezzi locali. 

L'ambiente lungo il fianco orientale del monte Zor


Il contatto di Cemal, incontrato in hotel la sera prima, ci manda il pulmino alle 08.00, guidato da un uomo locale che non parla inglese. Capiamo soltanto che si sale ad un 3000 della zona, dal nome Zordagi. 
Ci viene detto di portare un po' di acqua e uno snack. Intorno all'hotel c'è solo un benzinaio (dove acquisto 1.5 litri di acqua a testa e tre succhini) e un negozio di beni primari dove prendo 3 michette al cioccolato. 
Ci spostiamo verso ovest, lasciamo la strada principale per Agri e ci spostiamo verso nord fino al Dalbahce e da qui seguiamo una strada accidentata fino ad una fattoria. 

Zordagi 3190 m

Sulla mappa è indicata più ad est (anche sputnik ha posizionato un waypoint come indicato dalla mappa. Ma nella realtà la vetta si trova più ad ovest. 
Il nostro accompagnatore ci indica quella che dovrebbe essere la sua idea di giro e ci avviamo. Il gruppo è piuttosto lento e si prende varie pause. Noi procediamo pure lenti ma più avanti. 
Risaliamo un vasto costone erboso fino a quando presenta una sezione di piode. Dopo questa c'è una parte rocciosa di blocchi con alcuni passaggi (max II) non banali. Questa parte è aggirabile a sinistra o a destra. Gli estoni la aggireranno a sinistra. Infine si segue il filo della cresta erbosa fino alla vetta che consiste in un ampio balcone panoramico. 

Vasto costone erboso meridionale del Monte Zordagi 3190 m


Siccome sulla mappa la vetta è indicata più ad est ci spostiamo su una seconda elevazione. Ma ci accorgiamo che siamo ancora troppo ad ovest. Tuttavia ad est c'è un crinale decisamente più basso pertanto concludiamo che si tratta di un errore. 
Ci prendiamo una lunga pausa. Siamo piuttosto stanchi e presumiamo che visto l'orario il giro sia concluso. Appena ci apprestiamo a tornare compaiono gli altri. Li aspettiamo e questi ci dicono di voler proseguire verso la montagna ad ovest. A noi pare piuttosto lontana. La guida ci aveva detto che saremmo tornati per le 16.00. Tuttavia non ci tiriamo indietro: "andiamo a farci un altro bel 3000"!


Zor 3250 m

Seguiamo la cresta di collegamento che si presenta rocciosa. Manteniamo il filo con qualche logico aggiramento. Ad un certo punto questa precipita e va abbandonata. Discendiamo il ripido fianco settentrionale ed eseguiamo un lungo traverso (terreno esposto e delicato). C'è da discendere un passaggio di II. In questo tratto il casco è raccomandato ma nessuno di noi ce l'ha. 
Perveniamo alla sella tra le due vette. Gli estoni si fermano per una pausa e noi proseguiamo. Ci infiliamo in un ripido canale fino a raggiungere una forcella. Da questa proseguiamo lungo una pietraia circondata da grandi strutture affascinanti. Infine individuiamo la vetta che andiamo a prendere da nord. Superiamo la breve crestina e risaliamo il facile pendio settentrionale. Gabriele segue il filo della cresta (con passaggi fino al grado II). 

Cresta di collegamento al Monte Zor 3250 m



Aggiramento parte finale della cresta ovest del Zordagi


Punti caratteristici nei pressi della cima del Monte Zor



La discesa e la sete

Ci restano pochi decilitri di acqua e abbiamo fame. Il clima è torrido. Prevediamo di essere nei pasticci. Dobbiamo scendere presto a valle senza sudare troppo. Gli altri nel frattempo ci raggiungono. Abbiamo atteso il resto del gruppo per chiedere all'accompagnatore se conosce una via di discesa sicura. Questo ci indica di ritornare alla sella principale tra le due vette e di abbassarsi a valle da lì. I terreni sottostanti la vetta non sono per noi valutabili, ci sono troppe rocce a nascondere la vista. Sembrerebbe un terreno ripido ed impervio. 
Pertanto discendiamo fino alla sella e gradualmente, senza correre, ci abbassiamo. Individuiamo una zona più verde sul versante W del Zordagi. Lo puntiamo ma resteremo a bocca asciutta. La terra è umida ma non troviamo sorgente alcuna. 
Proseguiamo a mezzacosta fino a raggiungere il costone meridionale del Zordagi risalito al mattino. Da qui ci abbassiamo lentamente fino alla fattoria. 
Gabriele scende ben prima di noi fino al fondovalle a nord della fattoria e si connette a questa mediante traccia pianeggiante. 

Orchidee lungo la valle di discesa


Scendendo cedo la mia poca acqua ad Eidan in quanto inizia a manifestare sofferenza. La sorseggia ogni tanto tenendola fino al fondovalle. 
Raggiunta la fattoria entro a cercare da bere. Una giovane donna con il velo mi serve una caraffa di acqua fresca. Poi mi porta dell'Ayran freddo. Non accetta soldi. Non parla inglese. 
Dopo aver bevuto almeno 6-7 dl a testa di liquidi ritorniamo alla macchina. 
Il gruppo non è ancora visibile. Chiamo la guida per segnalare l'importante ritardo. Lui si mette in contatto con il capogita e mi informa che sono indietro di almeno un'ora. 
Durante la loro attesa una donna anziana ci porta una caraffa di te e due ciotole di zollette di zucchero. 
Ne approfittiamo per bere ulteriormente. 
Raggiunti infine dal resto del gruppo rientriamo in Dogubayazit. Ci facciamo accompagnare in centro. Non sappiamo che orari di apertura ci siano. 
Ceniamo con doppio menu di carne per ognuno e spendendo in tutto meno di 18 euro. 
Infine rientriamo in hotel e l'indomani lasciamo la Turchia. 

Video 

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Tourengänger: Michea82, Eidan
Communities: Hikr in italiano


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T3 L

Kommentare (2)


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Woife hat gesagt:
Gesendet am 8. August 2023 um 09:19
Grazie mille per i vostri reporti interessanti di una zona bella, ma anche difficile. Molti auguri di Wolfgang di Monaco di Baviera.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. August 2023 um 15:32
Ciao Wolfgang grazie !
Questo tour ha reso il viaggio all'Ararat ancora più bello.
Saluti
Michea


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