Monte Bieteron da Estoul

Il vallone sopra Estoul (comune di Brusson, media Val d'Ayas) offre un'importante serie di vette a quota elevata raggiungibili in modo escursionistico con differenti gradi di difficoltà mai elevate, anche grazie all'eccellente mappatura dei sentieri.
Ancora in preda ad una dolorosa fascite plantare scelgo la vetta del monte Bieteron (poco dislivello, medio sviluppo) per un non più derogabile ritorno in montagna che mancano a questi occhi da quasi un anno.
L'amico POLI89 sarà preziosa compagnia in questa gita che potrebbe presentare delle insidie a causa dei miei malanni e dell'allenamento inesistente.
Partiamo alle 7:00 dal comodo e gratuito parcheggio di Estoul e seguiamo le indicazioni per il Rifugio Arp: la ponderale supera l'alpeggio di Chavanne e si addentra nel vallone dove lasciamo la via principale per piegare a destra e salire prima al lago Litteran, poi all'omonima alpe.
Qui ci fermiamo per una pausa proprio a fianco del piccolo monumento che commemora la presenza di Papa Giovanni Paolo II nel luglio 1999.
Aggiriamo la bella casa dell'alpe e cominciamo a salire per prati seguendo i radi ometti e trascurando l'omone perchè porta fuori via.
La salita è molto dura e conduce all'antecima del Bieteron dove comincia una breve cresta discendente fatta di grossi blocchi (alcuni instabili). Questo tratto necessita una certa cautela ed è l'unico che giustifica la gradazione T3,
Al termine di questo segmento si ricomincia a salire per prati, anche in questo caso solcati da ometti e la pendenza si fa sempre più importante, un vero e proprio faticoso muro.
Per fortuna non è troppo lungo e dopo due ore e mezza dalla partenza, nel pieno rispetto della tabella di marcia, siamo in cima a questa poco frequentata montagna che tuttavia regali sguardi di primordine sia sui monti prossimi che su quelli più distanti.
Per la discesa su questi pendii dove occorre frenare con il tallone ho parecchia sofferenza tant'è che all'alpe Litteran, dopo buona sosta, decidiamo di accorciare rientrando a Chavanne per i prati sottostanti la seggiovia.
Da Chavanne al parcheggio ancora un po' di parolacce e l'auto che ci attende da cinque ore esatte è proprio un belvedere, sebben rovente.
Tempi comprensivi di 45 minuti di pause complessive.
Sviluppo: 9,4 km; SE; 17,5 km circa.