Pizzi di Parlasco - anello da Parlasco


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 21. April 2023 um 16:30. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 April 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 950 m
Strecke:come da waypoint
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si può raggiungere Parlasco sia risalendo dalla Valsassina oppure dalla statale Lecco-Colico uscendo a Bellano e risalendo verso la Valsassina. Se usate il navigatore conviene indicare il Monumento ai Caduti a Parlasco, porta direttamente all'area parcheggio più vicina alla partenza del sentiero

   
 

Una cresta con panorami mozzafiato

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     



Uscita infrasettimanale, riusciamo a realizzare un giro che stava nel cassetto da troppo tempo.
Nelle uscite al Monte di Muggio avevo osservato una catena rocciosa fatta da guglie e torri, stile Grignetta e Resegone.
Mi sono documentato, quello che vedevo sono i Pizzi di Parlasco che dividono l'alta Valsassina da un lato e sul lato opposto la Valle di Esino, una catena che parte dal Passo di Cainallo, che i più conoscono come parcheggio per salire al Grignone, si chiude all'Alpe Agueglio e risale all'ultimo risalto il Sasso di San Defendente.
Dopo la collocazione geografica studio accessi e difficoltà, e qui mi areno un pò, le relazioni e le foto indicano catene e funi, T3 o T3+ ed anche I.
Mi viene in aiuto uno youtuber (francytrek) che documenta un bel giro, inusuale rispetto alla classica traversata Cainallo-San Defendente o viceversa.
Purtroppo impegni vari nel gruppo, siamo solo io e Gimmy, ma ci sono tre amici dei Malnat interessati a questa escursione.
Parcheggiato al cimitero di Parlasco, o meglio poco oltre dove ci sono impianti sportivi, ci incamminiamo sul sentiero che inizia proprio sul fianco di una casa, non facile da vedere, guardate tra le prime foto.
Si sale su prato con un lungo traverso fino ad intercettare una sterrata, qui bisogna fare attenzione una bollatura invita a salire subito nel bosco, ma non è il percorso che abbiamo in mente, il nostro primo obiettivo è la bocchetta di Parlasco.
Questo percorso mi è piaciuto più di quelli canonici per due motivi: il primo che è un discreto "vertical", poi a Q1200 si trovano tre grotte, sono miniere di manganese ormai dismesse, quindi si fa un pò di allenamento con visita grotte.
Quindi sulla sterrata si prende a sinistra, si percorrono quasi 500mt fino ad una palina che indica chiaramente la Bocchetta di Parlasco, e qui inizia la penitenza.
Come previsto il sentiero sale bello ripido, ci sono molti zig-zag e brevi tratti in piano, in 1:30 dal parcheggio raggiungiamo la miniera.
Imerio e Giordano hanno portato le frontali e provano ad addentrarsi ma tornano quasi subito sono tutte chiuse, non sbarrate ma come se avessero smesso di scavare a pochi metri dall'ingresso, anche la mancanza di materiale di risulta (ne abbiamo visto veramente poco) non lascia pensare ad un intenso sfruttamento.
Avvistiamo due camosci su un vicino costone, sempre bello l'incontro con i "locals".
Risaliamo gli ultimi vento metri ed arriviamo sul costone, alla Bocchetta di Parlasco 1310mt (1:45) dove facciamo una breve pausa.
Se in salita il panorama era tutto sulla Valsassina, su questo lato si apre la vista verso Esino, verso il lago e verso la bella cresta che andremo a percorrere.
La palina indica il "sentiero delle creste", la Cima di Daas (la cima più elevata e con la croce) ed Agueglio dove pensiamo di andare ad accamparci per il pranzo.
La salita non è finita, risaliamo per 140mt poi un bivio ben indicato ci indica di proseguire sul versante destro (valsassina), noi seguiamo fedelmente le bollature.
Risaliti sopra i 1450mt siamo su una magnifica cresta, dal lato della Valsassina un dirupo verticale con molti pinnacoli e torri rocciose spettacolare, dall' altro prato secco, ripido certamente ma con vista sul lago di Como da Bellagio a Lenno e giù fino ad Argegno, alle nostre spalle la cresta percorsa e quella tra la bocchetta ed il Cainallo e dietro l'imponente mole del Grignone, ancora tutto imbiancato da questo lato.
Devo proprio dire che il paesaggio ti lascia senza fiato, scopro che la stessa sensazione è condivisa da miei compagni.
Incrociamo un gruppo di escursionisti VIP come noi, sono ben sette, partiti da Agueglio per fare tutta l'attraversata.



Un ultimo strappo ci porta alla croce, alla Cima di Daas 1510mt
Non c'è tanto spazio, anche siamo solo in cinque, ma ci fermiamo più di mezz'ora, troppo bello !
Paesaggi a 360°, dal lago alle cime sopra Menaggio, la valle di Esino, il Grignone, la Valsassina che si sviluppa in basso sotto di noi, il Monte di Muggio con le tante frazioni sparse sui suoi fianchi, la valle che sale a Premana, il Legnone, il Pizzo Alto, il Monte Rotondo ed anche la punta del Pizzo dei Tre Signori.
La bella giornata ci ha permesso di godere di questi magnifici panorami.
Viene il momento di scendere, ci si abbassa attorno i 1450mt e si percorre il fianco lato Esino, il sentiero è sempre ben evidente a volte stretto ed esposto, serve piede sicuro e assenza di vertigini.
Incontriamo un primo tratto attrezzato a fune, non è esposto ma ripido-ripido e con roccia, la fune è utile. Riptrendiamo la discesa a volte bella ripida ed incontriamo un secondo tratto con fune, serve a superare ancora delle rocce dove non ci sono molti appigli, direi che in  discesa senza fune si farebbe con sedere a terra.
Superata l'ultima difficoltà un tratto di sentiero tranquillo ci porta alla chiesetta di San Defendente, ed in perfetto orario per il pranzo occupiamo un tavolo di una vicina baita per concederci il meritato riposo.



La sosta è bella lunga, il pranzo con i panini ma anche dolci, caffè e tre tipi di liquore/grappa.
Qui scopro che la giornata ed i suoi panorami sono stati ben apprezzati da tutti, non era sono una mia sensazione.
Riflettendo sulle difficoltà, direi che non è una passeggiata da famiglie, il sentierino di cresta vuole passo sicuro, si superano alcune rocce dove servono anche le mani (niente di troppo esposto), le funi aiutano a superare un paio di punti critici dove si scivolerebbe sulla roccia liscia.
Spero che le foto rendano un poco l'idea, nel caso c'è il video su youtube che mi ha convinto.
Dalla chiesetta di San Defendente non si vede subito il sentiero che scende a Parlasco, ma guardando i vicini faggi si vede un bollo di vernice e si scende.
La discesa è facile su bel sentiero, a volte coperto dal fogliame dove fare attenzione, ma nulla di complicato. raggiunta la strada che da Parlasco porta ad Agueglio, la si percorre per un breve tratto poi si prende una sterrata a destra che passa sopra Parlasco, quindi ad un bivio scendiamo a sinistra ed entriamo tra le viuzze di Parlasco, dove è piacevole andare a vedere i molti affreschi fatti da vari artisti sulle case.
In poco più di 1 ora siamo al parcheggio, non ci congediamo ancora dai Malnat, una buona birra a Primaluna ci aspetta, è una bella tradizione.
Tutto bello, anzi di più !





 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (gimmy)

Come detto sopra da Giorgio oggi siamo solo io e lui dei vip Girovagando, ma sono con noi anche i Malnat: Imerio,Giordano e Paolo.
La giornata è  sicuramente l'ideale per questo giro ai Pizzi di Parlasco,  un bel sole e sopratutto il terreno bello secco, ti permette di percorrere anche i passaggi più impegnativi e i tratti esposti con attenzione e sicurezza , il sentiero in alcuni punti è parecchio stretto.
Comunque è segnato sulle paline segnavia EEA 
Come sempre quando si percorrono le creste ,si possono godere di panorami ineguagliabili, anche qui ai Pizzi di Parlasco, la regola non è disattesa.

CIAO ALLA PROSSIMA


 

 
 
   
 

            Vista da Imerio    -    (imerio)

 

Era da un po’ che Giorgio (dei Girovagando) mi parlava di questo giro, che aveva visto e studiato attingendo da diverse fonti e oggi finalmente siamo riusciti a trovarci per poterlo percorrere insieme a Gimmy, Giordano e Paolo.
Avendo la fortuna di godere dello status di VIP (Vec In Pensiun), abbiamo potuto scegliere una giornata dal meteo perfetto, che ci ha permesso di godere di panorami d’eccezione su tante montagne Lariane e su altre cime più lontane.
Dividerei l’escursione, già ottimamente descritta da Giorgio, in tre tratte:

• la prima, rappresentata dalla ripida salita fatta da Parlasco, seguendo un sentierino un po’ esiguo ma sempre ben visibile. Durante la salita siamo passati dalle cosiddette «miniere», che sono tre brevi gallerie di assaggio, fatte probabilmente alla ricerca di vene di minerale e poi abbiamo visto tre camosci, due abbastanza vicini e uno molto più lontano, che ci osservava dall’alto
• la seconda, sicuramente la più panoramica e remunerativa, è stata il Sentiero delle Creste che, con alcuni su e giù, abbiamo percorso dalla «Porta di Parlasco» fino all’Alpe Agueglio. Sul lato destro abbiamo avuto le verticali pareti dei Pizzi di Parlasco, mentre a sinistra i ripidi versanti (boscosi e prativi) che scendono verso la Valle di Esino Lario. Per questo percorso (e anche in parte per quello precedente) occorrono passo sicuro ed assenza di vertigini, perché in alcuni punti si attraversano tratti abbastanza esposti, che comunque oggi abbiamo superato in condizioni di sentiero perfette
• la terza tratta è infine quella percorsa in discesa dalla chiesa di San Defendente (vicino all’Alpe Agueglio) a Parlasco, che è rappresentata da un bel sentiero (a volte un po’ scivoloso per la presenza di foglie secche) che, attraverso un esteso bosco di faggi ci ha riportati al punto di partenza senza pendenze eccessive, ideale da percorrere dopo il momento del pranzo.

Che dire, è stata un’escursione in un posto che nessuno di noi aveva mai visitato, che ci ha permesso di vedere tante mete già raggiunte (e altre da fare) da una prospettiva nuova, in un ambiente selvaggio (soprattutto quello delle guglie precipitanti verso la Valsassina) ma «ingentilito» da alcuni luoghi bucolici, come ad esempio quello dell’Alpe Agueglio, dove ci siamo fermati a consumare il meritato pranzo su un tavolo di una baita chiusa, nei pressi di una conca davvero piacevole fermandoci per più di un’ora e mezza, tra il pranzo e alcuni discorsi filosofici…
Bellissima camminata della durata effettiva di circa 5,45 ore per un dislivello vicino ai 1000 m.
Un ringraziamento ancora a Giorgio per al sua precisione  nell’organizzazione dell’itinerario, a Gimmy che con la sua calma rassicura sempre il gruppo, a Giordano sempre presente con i suoi bei filmati e a Paolo che ormai  è ritornato nel gruppo dei Malnat con ottime performances; un bel gruppo davvero e un saluto agli amici che oggi non sono stati presenti ma con cui ci troveremo nelle prossime uscite.


 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :  7,7 Km totali, 7h:10m totali, 5:40m di cammino
Andata :  3,1 Km, 3:10 lorde, 10m soste alla Cima di Daas
 4,9 Km, 4:10 lorde, 45m soste al pranzo ad Agueglio
Ritorno :  2,8 Km, 1:10 lorde, 05m soste
Dislivello :  830 mt di assoluto , 950mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  Buona su tutto il percorso
Partecipanti :

 Giorgio, Gimmy, Imerio, Giordano, Paolo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito           (ESC #461)

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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Kommentare (2)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 21. April 2023 um 19:24
Bella scelta.... un saluto a tutti.
D

Gesendet am 22. April 2023 um 11:05
Grazie Doc, davvero un gran bel posto, ha sorpreso tutti


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