Piz de Strega 2911 m - Invernale dalla Val Combra


Publiziert von Michea82 , 31. März 2023 um 17:53.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:29 März 2023
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima Rossa   CH-GR   CH-TI 
Zeitbedarf: 11:00
Aufstieg: 1950 m
Abstieg: 1950 m
Strecke:20 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Fino a Malvaglia mezzi pubblici. Poi seguire la strada per Cusiè (auto o autostop). Presso la diga parcheggiare (attenzione ai crolli di pietre). Noi l'abbiamo lasciata dopo la galleria ma abbiamo trovato un biglietto di rimprovero.

Quella stronzetta
Ci ha attirati sul suo selvaggio fianco NW
Ci ha sedotti con 2000 m di suggestiva salita
Ha pensato bene di regalarci una bufera di vetta
Si è svelata ammalliante e bella non appena l'abbiamo lasciata alle nostre spalle
Onore alla Strega!



Il Piz de Strega liberato dalla nube visto da Caldoz durante la discesa



Descrizione via normale dalla Val Combra


L'ascesa alla Strega è meno difficile di quello che pensassi. La sua particolarità è la posizione della montagna stessa: è remota e collocata in un'area selvaggia; questo impone di affrontare grandi dislivelli su terreni non sempre agevoli. 

Partenza: noi abbiamo lasciato la macchina dopo la galleria. Ma non si potrebbe. L'abbiamo scoperto al ritorno quando abbiamo trovato un foglio con scritto di non parcheggiare. Pertanto bisogna lasciare l'auto nei pressi della diga. 

La Val Combra: è una valle laterale della Val Malvaglia (a sua volta laterale della Val di Blenio). Si trova tra le valli Pontirone e Madra e raccoglie le acque provenienti dal Piz de Remolasch confluendo nel bacino della Val Malvaglia, a ovest/nord-ovest. 
Il sentiero non è ufficiale ma è ben marcato (bianco-rosso) fino all'Alpe di Caldozz. 
Noi partiamo col buio alle 05.45, con me c'è Joao, un uomo del 1971 che, oltre ad essere forte, ha uno spirito montanaro raramente riscontrabile in altre persone. Inoltre ha portato grappa, birra e caffè. Tre doni non da poco. 
Nelle tenebre e con un nevischio che non abbiamo previsto imbocchiamo il sentiero della Val Combra. Dapprima è una stradina che corre sul lato destro del fiume toccando diversi monti, primo fra i quali l'omonimo della valle (Combra appunto). Presso Cusnìsc, a 1424 m, passiamo sull'altro lato del fiume mediante un ponte. Ora è sentiero. Il cielo è rischiarato dall'imminente levata del sole. Il cielo è colmo di nubi e nevischia ancora. L'ambiente è molto suggestivo: il terreno è ricoperto da un velo di neve, la testata della valle è dominata dalle alte vette dello Strega e del Remolasch. 
Proseguiamo verso est sulla sponda nord del fiume passando da Pulgabi, quindi affrontiamo una salita più ripida nel bosco e raggiungiamo l'Alpe di Caldözz. Il velo di neve mi nasconde alla vista i lastroni di ghiaccio sul sentiero: mi trovo ben due volte per terra. Al ritorno sarà scomparso per fortuna, sciolto dal sole. 

La selvaggia Val Combra


Da qui ci si apre un mondo, la vallata ora è più ampia e si delineano le vette: la nostra idea è di toccare sia lo Strega sia il Remolasch. Ma ci accontenteremo solo della prima. Abbiamo fatto già 1000 metri abbondanti e ce ne mancano almeno 900. Ora vediamo da vicino anche la grande morena e quello che resta del ghiacciaio del Remolasch (ovvero quasi nulla). 


Morena del Remolasch (pomeriggio)


Salita allo Strega: fino a 2400 metri proseguiamo tra i cespugli. La traccia esiste e la manterremo fedelmente al ritorno. Ora nascosta dalla neve la perdiamo ma non ci allontaniamo mai troppo dalla stessa. Raggiunta la sommità di un promontorio ci dirigiamo verso una grande pietra nera, ci passiamo sotto per poi tagliare tutto il pendio del Remolasch di traverso (in piano). Ciaspole ora ai piedi: la neve fresca è abbondante. Alcuni whum ci destano un po' di apprensione: ma le pendenze non sono mai troppo elevate, i passaggi ripidi sono brevi. 

Traverso in piano sotto il Remolasch


Giunti sotto la verticale del nostro obiettivo pieghiamo a sinistra: direzione SE. Puntiamo alla vetta. Ci sono 2 risalti da superare (sui 40 gradi al massimo) nei quali manteniamo le racchette ma ci aiutiamo con le mani. 
Quindi raggiungiamo il canaletto finale: anch'esso bello ripidello lo superiamo con aiuto di una piccozza. 
La Strega ci accoglie con una bella sferzata di vento unita ad una fittissima nebbia. Non c'è migliore accoglienza per due uomini che sentono di avere in pugno la loro vetta. Non ci scoraggiamo. 
Siamo sulla breve cresta sommitale, aggiriamo una grande roccia sulla destra sotto la quale ci ripareremo a breve. Quindi attacchiamo il passaggio finale (un breve scalino su placca) aiutandoci con la piccozza. Le ciaspole le parcheggiamo sotto la roccia. Saliamo solo con gli scarponi sebbene sarebbe consigliato di mettere i ramponi. 


Grande roccia alla base della vetta


Ultimi 10 metri di facile cresta sommitale


Dopo ben 6 ore e mezza tocchiamo il grande omino di vetta. Sferzati dal vento e senza poter vedere nulla ci congratuliamo con noi stessi, onoriamo la strega, scattiamo le foto e ci ramponiamo per spostarci sotto-vetta a riposare un momento. 

La discesa: in programma c'era un'ambiziosa traversata fino ad una delle cime del Remolasch, presumibilmente la nord, con discesa dalla Val Madra. Tuttavia vento, nebbia e, soprattutto, lo spesso strato di neve fresca ci hanno fatto desistere. Meglio non strafare. La progressione sarebbe lentissima e la discesa in Val Madra lunga e con un terreno innevato molto più a valle rispetto alla Combra, il cui sentiero si trova sul versante solivo. 
Pertanto discendiamo da dove siamo saliti. Tale e quale. 
Per abbassarci nel sotto vetta indossiamo i ramponi: c'è lo scalino che è un passaggio che impone prudenza. Ci prendiamo una pausa al riparo della roccia, ma congeliamo lo stesso. Presto ripartiamo e con calma ci abbassiamo nella morena. Intanto la vetta si libera dalle nubi, il sole splende e il vento si placa. Che ironia. 
Ma noi siamo grati alla Strega.
Una montagna incantevole in un ambiente di grande valore.
Rispetto e riconoscenza saranno sempre alla base del nostro andare in montagna. 




Video
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Tourengänger: Michea82


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Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 1. April 2023 um 08:17
Un'altra bella impresa, 2000m di dislivello, in invernale, un canale ripido....la prossima??
A presto sui monti (in capanna|!)
Amedeo

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. April 2023 um 14:54
La prossima: lunedì e martedì...una 2 giorni. Stavolta con capanna e tutti i confort che ne derivano. Speriamo vada in porto.
Grazie e a presto !

m323 hat gesagt: Fantastico
Gesendet am 2. April 2023 um 09:03
Altra grande impresa! Complimenti ad entrambi! Fatta la scorsa estate e il dislivello è tanto, figuriamoci con la neve e il freddo. Zone selvagge e in ambienti bellissimi!

Michea82 hat gesagt: RE:Fantastico
Gesendet am 2. April 2023 um 13:57
La riuscita di questa escursione la devo in parte anche a te, il cui file gpx mi è stato di rifermento per la salita.
Ti aspetto per gli ultimi 3000 Ticinesi. Quest'anno li completiamo prima di ricominciarli da capo :)

Michea82 hat gesagt: RE:Fantastico
Gesendet am 2. April 2023 um 13:59
Tralaltro manca la tua relazione dello Strega. Falla perché ce ne sono solo 6 con la mia. E la tua ha la traccia ed è un bel anello estivo!


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