Pizzo Ramulazz
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Partenza dal parcheggio prima della diga pochi minuti prima delle 9. Ormai il sole non è ancora sorto. Incammino sulla strada semisterrata e semisentiero attraverso Pianezzo e infine poco prima dell'alpe di Pulgabi vedo i primi raggi solari. Sul sentiero ben battuto e anche mantenuto cammino senza problemi fino all'alpe di Caldözz.
Li dopo due ore di camminata mi concedo dieci minuti di pausa. Purtroppo il sentiero a partire da quest'alpe non è più mantenuto e se all'inizio ancora ben visibile si perde nel nulla dopo che si attraversa un ruscello per andare su un pascolo aperto. Per attraversare il ruscello c'è l'ultimo ometto di sasso poi non c'è più nulla.
Io ho seguito un sentiero delle pecore che mi portava sul dosso al lato destro della valle verso la metà tra la cima nord e la cima sud del Ramulazz. Su detriti e roccie si riesce a salire senza particolari problemi a passo libero fin quando si raggiunge proprio i ultimi resti del ghiacciaio. Questo raggiro alla sinistra per andare sulla cresta. L'idea era di andare alla cima sud e proseguo dunque sulla cresta verso quest'ultima. Purtroppo la parte grigionese è piena di nuvole e le nuvole si fermano proprio sulla cresta o il confine cantonale.
Arrivato sulla precima della cima Sud mi accorgo che avrei dovuto passare sotto il ghiacciaio e salire da un altra parte. Fino li avevo 4 ore e 10min dalla partenza. Ormai faccio una pausa scatto delle foto e scendo dove sono arrivato per andare sulla cima nord. Lì si vede già da lontano un ometto di sasso altro oltre 2 metri. Sulla ampia cima ci sono poi anche altri tre ometti di sasso. Faccio un bel riposo di oltre 1 ora dove mi addormento pure e quando mi sveglò le nuvole grigionesi erano ancora presenti.
Vabeh mi godo la vista verso il Ticino e scendo verso il passo del ramulazz.
Arrivato li si trova una croce e c'è anche un libro del passo.
Evidentemente scrivo qualcosa dentro visto che sulla cima non esisteva nessun libro.
Dopodiché un altra pausina e scendo verso l'alpe Caldöz su dei sentieri di pecore. Proprio in cima c'è una sola marchatura ufficiale ma penso che dopo 2 metri avevo già di nuovo perso il sentiero. Beh o sono un disastro totale oppure il sentiero non è marcato bene.
Da sopra si vede però il punto dove devo attraversare il ruscello con l'ometto di sasso (dove sono passato alla mattina) e quindi punto di li senza grossi problemi.
Il ritorno verso la macchina e poi una comoda discesa anche se dopo il tempo va nelle ginocchia.
In tutto pause comprese 8 ore in giro. Non male a parte che purtroppo sembra che era l'ultimo giro di quest'anno in quanto le previsioni non promettono più 20 gradi e passa su 3000m d'altitudine.
Li dopo due ore di camminata mi concedo dieci minuti di pausa. Purtroppo il sentiero a partire da quest'alpe non è più mantenuto e se all'inizio ancora ben visibile si perde nel nulla dopo che si attraversa un ruscello per andare su un pascolo aperto. Per attraversare il ruscello c'è l'ultimo ometto di sasso poi non c'è più nulla.
Io ho seguito un sentiero delle pecore che mi portava sul dosso al lato destro della valle verso la metà tra la cima nord e la cima sud del Ramulazz. Su detriti e roccie si riesce a salire senza particolari problemi a passo libero fin quando si raggiunge proprio i ultimi resti del ghiacciaio. Questo raggiro alla sinistra per andare sulla cresta. L'idea era di andare alla cima sud e proseguo dunque sulla cresta verso quest'ultima. Purtroppo la parte grigionese è piena di nuvole e le nuvole si fermano proprio sulla cresta o il confine cantonale.
Arrivato sulla precima della cima Sud mi accorgo che avrei dovuto passare sotto il ghiacciaio e salire da un altra parte. Fino li avevo 4 ore e 10min dalla partenza. Ormai faccio una pausa scatto delle foto e scendo dove sono arrivato per andare sulla cima nord. Lì si vede già da lontano un ometto di sasso altro oltre 2 metri. Sulla ampia cima ci sono poi anche altri tre ometti di sasso. Faccio un bel riposo di oltre 1 ora dove mi addormento pure e quando mi sveglò le nuvole grigionesi erano ancora presenti.
Vabeh mi godo la vista verso il Ticino e scendo verso il passo del ramulazz.
Arrivato li si trova una croce e c'è anche un libro del passo.
Evidentemente scrivo qualcosa dentro visto che sulla cima non esisteva nessun libro.
Dopodiché un altra pausina e scendo verso l'alpe Caldöz su dei sentieri di pecore. Proprio in cima c'è una sola marchatura ufficiale ma penso che dopo 2 metri avevo già di nuovo perso il sentiero. Beh o sono un disastro totale oppure il sentiero non è marcato bene.
Da sopra si vede però il punto dove devo attraversare il ruscello con l'ometto di sasso (dove sono passato alla mattina) e quindi punto di li senza grossi problemi.
Il ritorno verso la macchina e poi una comoda discesa anche se dopo il tempo va nelle ginocchia.
In tutto pause comprese 8 ore in giro. Non male a parte che purtroppo sembra che era l'ultimo giro di quest'anno in quanto le previsioni non promettono più 20 gradi e passa su 3000m d'altitudine.
Tourengänger:
Califfo

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