Cima Cugnacorta (1894m) da Cappella Fina (con giro ad anello)

Oggi decido di salire l'unica cima che mi manca nella zona sopra Miazzina e Intragna, la Cima Cugnacorta ( a parte la Punta Palestrone che prima o poi verrà conquistata anche lei).
Partenza dalla Cappella fina 1102m, sono il primo di giornata perchè il piazzale è vuoto, mi incammino lungo la strada sterrata a sinistra che poi diventa un sentiero in una sensibile salita passando sotto la Testa cremisello e il Pizzo Pernice; una volta sbucato in cresta mi accoglie la prima neve gelata che mi accompagna fino al Piancavallone 1564m e alla chiesetta 1544m. Da qui non salgo al Monte Todano ma mi tengo sulla sinistra seguendo un sentiero che normalmente non darebbe preoccupazioni ma oggi bisogna stare attenti per via del ghiaccio fino al Colle della Forcola 1518m; qui una ventina di camosci mi osservano incuriositi, ora abbandono il sentiero segnato per attaccare direttamente la cresta seguendo un esile traccia in mezzo ad erba piatta (oggi veramente insidiosa, c'è da fare parecchia attenzione soprattutto a scendere) e roccette. Il sentiero sale veramente molto ripido e si fa anche fatica per l'erba secca, dopo una bella tirata di 300 metri circa dal Colle sono sull'Anticima Sud-Est 1803m e successivamente dopo l'ultima salita anche sulla cima in 2h 54min comprese le soste. Vista bellissima sulla Val Grande, l'imponenza della Marona da qui è spettacolare, peccato che c'è tanta foschia ed il cielo non è pulito. Mangio, faccio due foto e scendo ripercorrendo i miei passi fino alla chiesetta del Pian cavallone e decido di optare per una variante di discesa ad anello. Scendo dunque al rifugio pian cavallone 1528m e prendo a destra il sentiero R05 dapprima su erba secca e poi interamente sotto una pineta a dir poco fantastica, incrocio l'Alpe Cornala 1346m e scendo ancora fino ad un altro bivio sempre a destra sull' R03a che dapprima è una strada sterrata, diventa un sentiero per qualche km e poi si ritrasforma in gippabile che arriva poi a cappella fina chiudendo così l'anello.
Gita bellissima in un ambiente selvaggio; fino al Pian Cavallone il sentiero è praticamente turistico, da qui fino al colle della forcola bisogna fare attenzione alla poca neve gelata che è rimasta sul sentiero ma si procede bene con un pò di prudenza e infine dal colle alla cugnacorta si sale in libera seguendo ogni tanto un'esile traccia, è molto ripido ma non c'è una vera e propria esposizione; in discesa l'erba piatta in questa stagione è più insidiosa che mai.