Monte Todano e Bivacco Curgei
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Come di consueto, l’escursione di fine anno ha avuto lo scopo di salutare le montagne per quanto ci hanno regalato durante l’annata trascorsa, e questa volta la scelta è caduta sul Bivacco Curgei, meta ormai classica raggiunta più volte negli anni passati.
Unitamente ai bei momenti che si trascorrono durante il pranzo consumato all’interno del bivacco, i panorami che si possono godere lungo i sentieri percorsi in queste zone sono di prim’ordine, permettendo la vista su numerose cime e vallate della ValGrande, su alcuni degli itinerari già percorsi e su altri ancora da effettuare, insomma un bel palcoscenico!
Usciti come di consueto allo svincolo di Verbania (A26), abbiamo proseguito per Miazzina, per poi seguire la stradina che porta alla Cappella Fina, dove termina la strada, fermandoci però un po’ prima perché gli ultimi 500 m erano ghiacciati.
Seguendo le indicazioni per Pian Cavallone, abbiamo seguito dapprima la comoda mulattiera e poi il classico sentiero (mai ripido) che ci ha portati a questa prima meta, dove abbiamo visitato il Rifugio CAI Verbania (sistemato da poco con tetto nuovo e facciata ridipinta) per poi salire al Monte Todano, facile cima da cui si gode anche una spettacolare vista sul Lago Maggiore e sulla pianura.
Scesi dal Todano, abbiamo percorso per un tratto il tragitto dell’andata, per girare poi a destra su una sella per arrivare al Bivacco del Gufo all’Alpe Curgei, fortunatamente aperto (i bivacchi più facilmente raggiungibili sono chiusi per il Covid).
Al bivacco abbiamo dato il via al momento clou della giornata, rappresentato dal pranzo dove questa volta, dopo il consueto aperitivo e stuzzichini, abbiamo cucinato pasta e fagioli sapientemente arricchita con cotenne cotte a parte e finale con panettone e passito: veramente bello (e buono)!
Lasciata l’offerta nella cassetta del bivacco e fatte le debite pulizie (come vettovaglie abbiamo usato solo una pentola, perché il resto l’abbiamo portato noi), abbiamo intrapreso la strada del ritorno effettuando la classica salita al Pizzo Pernice ma scendendo poi dalla Colma di Cremosello, allungando un po’ la strada ma facendo un bel giro ad anello.
Sempre bello ritornare in Val Grande, anche se stavolta siamo rimasti un po’ ai margini del Parco, ma comunque siamo riusciti lo stesso a vedere un po’ di camosci, sempre numerosi da queste parti.
Durante il tragitto di andata abbiamo incontrato tre persone, la prima sul Monte Todano (che poi proseguiva per il Pizzo Marona e forse la Zeda) e poi altri due che si sono fermati sopra Pian Cavallone a guardare le cime e le valli con il binocolo.
Dislivello effettuato di circa 900 m per 5,5 ore di cammino, in una giornata dal tempo discreto al mattino e poi molto nuvoloso al pomeriggio (precipitazione nevosa dal Pizzo Pernice al Todum).
Mentre scrivo questa introduzione i contagi da Covid19 sono in forte aumento, spinti da una nuova variante, e presto penso riprenderemo con il cambio dei colori, sembra una storia senza fine…. vabbé, intanto ci siamo goduti questa bella giornata e speriamo che il 2022 sia migliore!!!
Ah! come sempre ormai, sosta birra e tutto il resto in quel di Santino al mitico Giangibar!
Unitamente ai bei momenti che si trascorrono durante il pranzo consumato all’interno del bivacco, i panorami che si possono godere lungo i sentieri percorsi in queste zone sono di prim’ordine, permettendo la vista su numerose cime e vallate della ValGrande, su alcuni degli itinerari già percorsi e su altri ancora da effettuare, insomma un bel palcoscenico!
Usciti come di consueto allo svincolo di Verbania (A26), abbiamo proseguito per Miazzina, per poi seguire la stradina che porta alla Cappella Fina, dove termina la strada, fermandoci però un po’ prima perché gli ultimi 500 m erano ghiacciati.
Seguendo le indicazioni per Pian Cavallone, abbiamo seguito dapprima la comoda mulattiera e poi il classico sentiero (mai ripido) che ci ha portati a questa prima meta, dove abbiamo visitato il Rifugio CAI Verbania (sistemato da poco con tetto nuovo e facciata ridipinta) per poi salire al Monte Todano, facile cima da cui si gode anche una spettacolare vista sul Lago Maggiore e sulla pianura.
Scesi dal Todano, abbiamo percorso per un tratto il tragitto dell’andata, per girare poi a destra su una sella per arrivare al Bivacco del Gufo all’Alpe Curgei, fortunatamente aperto (i bivacchi più facilmente raggiungibili sono chiusi per il Covid).
Al bivacco abbiamo dato il via al momento clou della giornata, rappresentato dal pranzo dove questa volta, dopo il consueto aperitivo e stuzzichini, abbiamo cucinato pasta e fagioli sapientemente arricchita con cotenne cotte a parte e finale con panettone e passito: veramente bello (e buono)!
Lasciata l’offerta nella cassetta del bivacco e fatte le debite pulizie (come vettovaglie abbiamo usato solo una pentola, perché il resto l’abbiamo portato noi), abbiamo intrapreso la strada del ritorno effettuando la classica salita al Pizzo Pernice ma scendendo poi dalla Colma di Cremosello, allungando un po’ la strada ma facendo un bel giro ad anello.
Sempre bello ritornare in Val Grande, anche se stavolta siamo rimasti un po’ ai margini del Parco, ma comunque siamo riusciti lo stesso a vedere un po’ di camosci, sempre numerosi da queste parti.
Durante il tragitto di andata abbiamo incontrato tre persone, la prima sul Monte Todano (che poi proseguiva per il Pizzo Marona e forse la Zeda) e poi altri due che si sono fermati sopra Pian Cavallone a guardare le cime e le valli con il binocolo.
Dislivello effettuato di circa 900 m per 5,5 ore di cammino, in una giornata dal tempo discreto al mattino e poi molto nuvoloso al pomeriggio (precipitazione nevosa dal Pizzo Pernice al Todum).
Mentre scrivo questa introduzione i contagi da Covid19 sono in forte aumento, spinti da una nuova variante, e presto penso riprenderemo con il cambio dei colori, sembra una storia senza fine…. vabbé, intanto ci siamo goduti questa bella giornata e speriamo che il 2022 sia migliore!!!
Ah! come sempre ormai, sosta birra e tutto il resto in quel di Santino al mitico Giangibar!
Tourengänger:
imerio

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare