Punta Tersiva (3512 m)
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La Tersiva è un’altra di quelle “classiche” che non posso non fare!
Parto da Gimillan con la frontale. Ben presto mi accorgo che la batteria della macchina fotografica è quasi scarica, vedrò di ottimizzare il numero di scatti – anche se in realtà resiste fino alla fine! Il percorso è molto “in lunghezza”, ed un po’ si fanno sentire sulle gambe i 1000+2000 metri di dislivello dei vertical di ieri e del giorno prima, ma non ci penso e vado avanti. Salendo verso il Bivacco Muggia-Glarey incontro due ragazzi che stanno scendendo: hanno dormito nel bivacco e sono reduci da un giro di qualche giorno, ma alla fine hanno rinunciato a fare la Tersiva, oggi. Più avanti incontro un altro che scende. Gli chiedo se c’è bisogno dei ramponi e lui mi risponde che bastano benissimo anche solo le scarpe che ho su! È tutto un sentiero, giusto in un punto o due un po’ terroso. Ed in effetti ha ragione! Senza alcun problema arrivo al colletto e poi in vetta. Il tempo oggi è un po’ nuvoloso, ed è un peccato dal momento che da qui il panorama è davvero vasto, visti i 3500 metri della mia vetta. Eppure c’è qualcosa che mi attrae poco, e non è la nuvolaglia… ora ho capito! Tutte quelle cime sono lontane, lontane… a me piace quando invece mi trovo *in mezzo* alle mie montagne! Ad ogni modo, è venuto il momento di scendere, anche perché incomincia a fare un po’ freddo… ma visto che è presto, ne approfitto per fare qualche prova di microsonno, provando a dormire sdraiato su un pascolo, e poi allungo un po’ il percorso, passando dai Laghi Doreire, sotto al Passo dell’Invergneux, punto passaggio di tanti bikers. Da qui in poi, è tutta discesa.
Arrivato a Gimillan, mando un messaggio alla mia amica Sabrina, a cui penso sempre quando passo da Cogne. Scambiamo due chiacchiere, e lei mi rinnova il suo tifo per il mio Tor des Geants!

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