Cleve di Moulaz (2216 m)


Publiziert von Sky , 12. Dezember 2022 um 00:18.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 2 Oktober 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Prima uscita autunnale. Non ho la benché minima idea delle condizioni della neve. Penso a qualcosa nella parte bassa di una delle valli laterali della VdA. Opto per la Punta Champlong, che dovrebbe essere un bel balcone sulle Dame di Challand, un gruppo montuoso di cui (colpevolmente) ho sentito parlare solo poco tempo fa. Parto con la frontale da Moussanet e, dopo un primo tratto quasi pianeggiante nel bosco, il sentiero segue la cresta che chiude a sinistra il Vallone di Chasten. I colori dell’autunno sono spettacolari, anche per un daltonico come me! Arrivato a Champ Tsucon, dove si incontra il sentiero proveniente dal Vallone di Chasten, si svolta bruscamente a sinistra, in direzione di Moulaz, un bell’alpeggio in questo momento (ovviamente) disabitato. Qui incomincia la parte più difficile: il sentiero segnato sulla mia cartina GPS si inerpica su un pratone. A terra però non ci sono tracce, quindi lo seguo idealmente, fino ad arrivare nel bosco, dove finalmente compaiono. Il sentiero si vede a malapena, tanto che in un punto lo perdo completamente e vago per un po’ alla sua ricerca, ma c’è un tubo nero dell’acqua, di qualche centimetro di diametro, che scompare e ricompare qua e là, ed evidentemente il sentiero segue il suo percorso! Ad un certo punto però il pendio diventa decisamente esposto, ed il sentiero è strettissimo ed umido. Non ho voglia di cercare rogne, soprattutto visto la meta ed il fatto che comunque dista ancora un bel po’, e dopo questo traverso esposto c’è ancora un ultimo lungo pendio ripido, quindi decido di lasciar perdere ed optare per il più modesto piano B che mi sono preparato a casa, le Cleve di Moulaz (toponimo di cui ignoro totalmente il significato!). Così scendo fino a Moulaz e prendo la continuazione del sentiero che avevo fatto prima di andare in direzione del la Punta Champlong. Poco sotto la mia meta, il sentiero si perde anche qui su un pendio di erba secca un po’ ripido, ma ormai ci sono. L’ultimissimo tratto consiste nel fare qualche passo di “arrampicata” in mezzo a dei mughi. Dalla cima, per quanto modesta, si gode un bel panorama sulla bassa val d’Aosta e su parte della val d’Ayas. Soffia vento forte, così non mi fermo a lungo. Per la discesa decido di fare un giro diverso, molto più lungo, passando dal vallone di Froudiere. Per ingannare il tempo, chiamo il mio amico Franco al cellulare e chiacchieriamo, come sempre, senza fine: l’unica difficoltà è capire dove andare per tornare alla mia macchina senza vagare per ore!


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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