Punta di Larescia 2195m e Passo Bareta 2274m
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Prima uscita con
Fabio: era nostra intenzione fare l'ultimo tremila della stagione, sapevamo che avremmo potuto trovare della neve ma non avevamo calcolato il vento e il freddo: così ci siamo trovati al Pian Geirètt alle 9,30 del mattino con -5,5° e la nostra cima avvolta da una buferata di neve e meno male che siamo a metà ottobre, brrr! Anche le mucche della stalla di Baselga 1240m le stavano trasferendo più in basso: l'autunno è arrivato improvvisamente!
Cambio di programma sul momento e decidiamo di fare la Cima di Larescia, almeno il percorso per un bel tratto è riparato dal vento freddo da N. Partiamo dalla loc. Piana a Camperio 1221m e con strada forestale arriviamo fino a Sgianaresc 1499m, percorriamo un sentiero nel bosco fino a Q1657, dove ritroviamo la strada, questa è quella che arriva da Piancabella e la seguiamo fino a Gorda di Sopra dove si trova la Capanna Gorda: abbiamo impiegato un'ora e mezza ma è già mezzogiorno per cui ci fermiamo per un panino veloce e ci godiamo il panorama intorno, anche se quasi tutte cime sono coperte merita lo stesso.
Proseguiamo seguendo il sentiero ben indicato verso il Passo Bareta in direzione NW, saliamo abbastanza veloci, anche perchè adesso il vento pungente si fa sentire, i colori autunnali mischiati al bianco della neve creano uno spettacolo unico sui pascoli verso SW, creste e avvallamenti in successione fino al Sasso Bianco, Fabio non ha mai visto questa zona e ogni tanto ci tocca aspettarlo perchè "in meditazione" :-)
Il terreno è spesso attraversato da fratture nelle rocce, fenomeni carsici, alcune abbastanza profonde e bisogna fare attenzione.
Superiamo Q1954 e andiamo verso Q2170 dove troviamo il primo laghetto completamente ghiacciato e da qui cambiando decisamente direzione, verso NE, superiamo un pianoro per arrivare alla Cima di Larescia/Cima di Gorda 2195m. Il panorama si apre verso il Passo del Lucomagno, anche questo coperto da una fitta nuvolaglia foriera di neve; si riescono comunque a vedere la Cima di Gana Rossa, Pizzo Campello, Pizzo dell'Uomo e Piz Rondadura.
Il bivacco Nido d'Aquila non c'è più, stanno costruendo qualcosa di nuovo, lasciamo la firma sul libro di vetta, foto, bandierine e via di corsa: il vento è sempre più fastidioso e inoltre nel frattempo le nuvole hanno coperto il sole!
Puntiamo verso il Passo Bareta 2274, il tempo di vedere Campra a picco sotto di noi e cominciamo a scendere puntando questa volta verso l'Alpe di Laveggia 2119m, Fabio trova una bella paretina e mi coinvolge a fare delle prove di arrampicata, superiamo l'alpe, troviamo altri laghetti ghiacciati, scendiamo direttamente sul crinale erboso fino a ritrovare a Q 1877 il sentiero che porta verso Gorda di Sopra. Da qui stesso percorso dell'andata, non sembrava così lungo, ci ha pensato Fabio a farcelo sembrare più corto facendoci vivere la sua passione per la storia e la sua terra con anneddoti e fatti sconosciuti sulla Grande Guerra.
Cosa di meglio per finire in bellezza una giornata che sembrava iniziare male?
Un bel bicchiere di vino e affettati Prosit!
Percorso: 17 km
Dislivello effettivo: 1210 m
Tempo di salita: 3,40h
Tempo di discesa: 2,50 h

Cambio di programma sul momento e decidiamo di fare la Cima di Larescia, almeno il percorso per un bel tratto è riparato dal vento freddo da N. Partiamo dalla loc. Piana a Camperio 1221m e con strada forestale arriviamo fino a Sgianaresc 1499m, percorriamo un sentiero nel bosco fino a Q1657, dove ritroviamo la strada, questa è quella che arriva da Piancabella e la seguiamo fino a Gorda di Sopra dove si trova la Capanna Gorda: abbiamo impiegato un'ora e mezza ma è già mezzogiorno per cui ci fermiamo per un panino veloce e ci godiamo il panorama intorno, anche se quasi tutte cime sono coperte merita lo stesso.
Proseguiamo seguendo il sentiero ben indicato verso il Passo Bareta in direzione NW, saliamo abbastanza veloci, anche perchè adesso il vento pungente si fa sentire, i colori autunnali mischiati al bianco della neve creano uno spettacolo unico sui pascoli verso SW, creste e avvallamenti in successione fino al Sasso Bianco, Fabio non ha mai visto questa zona e ogni tanto ci tocca aspettarlo perchè "in meditazione" :-)
Il terreno è spesso attraversato da fratture nelle rocce, fenomeni carsici, alcune abbastanza profonde e bisogna fare attenzione.
Superiamo Q1954 e andiamo verso Q2170 dove troviamo il primo laghetto completamente ghiacciato e da qui cambiando decisamente direzione, verso NE, superiamo un pianoro per arrivare alla Cima di Larescia/Cima di Gorda 2195m. Il panorama si apre verso il Passo del Lucomagno, anche questo coperto da una fitta nuvolaglia foriera di neve; si riescono comunque a vedere la Cima di Gana Rossa, Pizzo Campello, Pizzo dell'Uomo e Piz Rondadura.
Il bivacco Nido d'Aquila non c'è più, stanno costruendo qualcosa di nuovo, lasciamo la firma sul libro di vetta, foto, bandierine e via di corsa: il vento è sempre più fastidioso e inoltre nel frattempo le nuvole hanno coperto il sole!
Puntiamo verso il Passo Bareta 2274, il tempo di vedere Campra a picco sotto di noi e cominciamo a scendere puntando questa volta verso l'Alpe di Laveggia 2119m, Fabio trova una bella paretina e mi coinvolge a fare delle prove di arrampicata, superiamo l'alpe, troviamo altri laghetti ghiacciati, scendiamo direttamente sul crinale erboso fino a ritrovare a Q 1877 il sentiero che porta verso Gorda di Sopra. Da qui stesso percorso dell'andata, non sembrava così lungo, ci ha pensato Fabio a farcelo sembrare più corto facendoci vivere la sua passione per la storia e la sua terra con anneddoti e fatti sconosciuti sulla Grande Guerra.
Cosa di meglio per finire in bellezza una giornata che sembrava iniziare male?
Un bel bicchiere di vino e affettati Prosit!
Percorso: 17 km
Dislivello effettivo: 1210 m
Tempo di salita: 3,40h
Tempo di discesa: 2,50 h
Communities: Hikr in italiano
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