Monte Croce Mt. 2894
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....ne è valsa veramente la pena aspettare… domenica tempo variabile.. lunedì più nuvola che sole... mercoledì previsto sole pieno…mi sembra di essere diventata un metereologo…..!!!!....e allora cogliamo l’occasione al volo.. approfittiamo di questo prolungamento dell’estate … di questo sole ancora caldo…ed eccoci al cospetto del Cervino e del Monte Rosa…e poi la Testa Grigia, i Tournalin, la Falconetta e in lontananza il Gran Paradiso… tutti ci appaiono senza neanche una nuvola dalla nostra meta di oggi, il Monte Croce in Val d'Ayas.
Partiamo da una Saint Jacques deserta, ci siamo noi e mentre ci stiamo preparando arriva una ragazza, che è diretta al lago Blu, quindi non ci faremo compagnia…
Dal parcheggio di Saint Jacques ci incamminiamo lungo la strada che transita nei pressi della Chiesa, dopo alcune decine di metri incontriamo sulla nostra sinistra il ponte sul torrente Evançon con le paline riportanti le indicazioni per il Rifugio Grand Tournalin.
Il sentiero è ben segnalato, perché non dimentichiamoci che siamo sull’alta via n.1.
Passiamo diversi alpeggi, le baite di Peiloz, di Drotes, di Croues, poi si entra nel bosco e si esce alla baita di Nannaz inferiore dopo la quale si riattraversa la poderale.
Si abbandona la poderale e troviamo le paline che di nuovo indicano l’alta via n.1 , entrando così nell’ampio vallone di Nannaz.
Qui percorreremo un lungo tratto pianeggiante, prima di risalire il ripido pendio che ci porta all’alpe Tournalin inferiore
Senza arrivarci, il sentiero compie qualche tornante giungendo ad intercettare la poderale che si attraverserà un paio di volte per tagliarne i tornanti.
Da qui prima su pascoli, poi risalendo tratti più ripidi giungiamo alla sommità dove è posto il rifugio Grand Tournalin.
Al Rifugio si incontra un pannello in legno che riporta il Monte Croce.
Si aggira il rifugio, sulla sinistra, e si inizia a risalire un comodo sentiero ben tracciato.
La vetta del Monte Croce è già visibile e offre quindi un buon punto di riferimento.
Si procede tra pascoli e massi sparsi sino a raggiungere un bel balcone erboso dal quale ci si imbatte nella splendida veduta sul Castore, i Lyskamm e la Piramide Vincent.
Si discende leggermente per poi voltare lentamente a sinistra, lasciando in basso un piccolo laghetto.
Si inizia ora a salire su sentiero molto ripido, sino ad un colletto, ma prima di arrivare al colletto la nostra solitudine, alla quale ormai avevamo fatto l’abitudine da quando siamo partiti, è interrotta da un bellissimo branco di stambecchi maschi.
Arrivati al colletto si procede a destra, seguendo il sentierino che risale l'ampia cresta detritica che conduce in vetta.
Lungo questa salita non si può non ammirare il panorama sugli imponenti Cervino e Monte Rosa, ma anche l'incantevole Lago Verde e le rocciose sagome dei due Tournalin e il Monte Roisetta.
Ed ecco che raggiungiamo l'ampia vetta, sormontata da una croce, sorretta da un ometto in pietra.
Tutti soli facciamo un po’ di pausa, quando ecco spuntare una signora... la prima che incontriamo da queste parti e anche se siamo rimasti con lei poco tempo, non la dimenticheremo di certo, perché, come noi, è una grande appassionata di montagna, ma la cosa bella è che la sua conoscenza non è limitata solo ad una zona, o ad una regione, ma a tutto l’arco alpino… .è stato bello condividere con lei la passione della montagna in un posto magico… al cospetto di quasi tutti i quattromila valdostani!!!!
Partiamo da una Saint Jacques deserta, ci siamo noi e mentre ci stiamo preparando arriva una ragazza, che è diretta al lago Blu, quindi non ci faremo compagnia…
Dal parcheggio di Saint Jacques ci incamminiamo lungo la strada che transita nei pressi della Chiesa, dopo alcune decine di metri incontriamo sulla nostra sinistra il ponte sul torrente Evançon con le paline riportanti le indicazioni per il Rifugio Grand Tournalin.
Il sentiero è ben segnalato, perché non dimentichiamoci che siamo sull’alta via n.1.
Passiamo diversi alpeggi, le baite di Peiloz, di Drotes, di Croues, poi si entra nel bosco e si esce alla baita di Nannaz inferiore dopo la quale si riattraversa la poderale.
Si abbandona la poderale e troviamo le paline che di nuovo indicano l’alta via n.1 , entrando così nell’ampio vallone di Nannaz.
Qui percorreremo un lungo tratto pianeggiante, prima di risalire il ripido pendio che ci porta all’alpe Tournalin inferiore
Senza arrivarci, il sentiero compie qualche tornante giungendo ad intercettare la poderale che si attraverserà un paio di volte per tagliarne i tornanti.
Da qui prima su pascoli, poi risalendo tratti più ripidi giungiamo alla sommità dove è posto il rifugio Grand Tournalin.
Al Rifugio si incontra un pannello in legno che riporta il Monte Croce.
Si aggira il rifugio, sulla sinistra, e si inizia a risalire un comodo sentiero ben tracciato.
La vetta del Monte Croce è già visibile e offre quindi un buon punto di riferimento.
Si procede tra pascoli e massi sparsi sino a raggiungere un bel balcone erboso dal quale ci si imbatte nella splendida veduta sul Castore, i Lyskamm e la Piramide Vincent.
Si discende leggermente per poi voltare lentamente a sinistra, lasciando in basso un piccolo laghetto.
Si inizia ora a salire su sentiero molto ripido, sino ad un colletto, ma prima di arrivare al colletto la nostra solitudine, alla quale ormai avevamo fatto l’abitudine da quando siamo partiti, è interrotta da un bellissimo branco di stambecchi maschi.
Arrivati al colletto si procede a destra, seguendo il sentierino che risale l'ampia cresta detritica che conduce in vetta.
Lungo questa salita non si può non ammirare il panorama sugli imponenti Cervino e Monte Rosa, ma anche l'incantevole Lago Verde e le rocciose sagome dei due Tournalin e il Monte Roisetta.
Ed ecco che raggiungiamo l'ampia vetta, sormontata da una croce, sorretta da un ometto in pietra.
Tutti soli facciamo un po’ di pausa, quando ecco spuntare una signora... la prima che incontriamo da queste parti e anche se siamo rimasti con lei poco tempo, non la dimenticheremo di certo, perché, come noi, è una grande appassionata di montagna, ma la cosa bella è che la sua conoscenza non è limitata solo ad una zona, o ad una regione, ma a tutto l’arco alpino… .è stato bello condividere con lei la passione della montagna in un posto magico… al cospetto di quasi tutti i quattromila valdostani!!!!
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ralphmalph

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Kommentare (4)