Cima di Fornee (3054 m) e Piz Jut (3129 m)
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Visto da
michea82
Come iniziare al meglio l'autunno se non con due bei 3000 ticinesi?
Con la Cima di Fornee (3054 m) e il Piz Jut (3129 m) ho completato i 3000 della Carassina.
La Valle di Fornee e l'omonima doppia bocchetta (rispettivamente 2884 m e 2900 m) sono stati per me gli aspetti più belli del tour, oltre alla vista del Güferhorn.
Le nostre cime di giornata da sin: Cima di Fornee e Piz Jut

Cima di Fornee 3054 m
Con il 4x4 gentilmente prestato dalla mia
debbee ci concediamo il lusso di portarci in piena Val Carassina, nei pressi dell'Alpe Cassimoi.
Siamo io e il fedele Fredy Fovini.
Sono le 06.30 e ci sono meno due gradi. È bene tenersi attivi anche con il cambio stagione proprio per prepararsi all'inverno.
A sinistra della strada individuiamo i segni bianco-blu che indicano la traccia ufficiale per la Bocchetta di Fornee. Seguiamo il sentiero per lo più evidente lungo la dorsale erbosa che risale il fiume lungo il versante orografico sinistro della valle di Fornee. Presso la quota 2200 m ci si sposta sul lato nord del fiume per poi ritornare su quello meridionale nei pressi di alcuni grandi massi. Puntiamo all'evidente risalto nella testata della valle alzandoci fino a quota 2500 dove curviamo a sinistra per aggirare una bastionata ed immetterci nel grande canale di sfasciumi ai piedi del Cassimoi.
A sinistra (nord) il sentiero procede per la Bocchetta di Fornee (2884 m). Noi rimaniamo a destra (sotto la Cima di Fornee) per accedere alla bocchetta meridionale quotata 2900 m. Le due bocchette sono divise da uno spuntone. Tra loro distano meno di 100 m.
La nostra idea è quella di salire subito alla Fornee.
Le bocchette (nord e sud) di Fornee e la Cima di Fornee (sulla dx)

Siamo rallentati dal terreno di rocce instabili. Ci avviciniamo alla rampa finale che risulta franosa e ripida. La risaliamo separatamente, io a sinistra e Fredy in centro. Giunti in bocchetta ci affacciamo sulla valle grigionese: la Länta.
Ora dobbiamo salire sulla Cima di Fornee: per farlo bisogna raggiungere la cresta sommitale a sud della vetta, scendere un poco sul lato ticinese e far vetta da nord-ovest. In pratica si aggira la vetta in senso orario descrivendo un cerchio e procedendo in salita sulla parete orientale.
Verrebbe da arrampicare subito appena superata la bocchetta ma diverse persone mi hanno consigliato di aspettare. Così saliamo in diagonale, ci incordiamo siccome il terreno è parzialmente innevato. Lo strato è sottile e le rocce pericolosamente scivolose.
La via va un po' inventata seguendo logica e sentimento finchè si raggiunge la cresta sommitale (max II).
Qui scendiamo di pochi metri sul lato ticinese per aggirare il salto finale. Si supera un passaggio (II) e brevemente da nord si raggiunge l'omino di vetta.
Spiegato così sembra tutto semplice ma abbiamo impiegato ben 5 ore!
Versante orientale della Cima di Fornee

Piz Jut 3129 m
Dalla vetta della Fornee ritorniamo al punto di accesso della cresta raggiunto pocanzi seguendo il medesimo percorso (discesa breve a nord/nord-ovest, aggiramento lato ticinese, ritorno in cresta). Quindi seguiamo il filo sempre in conserva. Ci sono passaggi da disarrampicare (I), il percorso è divertente e panoramico. Giungiamo dunque al famoso passaggio da aggirare: si tratta di un tratto più aereo con un intaglio a V. Il passaggio prevede il superamento di una paretina di III esposta. A me sembra fattibile tanto più che abbiamo con noi la corda, ma i nostri amici ci hanno consigliato di aggirare il passaggio scendendo sul lato Ticinese (esposto). Essi non hanno nemmeno preso in considerazione di mantenere il filo della cresta ed inoltre Fredy preferisce già di base evitare il passaggio in cresta e ciò mi induce a scartarla (non senza essermi comunque prima sporto a studiarne la fattibilità).
Per l'aggiramento ci assicuriamo con una sosta in partenza e una al punto di arrivo. In mezzo posizioniamo 2 friends. Si scende di alcuni metri lungo la parete ripida su cenge e roccette che con il freddo potrebbero essere pericolosamente scivolose. Ci si sposta dall'altra parte e si risale. Ne approfittiamo per fare un po' di pratica con il materiale.
I tempi si dilatano ma la nostra progressione è eseguita in sicurezza. Superiamo il passaggio e possiamo occuparci del Piz Jut in totale serenità.
Purtroppo perdo un friends in una fessura: torno per cercare di liberarlo ma si è spinto troppo in profondità.
Se qualcuno dovesse passare da lì e trovarlo, sa a chi poterlo riportare...
Piz Jut sullo sfondo e cresta di collegamento con passaggio (tratto dentellato) da aggirare a destra

Rapidi raggiungiamo la bocchetta 3019 m (ho aggiunto il waypoint in quanto da qui poi si scende anche per raggiungere la Bocchetta di Fornee). Facciamo un parco materiale e proseguiamo lungo l'ampia cresta nord del Piz Jut che in poco tempo si lascia conquistare.
Dalla vetta dovremmo ammirare i giganti della Carassina (Adula, Grauhorn e Stambecco) ma la nebbia ci preclude la visione. Abbiamo tuttavia la possibilità di ammirare il Güferhorn.
La discesa
Ovviamente non si ritorna in cima alla Fornee. La discesa dal Jut è più semplice (così come la salita se si evitasse la Fornee).
Torniamo a recuperare la corda e il materiale nella bocchetta a quota 3019. Da qui scendiamo a destra, dapprima seguendo un costone, poi immettendoci nella valle. Troviamo placche, ruscelli congelati e ganne. Infine raggiungiamo il sentiero bianco-blu per la Bocchetta di Fornee (questa volta quella ufficiale). Risaliamo di una quarantina (forse) di metri. Il sentiero è attrezzato con catene. Infatti l'accesso è molto ripido.
Dalla Bocchetta di Fornee discendiamo seguendo il sentiero nel lungo canalone, poi perdiamo più volte la traccia nella Valle di Fornee. Ma riusciamo sempre a ritrovarla.
Siamo alla macchina per le 17.15 circa.
Bocchetta di Fornee

Grande soddisfazione anche oggi!
Grazie Fredy per la tua sempre gradita compagnia per i 3000. Quando li finiremo dovremo decidere se iniziare a fare tutti i 2000 oppure se passare ai 4000:))
Video
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Visto da
m323
Cima di Fornee e Piz Jut: quanti ricordi mi sono venuti in mente. Vedevo le vette lì davanti, maestose, quando da ragazzino passavo le estati sugli alpeggi della Val Carassina a fare il tünar e salivo di tanto in tanto la selvaggia Valle di Fornee per contare le manzette...
Mi dicevo: chissà se un giorno riuscirò a salire fin lassù? Beh, ora ci sono riuscito e ne sono molto contento. Un altro sogno da ragazzo è stato esaudito!
Grazie Michea per la sempre ottima compagnia e alla prossima!

Come iniziare al meglio l'autunno se non con due bei 3000 ticinesi?
Con la Cima di Fornee (3054 m) e il Piz Jut (3129 m) ho completato i 3000 della Carassina.
La Valle di Fornee e l'omonima doppia bocchetta (rispettivamente 2884 m e 2900 m) sono stati per me gli aspetti più belli del tour, oltre alla vista del Güferhorn.
Le nostre cime di giornata da sin: Cima di Fornee e Piz Jut

Cima di Fornee 3054 m
Con il 4x4 gentilmente prestato dalla mia

Siamo io e il fedele Fredy Fovini.
Sono le 06.30 e ci sono meno due gradi. È bene tenersi attivi anche con il cambio stagione proprio per prepararsi all'inverno.
A sinistra della strada individuiamo i segni bianco-blu che indicano la traccia ufficiale per la Bocchetta di Fornee. Seguiamo il sentiero per lo più evidente lungo la dorsale erbosa che risale il fiume lungo il versante orografico sinistro della valle di Fornee. Presso la quota 2200 m ci si sposta sul lato nord del fiume per poi ritornare su quello meridionale nei pressi di alcuni grandi massi. Puntiamo all'evidente risalto nella testata della valle alzandoci fino a quota 2500 dove curviamo a sinistra per aggirare una bastionata ed immetterci nel grande canale di sfasciumi ai piedi del Cassimoi.
A sinistra (nord) il sentiero procede per la Bocchetta di Fornee (2884 m). Noi rimaniamo a destra (sotto la Cima di Fornee) per accedere alla bocchetta meridionale quotata 2900 m. Le due bocchette sono divise da uno spuntone. Tra loro distano meno di 100 m.
La nostra idea è quella di salire subito alla Fornee.
Le bocchette (nord e sud) di Fornee e la Cima di Fornee (sulla dx)

Siamo rallentati dal terreno di rocce instabili. Ci avviciniamo alla rampa finale che risulta franosa e ripida. La risaliamo separatamente, io a sinistra e Fredy in centro. Giunti in bocchetta ci affacciamo sulla valle grigionese: la Länta.
Ora dobbiamo salire sulla Cima di Fornee: per farlo bisogna raggiungere la cresta sommitale a sud della vetta, scendere un poco sul lato ticinese e far vetta da nord-ovest. In pratica si aggira la vetta in senso orario descrivendo un cerchio e procedendo in salita sulla parete orientale.
Verrebbe da arrampicare subito appena superata la bocchetta ma diverse persone mi hanno consigliato di aspettare. Così saliamo in diagonale, ci incordiamo siccome il terreno è parzialmente innevato. Lo strato è sottile e le rocce pericolosamente scivolose.
La via va un po' inventata seguendo logica e sentimento finchè si raggiunge la cresta sommitale (max II).
Qui scendiamo di pochi metri sul lato ticinese per aggirare il salto finale. Si supera un passaggio (II) e brevemente da nord si raggiunge l'omino di vetta.
Spiegato così sembra tutto semplice ma abbiamo impiegato ben 5 ore!
Versante orientale della Cima di Fornee

Piz Jut 3129 m
Dalla vetta della Fornee ritorniamo al punto di accesso della cresta raggiunto pocanzi seguendo il medesimo percorso (discesa breve a nord/nord-ovest, aggiramento lato ticinese, ritorno in cresta). Quindi seguiamo il filo sempre in conserva. Ci sono passaggi da disarrampicare (I), il percorso è divertente e panoramico. Giungiamo dunque al famoso passaggio da aggirare: si tratta di un tratto più aereo con un intaglio a V. Il passaggio prevede il superamento di una paretina di III esposta. A me sembra fattibile tanto più che abbiamo con noi la corda, ma i nostri amici ci hanno consigliato di aggirare il passaggio scendendo sul lato Ticinese (esposto). Essi non hanno nemmeno preso in considerazione di mantenere il filo della cresta ed inoltre Fredy preferisce già di base evitare il passaggio in cresta e ciò mi induce a scartarla (non senza essermi comunque prima sporto a studiarne la fattibilità).
Per l'aggiramento ci assicuriamo con una sosta in partenza e una al punto di arrivo. In mezzo posizioniamo 2 friends. Si scende di alcuni metri lungo la parete ripida su cenge e roccette che con il freddo potrebbero essere pericolosamente scivolose. Ci si sposta dall'altra parte e si risale. Ne approfittiamo per fare un po' di pratica con il materiale.
I tempi si dilatano ma la nostra progressione è eseguita in sicurezza. Superiamo il passaggio e possiamo occuparci del Piz Jut in totale serenità.
Purtroppo perdo un friends in una fessura: torno per cercare di liberarlo ma si è spinto troppo in profondità.
Se qualcuno dovesse passare da lì e trovarlo, sa a chi poterlo riportare...
Piz Jut sullo sfondo e cresta di collegamento con passaggio (tratto dentellato) da aggirare a destra

Rapidi raggiungiamo la bocchetta 3019 m (ho aggiunto il waypoint in quanto da qui poi si scende anche per raggiungere la Bocchetta di Fornee). Facciamo un parco materiale e proseguiamo lungo l'ampia cresta nord del Piz Jut che in poco tempo si lascia conquistare.
Dalla vetta dovremmo ammirare i giganti della Carassina (Adula, Grauhorn e Stambecco) ma la nebbia ci preclude la visione. Abbiamo tuttavia la possibilità di ammirare il Güferhorn.
La discesa
Ovviamente non si ritorna in cima alla Fornee. La discesa dal Jut è più semplice (così come la salita se si evitasse la Fornee).
Torniamo a recuperare la corda e il materiale nella bocchetta a quota 3019. Da qui scendiamo a destra, dapprima seguendo un costone, poi immettendoci nella valle. Troviamo placche, ruscelli congelati e ganne. Infine raggiungiamo il sentiero bianco-blu per la Bocchetta di Fornee (questa volta quella ufficiale). Risaliamo di una quarantina (forse) di metri. Il sentiero è attrezzato con catene. Infatti l'accesso è molto ripido.
Dalla Bocchetta di Fornee discendiamo seguendo il sentiero nel lungo canalone, poi perdiamo più volte la traccia nella Valle di Fornee. Ma riusciamo sempre a ritrovarla.
Siamo alla macchina per le 17.15 circa.
Bocchetta di Fornee

Grande soddisfazione anche oggi!
Grazie Fredy per la tua sempre gradita compagnia per i 3000. Quando li finiremo dovremo decidere se iniziare a fare tutti i 2000 oppure se passare ai 4000:))
Video
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Visto da

Cima di Fornee e Piz Jut: quanti ricordi mi sono venuti in mente. Vedevo le vette lì davanti, maestose, quando da ragazzino passavo le estati sugli alpeggi della Val Carassina a fare il tünar e salivo di tanto in tanto la selvaggia Valle di Fornee per contare le manzette...
Mi dicevo: chissà se un giorno riuscirò a salire fin lassù? Beh, ora ci sono riuscito e ne sono molto contento. Un altro sogno da ragazzo è stato esaudito!
Grazie Michea per la sempre ottima compagnia e alla prossima!
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