Meravigliose sconfitte


Publiziert von Gabrio , 23. September 2022 um 09:27. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:12 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Balniscio-Forcola   Gruppo Forcola-Arsa   CH-GR 
Aufstieg: 2335 m
Strecke:16,760 km
Kartennummer:CN 1274 Mesocco

Sulla trave di questo cascinino ho lasciato scritto tanti miei pensieri. Parole dette al vento in
una vita intera, udite solo da camosci e abeti. Suoni diventati simboli, scolpiti nel legno per
non essere dimenticati. Io, Giovanni M. li ho scritti perchè le mie azioni non cadano nell'oblio.
Ogni tanto li rileggo...e mi commuovo. Incisi tanti anni fa, nel silenzio della mia solitudine che
mi faceva star solo bene. Tanto ho ricevuto, qualcosa ho dato, ne vado fiero.
Beh! certo, a volte avrei voluto essere giù al piano con gli amici.
Con loro seduto a bere, scherzare e a parlare di donne.
Nella pace e nel silenzio, rotto solo dal sibilo del vento o dallo scampanellìo delle pecore,
ho comunque trovato il mio equilibrio. Ho goduto della vastità degli orizzonti, ogni qual volta
sono salito a monte. Verso il Piz Pombi o al Motasc, i miei occhi si sono riempiti di luce, la
luce abbagliante di questa superba natura che mi circonda.
Ho visto passare tante stagioni, tanto diverse anche se uguali. Ho goduto, se pur di rado,
della compagnia dei pochi che hanno avuto il coraggio di venire a trovarmi.
Nei momenti più duri, anche se passeggeri, sono sceso all'Alp de Crasteira a farmi cullare
dalle voci amiche che lì trovavo. Però il bisogno, e la voglia, di stare solo nei miei silenzi
hanno sempre avuto il sopravvento.
Momenti meravigliosi, vissuti e passati come un lampo in un temporale estivo!
Il suono del tuono è durato di più, imprigionato nella mia testa, ma è sparito anch'esso. Poi
sono rimasti solo i ricordi, il mio corpo sconfitto dall'età, mi ha relegato al piano con i vecchi
miei coetanei. Non ho mai veramente accettato questo inevitabile ciclo umano:
una "sconfitta" che prima o poi sapevo sarebbe arrivata.
Oohh! Passato che non torni più! Quanti ricordi, tanti pensieri che il mio spirito indomito,
non ha mai voluto dimenticare. Così, contro ogni logica, ho deciso quale doveva essere
il "mio finale"!! Forse raccontandoti parte del mio passato, mi auguro tu possa dare un
diverso senso al "tuo presente": alla tua meravigliosa sconfitta!!

Ogni giorno passato da vecchio con i vecchi, mi sembrava una punizione non meritata!
Avevo sempre camminato a testa alta, volevo morire alla stessa maniera!
Così una mattina, stanco ed acciaccato, senza dire niente a nessuno, ero salito in valle.
L'alpetto del Corn mi stava aspettando, ne ero certo. Tutti quanti lasciamo dietro di noi la
scia del "nostro vissuto", c'era tanto di me in quel posto: era giunto il momento di una
riunione eterna!
Senza incontrare anima viva, lento dolorante e col fiatone, in quattro ore ero giunto a
Crestaira. Con le lacrime agli
occhi, sconvolto dalla fatica, avevo ripensato alla
gioventù perduta. Con quel tempo, quarant'anni prima, avrei raggiunto le cime, invece ero
solo qui.
L'inverno era alle porte, il maggengo era privo di vita. Mi ero riposato a lungo,
sapevo che mancava il pezzo più duro, il più ripido, disperavo di riuscirci!
Dopo troppo tempo mi ero rialzato, la stanchezza non era per niente passata, mi ero
avviato comunque. Sceso ai tre ponticelli, era cominciata la salita nel Bosch del Corn.
Più di cinquecento metri di erti pendii, senza tregua, senza respiro, senza più forze per
il vecchio qual ero. Con soste continue e indicibile sforzo, metro dopo metro, passo dopo
passo, ero giunto nei pressi de
lla mia vecchia abitazione. Pochi metri sopra di me, mure
amiche stavano
vibrando infreddolite. Il vento che calava gelido dalla Gagna del Pombi,
si stava facendo sentire nell'incombenza della sera.
Allo stremo delle forze, con dolori ai vecchi muscoli atrofizzati, infine avevo ceduto.
Scivolato a terra, come il sacco vuoto che ero diventato, in breve avevo perso conoscenza.
Il giorno era finito così. La pallida luce del tramonto se ne era andata all'arrivo del buio.
Non posso dire quanto sono rimasto inerme a terra. Fossi tornato il giovane e forte di un
tempo, in dieci minuti sarei giunto alla mèta: dovevo quindi morire ad un passo dal Corn?
Il bosco, la natura, aiutano chi vive in simbiosi con loro. Io ero fra quelli, gli abeti spinti dal
vento, sapendolo avevano urlato "si" al mio più intimo desiderio: mi ero svegliato!
Era buio pesto, intirizzito dal freddo, a fatica mi ero rialzato. C'era voluto un po' per capire
dove ero, anziani si diventa e le conseguenze si pagano. Tornato lucido, senza luce ma
guidato dal mio istinto, mi ero avviato. Tre volte ero caduto malamente, ma altrettante i miei
adorati alberi mi avevano rivisto in piedi. In un lungo calvario notturno ero infine giunto al
Corn. La cascina era chiusa, le chiavi non le avevo. Mangiato e bevuto quel poco che avevo,
mi ero riposato ancora. Dopo un tempo che mi era parso eterno, oramai completamente
privo di energia, con sforzo supremo mi ero drizzato in piedi.
Avevo toccato la trave in legno su cui avevo inciso i miei pensieri. Lacrime infreddolite erano
scese giù fino alla mia barba incolta.
Alla fine, completamente esausto, ero crollato sull'erba gelata. L'alba era dunque giunta con
me disteso
a terra in ipotermia.
L'anemico sole era spuntato da dietro il Motasc. Nel mio ultimo scampolo di vita, riscaldato
appena dai raggi solari, avevo rivisto le mure amiche, un attimo solo per poi spirare.
Con la folle, cocciuta testardaggine (del vecchio quale ero), avevo raggiunto il mio obiettivo:
morire dove avevo vissuto tutta la mia vita da uomo libero!!

Come tutti coloro che hanno la fortuna di esalare l'ultimo respiro all'aria aperta senza
essere subito trovati,
anche il mio spirito aveva potuto staccarsi da me. Liberatosi
dell'involucro che lo teneva vincolato alla carne, si era elevato sopra di esso.
Tornato cosciente, avevo proseguito la mia "esistenza" ad un livello superiore.
E così, anni e decenni erano passati. Avevo visto estati ed inverni.
Caldo gelo acqua neve vento si erano susseguiti in un ciclo continuo. Il paesaggio sempre
uguale non mi aveva mai stancato. La profonda pace interiore generatasi dal distacco del
mio corpo, mi aveva permesso di apprezzare ancora di più quello che vedevo.
Avevo lottato strenuamente per concludere la vita in questo luogo di pace:
avevo vinto morendo!!


Tanto tempo è passato, tanto ho visto, te compreso! Sei comparso in silenzio, titubante ma
deciso. Hai esplorato la zona tenendo a bada la tua paura, il selvatico ti ha urlato addosso
senza troppo ferirti. Come fossi una spugna, hai assorbito tutto ciò che hai visto con piacere.
Sei tornato ancora, spavaldo, per affrontare la sfida salendo in vetta al Piz Pombi.
Da subito ho capito quanto fossimo simili: stesso amore per il bosco, stesso bisogno di
muoverti nei vasti spazi. Subito in sintonia, ti ho penetrato la carne con la mia pace interiore.
Non hai capito come, ma è grazie a me se sei sempre tornato felice.
Oggi ti ho rivisto, non sei solo. Un tuo simile, in tutto e per tutto, ti sta accompagnando.
Lo stesso indomito desiderio di libertà muove i suoi passi.
Mi ci è voluto poco per capire quanto sei cambiato, forse un fatto transitorio, ma oggi è così.
Hai assorbito la mia energia in modo blando confermando i miei dubbi.
Ma è al tuo ritorno che tutto mi è diventato chiaro:
volevi accompagnare qualcuno su di una vetta che non volevi salire!
Stanco e demotivato hai rovinato la giornata al tuo "socio". Ti senti in colpa, forse ti credevi
un dio, pensando che bastasse il carattere per giungere in vetta. Non è così, questi sono
posti duri per gente allenata, nulla è lasciata al caso. Hai pagato a caro prezzo questo tuo
errore, il tuo orgoglio urla il suo disappunto, e tu provi vergogna. Ci vuole rispetto per le
persone con cui cammini, la superficialità non aiuta nessuno!
Hai condotto qui qualcuno che rinuncia di rado, la cui frase che maggiormente usa è
"avanti così!!" E' preparato e motivato, in questi posti egli si trova a suo agio:
te lo sei scordato?
Ricordati però che io ho lottato per morire al Corn, perchè arrivare quassù non è mai una
sconfitta, e tu lo sai. Hai superato il limite dei boschi, è roba per pochi.
La selvaggia bellezza di questo luogo fa la differenza, chi è con te ora e di cui non
conosco il nome, ha visto. E chi vede apprezza....o pensi il contrario?
Dunque, qual è il tuo problema?
La vetta non è il solo premio che ricevi camminando.
Che ne sarà di te, lo deciderai da solo.
Io, etereo spirito dei boschi, sono la fonte in cui dissetare la tua sete di libertà...
...non dimenticarmi!!

NB: Questo racconto di fantasia è un piccolo omaggio a Giovanni Migliorati,
       pastore di pecore che ha passato molti anni fra queste splendide montagne!


PS: Il percorso è stato disegnato su cartina senza usare la traccia GPS.

       L'attendibilità, dove non c'è sentiero, è davvero poca!
 


Tourengänger: Poncione, Gabrio


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Kommentare (11)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 23. September 2022 um 17:15
salutiamo pure Giovanni, ma a vedere queste foto non trovo sconfitte!
Menek

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. September 2022 um 18:33
Se parti con l'dea di fare una cima ed in vetta
non ci vai, ben sapendo di aver portato qualcuno
a cui importava molto arrivarci...
tu come la chiami?

Mi hanno salvato gli splendidi posti che abbiamo
risalito, in caso contrario avrei perso un amico!
:-(((((((

Spero al più presto di commentare qualche tua lunghissima salita,
nel frattempo: grazie!

Ciao!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. September 2022 um 12:33
mah,sembrerò scontato, ma io continuo a non vedere una sconfitta. quando io non riesco ad arrivare su una cima o a fare quello che mi ero prefissato mi carico ancora di più per riprovarci, e se va male pace.
"ben sapendo di aver portato qualcuno
a cui importava molto arrivarci", sono sicuro che Emi non ha vissuto male la cosa.
Menek

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. September 2022 um 13:13
Mettiamola così:
la "sconfitta" é esclusivamente alpinistica.
Come giustamente hai detto, il posto è talmente bello che, pensarla in termini negativi, é un po' difficile da credere.
Però, proprio perché il posto è bellissimo e la salita fin sopra il limite dei boschi così impegnativa, che "culminarla" con la "conquista" della vetta era di grande importanza per Emiliano. Per questo motivo non averla raggiunta mi ha molto dato fastidio!!

Poi, come ben avrai capito, ci sono le "licenze poetiche" di cui faccio grande uso.
Ho certamente enfatizzato questa "sconfitta" perché volevo includere altre cose, come valorizzare il più possibile la natura selvaggia del posto e pure Giovanni Migliorati, che per tanti anni
l'ha "vissuta" in prima persona.

Infine é ovvio, la cima é lí, e questo sarà da sprone l'anno prossimo per raggiungerla!!

Grazie per l'ulteriore commento!!
Alla prossima!!
Ciao
!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. September 2022 um 13:24
:)

micaela hat gesagt:
Gesendet am 24. September 2022 um 13:14
"A Magnificent Obsession" di Douglas Sirk, ecco cosa mi ricorda immediatamente il titolo del tuo racconto, Gabrio, perché I tuoi sono (quasi) sempre racconti o fiabe che fanno paura ai bambini.

Ai bambini grandi come me.

E che accendono nostalgie, lutti mai sopiti...

Il sublime melodramma di Sirk racconta racconta di una redenzione grazie all' amore.
Di una magnifica ossessione.
Con un lieto fine.
All' apparire di "The End", la gola si stringe, il cuore batte e scendono lacrime.



L'amore di Giovanni per il suo paradiso, il vostro di camminatori arditi e caparbi sia eco al film.
Una magnifica ossessione.

Senza l'appassionato bacio finale...


Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. September 2022 um 17:10
Come non amare il magnifico cascinino del Corn?
Come non desiderare di essere immerso nella superba natura che lo circonda?
Come non scrivere parole appassionate su di essi!

E in mezzo?
Una sconfitta che vale una vittoria, perchè
trovarsi lì, in quella selvaggia, dolce solitudine
fa solo bene al cuore!

Una gioia esserci, una disperazione quando
non ci potrò più andare!!!
Non rimane che la musica, l'arte, la poesia
(scritta da umani per gli umani), per limitarne la mancanza!!

Giovanni Migliorati l'ha "scoperto" prima di me!

Grazie per il commento

Prose hat gesagt:
Gesendet am 26. September 2022 um 15:05
Devo ammetterlo, mi sono commossa, a parte sconfitta si o sconfitta no, che a mio parere, che se è meravigliosa, ben venga!
Immaginare le ultime ore di vita di un essere umano, che con caparbia ha lasciato la vita terrena dove aveva deciso di voler essere, è struggente. Pensare poi che aleggi con la sua anima ed osservi chi ritorna ai suoi pascoli è poetico.
Complimenti, per l’emozionante racconto.
Alla prossima avventura, bella, brutta, umida, limpida, faticosa, leggera, spensierata, impegnativa che sia!


Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. September 2022 um 18:05
E' l'imbrunire, hai la schiena appoggiata alle mura del cascinino.
Osservi la Val della Forcola in silenzio.
Una leggera brezza ti scompiglia i capelli.
Non sei sola, tutta la natura è con te e sei in pace
con il mondo.
Sei lontana dallo stress della vita quotidiana.

....la consideri una "meravigliosa sconfitta", o preferisci fare carriera (in città)
tra le follie di noi esseri umani?

Migliorati aveva fatto la sua scelta, tu che faresti?

Grazie per il commento!!

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 12. Oktober 2022 um 17:22
Non dubito che il posto sia stato magnifico, come peraltro il racconto che è il sogno che qualcuno ha realizzato e vissuto, ma quando si parte e nella testa hai una meta ben precisa “brucia” non esserci arrivati (almeno per me)

Lo posso dire perché ben 21 anni fa “io sono stata” Poncione: mi ci son voluti ben 10 anni prima che digerissi il “regalo” fattoci da un amico e sarebbe troppo lungo raccontare le dinamiche.

Quella cima non l’ho più salita, anche se mi è rimasta nel cuore.

Per Fiorenzo che l’ha raggiunta è stata una salita a metà, senza la mia presenza.

Io ho rinunciato a proseguire per badare all’amico del nostro amico che , fuori forma completamente non stava niente bene.

Anche il nostro amico già da giorni aveva seri problemi alle ginocchia, ma non ci disse nulla e mollò dopo nemmeno due ore: …..ah, l’ambizione a volte causa brutti scherzi...agli altri, si, perchè lui l'aveva già salita tantissime volte e da tutti i versanti

Nelle giornate terse vedo svettare la “mia” cima, è li, isolata da tutto e da tutti: la guardo, la penso ma non la desidero più….chissà, forse un giorno.

A distanza di anni il bruciore è passato, l’amicizia è rimasta, abbiamo acquisito un nuovo amico (l’amico dell’amico) e il vissuto è ancora vivido, nel bene e nel male…

L’altra sera mi è capitata tra le mani una foto di noi 4 al rifugio: rimpiango il tempo passato ma non provo rancore.

ciao

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Oktober 2022 um 09:05
Ogni azione porta le sue "conseguenze", se ne "paga" il prezzo in ogni istante.
La presunzione e la superficialità andrebbero "limitate" il più possibile,
ma siamo esseri umani...
E' più il tempo che passo a porre
rimedio agli errori commessi, che ad altro!!!

Però è vero, la cima è lì e ti guarda negli occhi!!!
Non ci sono scuse, se davvero la volontà
di salirla è forte, niente ti impedisce di provarci!
Le "sconfitte" fortificano, sono il pungolo maggiore per (ri)farla!

L'anno prossimo (se tutto andrà come deve)
L'etereo animo di Giovanni Migliorati mi
rivredrà. Rivedrà il mio "spirito indomito" e
quello di Emiliano....
La cima non ci sfuggirà chiudendo il cerchio
che è stato aperto....

Tu non hai più salito la tua, perchè?
Cosa o chi ti hanno impedito di raggiungerla per
conto tuo?
Se davvero è così importante (o lo è stato)
è arrivato il momento di mettere lo zaino in spalla....!!!
E quando sarai in vetta, felice ed entusiasta,
pensa a me e alle "Meravigliose sconfitte"
come ai gradini che ti hanno condotta
dove volevi!!!

Grazie per il commento!!!
Ciao!


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