Blinnenhorn (3374m)- Val Formazza


Publiziert von morgan , 13. September 2022 um 17:22.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 9 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1900 m
Abstieg: 1900 m
Strecke:25,5 km

Uscita di 2 giorni in Val Formazza con meta il Blinnenhorn e pernottamento al rifugio Claudio e Bruno. Per Andrea, l'organizzatore, questa gita è il quarantennale della sua prima ascensione alpinistica realizzata con i ragazzi dell'oratorio proprio sul Blinnenhorn nel 1982. Allora si saliva in cordata su ghiacciaio, ora la vetta è raggiungibile senza toccare la neve tanto che è frequentata anche da cicloescursionisti. Prenotiamo il rifugio per venerdì sera dell'ultimo weekend di apertura per evitare il probabile affollamento del sabato. Visto l'itinerario programmato non portiamo attrezzatura alpinistica. 
Lasciata l'auto al parcheggio a pagamento della diga del Lago di Morasco iniziamo il cammino prendendo la via che taglia i tornanti della strada asfaltata che sale alla sommità della diga. Percorriamo la sterrata che costeggia il lago di Morasco ed arriviamo alla stazione della funivia per il Busto. Proseguiamo sul sentiero che attraversa il corso del Rio del Gries e si innesta sulla ripida via che risale la valle del Rio Sabbione. Superato il bivio per il rifugio Busto il sentiero si abbassa e porta ad attraversare il Rio Sabbione nei pressi del baitello Zum Stock. Invece di seguire il sentiero che risale il versante destro della valle restiamo sul fondo risalendo il corso pianeggiante del torrente. In vista della diga del Sabbione seguiamo tracce non segnate che ci portano alla sommità della diga sul lato sinistro. Ritrovato il sentiero segnato seguiamo l'ampia via che costeggia il lago del Sabbione. Inizialmente pianeggiante il sentiero prende a salire su morbide pendenze tagliando il pendio. In una valletta riparata dal vento ci concediamo la pausa per uno spuntino. Riprendiamo il cammino che ci porta all'ampio piazzale del rifugio Claudio e Bruno. Sono le 15 ed abbiamo tutto il tempo per sistemarci, rilassarci ed ambientarci. Il rifugio è gestito dai volontari dell'OMG (Operazione Mato Grosso). Il gruppo di questa settimana, composto da famiglie con bambini, viene da Vicenza. L'acqua della fontana sul piazzale proviene dal troppopieno del serbatoio alimentato da acque dei ghiacciai e non è proprio pulita ma contiene tracce di sabbia specialmente quest'anno. Non ci sono cartelli che segnalano la non potabilità ma è meglio non eccedere ed acquistare l'acqua in bottiglia. Consumiamo una buona cena serviti con cordialità e simpatia dai gestori. 
Al mattino ci alziamo con la sorpresa che, a dispetto delle previsioni meteo che davano sole pieno, le cime circostanti sono occupate da nuvole, fa freddo e c'è vento. Dopo colazione indossiamo il vestiario pesante e, alle 8, siamo pronti al cammino. E' in corso la But Sky Ultra, campionato mondiale skyrunning ed assistiamo al passaggio dei primi 4-5 concorrenti che passano di qui verso il 3A. Seguiamo per un breve tratto il sentiero per il 3A da cui deviamo a sinistra su un evidente traccia che risale il pendio morenico. La via segnata con ometti presenta tratti ripidi su terreno cedevole ma non è mai esposta. Nonostante la nebbia il sentiero è evidente. Raggiungiamo la dorsale sopra il Ghiacciaio del Gries e la seguiamo fino alla cima sud del Blinnenhorn. La via si abbassa, sempre restando alta sul ghiacciaio, per risalire sull'ultimo tratto di cresta che ci porta alla vetta del Blinnenhorn. Dopo le foto di rito non perdiamo tempo per ammirare il panorama visto che siamo immersi nella nebbia ma iniziamo la discesa sulla stessa via di salita. La speranza che il vento spazzasse le nebbie è andata delusa. Scendendo di quota le nebbie si aprono ma le cime restano nascoste. Poco sopra il Claudio e Bruno, a quota 2770, facciamo una sosta per rifocillarci e, con un traverso, andiamo ad immetterci sul sentiero per il 3A. Dopo un tratto pianeggiante la via prende a salire a tornanti fino al rifugio dove ci concediamo un'altra sosta. La via di discesa nel canalone che era occupato dal Ghiacciaio dei Camosci è tutta fra sassi e detriti. Il sentiero è segnato anche dalle bandierine rosse del trail. Attraversato un tratto su ghiaccio sporco scendiamo all'ampia Piana dei Camosci in direzione del rifugio Città di Busto che non raggiungiamo ma restiamo sul fondo del pianoro. Dopo una sosta ristoratrice andiamo ad immetterci sul frequentato sentiero che scende a tornanti fino all'ampio pianoro che ospita l'Alpe Bettelmatt. Attraversata la piana andiamo a prendere il sentiero che scende lungo la valle del Rio del Gries che ci riporta sulla via di salita del giorno prima. Scendiamo sulle sponde del lago di Morasco, quindi alla diga e al parcheggio concludendo la nostra escursione.
Partecipanti 4: Andrea, Dario, Domenico, Ezio.
Tempi di percorrenza: 1°giorno 3h53' (di cui 30' soste); 2°giorno 1h50' salita, 17' sosta, 5h23' discesa (di cui 56' di soste)
Dislivello: 1°giorno 1000m su, 40m; 2°giorno 900m su, 1860m giù
Lunghezza: 1°giorno 8,7km, 2°giorno 16,8km.
Meteo: 1°giorno soleggiato e ventoso, 2°giorno nuvoloso, ventoso e freddo, nebbia in quota, soleggiato nel pomeriggio

Tourengänger: morgan


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Kommentare (1)


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fabioadx hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2022 um 07:11
Che calduccio!! Sempre bellissima gita, peccato per il meteo!
Saluti, Fabio


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