Giro rifugi- Blinnenhorn (3374)- Val Formazza


Publiziert von morgan , 2. August 2014 um 11:45.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:27 Juli 2014
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1800 m
Abstieg: 1800 m
Strecke: Parcheggio diga Lago di Morasco (1740)- Lago di Morasco (1815 m) Rifugio Cesare Mores (2505)- Lago del Sabbione (2466)- Rifugio Claudio e Bruno (2710) Blinnenhorn Cima Sud (3215)- Blinnenhorn (3374)- Gran Sella del Gries (3112) Passo dei Camosci (3180)- Ghiacciaio del Siedel- Piano dei Camosci- Rifugio Città di Busto (2480)- via diretta- Lago di Morasco- Parcheggio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Prendere la statale del Sempione, uscire a Crevoladossola, seguire per la Val Formazza, dopo Riale posteggiare alla base della diga del Lago di Morasco. Non è permesso proseguire sulla strada del lago. Dopo le 10 (sabato e domenica) bisoga fermarsi alla cascata del Toce e proseguire con i bus-navetta

Escursione nell'alta Val Formazza tra rifugi alpini, laghi artificiali, ghiacciai e alte cime. Organizzata per il CAI di Laveno ho condotto questa gita a cui hanno preso parte ben 23 escursionisti. 
In realtà il programma della gita prevedeva il giro dei 4 rifugi (Mores, Claudio e Bruno, 3A, Città di Busto), giro già di per sé impegnativo ma, strada facendo, abbiamo aggiunto anche l'ascensione ad una cima importante come il Blinnenhorn, la classica ciliegina sulla torta. Essendo il nostro un gruppo variegato ci siamo divisi in due parti, la seconda delle quali ha rispettato il programma originario.
Avevo fatto questo giro 11 anni fa ed allora si poteva arrivare in auto fino alla fine del lago di Morasco. Ora non è più permesso e bisogna lasciare le auto nell'ampio parcheggio (1740) alla base della diga. 
Nonostante le previsioni meteo prevedono l'arrivo del bel tempo il cielo è coperto e le cime più elevate sono nascoste dalle nebbie.
Dopo qualche ritardo dovuto all'organizzazione delle auto in un gruppo così numeroso e di varie provenienze, riusciamo ad iniziare il cammino alle 9.30. 
Subito in partenza mi accordo con Roberto che, per non condizionare il resto del gruppo, lui e famiglia (moglie, figlio e labrador) faranno una gita autonoma fino al rifugio Città di Busto. Su strada asfaltata e scorciatoie sui tornanti arriviamo alla corona della diga del Lago di Morasco (1815). Proseguiamo costeggiando il lago in tutta la sua lunghezza. Al termine del lago ci abbassiamo brevemente tra i pascoli andando a prendere il sentiero dei rifugi. Ci inerpichiamo sul sentiero che risale la dirupata valle del Rio del Sabbione sulla sua sinistra orografica. Superato il tratto ripido il sentiero spiana e, dopo il bivio per la via diretta al Busto, si abbassa leggermente per superare il corso del torrente e risalire sul versante opposto della valle. Arriviamo al Rifugio Mores (2505) dove sostiamo per ricompattare il gruppo e fare il punto della situazione. C'era la possibilità di dividersi qui in due gruppi: il primo in direzione del Claudio e Bruno, il secondo verso il Busto. Decidiamo di restare uniti e proseguire tutti verso il Claudio e Bruno poi si vedrà. Ci abbassiamo per attraversare la diga del Lago del Sabbione e percorriamo il sentiero che costeggia il lago per poi distaccarsi e risalire dolcemente tagliando il pendio. Arriviamo al rifugio Claudio e Bruno (2710) dove, ricompattato il numeroso gruppo, decidiamo il da farsi. Ci dividiamo in due gruppi: il primo (13 componenti) in direzione del Blinnenhorn, il secondo (7 componenti) verso il 3A e ci diamo appuntamento al Città di Busto. Prendiamo inizialmente il sentiero per il 3A deviando poco dopo (scritta su un masso) verso il Blinnenhorn. Risaliamo l'evidente traccia, segnata con ometti, su terreno detritico. Dopo aver superato senza problemi qualche lingua di neve raggiungiamo la cresta affacciata al ghiacciaio del Gries, da dove sale la nebbia. Le schiarite previste tardano ad arrivare. Arriviamo alla cima sud (3215) e scendiamo brevemente ad una sella. Dopo qualche attimo di incertezza dovuta alla presenza della nebbia decidiamo comunque di salire la cima. In caso di persistenza della scarsa visibilità potremmo comunque tornare sui nostri passi. Affrontiamo il tratto finale seguendo la cresta su terreno roccioso e detritico e, senza grossi problemi ma con fatica, arriviamo tutti alla croce di vetta del Blinnenhorn (3374). Avvolti dalla nebbia consumiamo lo spuntino e dopo le foto di gruppo prendiamo la via di discesa. Il panorama è totalmente assente. Seguiamo a ritroso la via di salita tagliando sul nevaio per evitare la risalita alla cima sud. Ripercorriamo i mottoni detritici della cresta quindi, visto che finalmente il tempo è migliorato e le nebbie sono scomparse, decidiamo di prendere la direzione del passo dei Camosci. Scendiamo sul ghiacciaio e, aggirato il laghetto glaciale situato sulla Gran Sella del Gries (3112), usciamo dalla neve. Su terreno detritico risaliamo al Passo dei Camosci (3180). Il canale di discesa dal passo non è come ce lo aspettavamo. E' completamente sgombro da neve e il terreno è decisamente instabile. Tutto ciò rende problematico il passaggio di un gruppo così numeroso. Con molta attenzione ci dividiamo in gruppetti da 2-3 e ci spostiamo a turno aiutando i meno esperti. Scendiamo cercando di muovere meno materiale possibile o facendolo cadere quando sotto il campo è libero. All'uscita dal canale sul ghiacciaio si presenta un'altra insidia. Il terreno è ripido e molto scivoloso. Dopo qualche scivolata, fortunatamente senza conseguenze, riusciamo a spostarci, aiutandoci con le picozze, in una zona sicura. Attendiamo l'arrivo di tutti e riprendiamo la discesa ora senza problemi. La discesa dal  passo dei Camosci ci ha preso quasi un'ora di tempo. Col senno di poi avremmo potuto evitare questo passaggio tornando verso il Claudio e Bruno e risalendo al 3A. Scendiamo nel canalone del Ghiacciaio dei Camosci (o del Siedel). Su neve molle passiamo a lato del rifugio 3A e proseguiamo fino alla fine del nevaio. Attraversiamo il Piano dei Camosci e risaliamo al rifugio Città di Busto (2480) dove ci aspettano, ormai da qualche ora, i nostri compagni di gita. Ricompattato il gruppo riprendiamo la discesa. Invece del programmato passaggio dal Battelmatt optiamo per la via diretta nella Valle del Sabbione. In realtà la via diretta, pur essendo più breve, impegna lo stesso tempo della via, più comoda, del Battelmatt. Su un ripido sentiero di stretti tornanti scendiamo al bivio della Valle del Sabbione dove ritroviamo il percorso di salita. Torniamo sui nostri passi del mattino scendendo al lago e al posteggio alla base della diga concludendo la lunga e faticosa gita. Sono le 19.30 e ci aspettano altre 2h30' di auto per il rientro.
Escursione lunga e impegnativa con importante dislivello. Di grande soddisfazione la vista dalla cima (non oggi). Tutte le difficoltà tecniche sono nella discesa dal passo dei Camosci, evitabili passando dal 3A.
Partecipanti 23: Dario (capogita), Roberto C., Fabio C., Beppe, Ezio, Cristina, Luigi R., Stefano, Michele, Marco, Roberto G., Andrea, Beatrice, Mauro, Fabio, Paolo, Luigi L., Emila, Paola, Mauro DP (+ Margò), Roberto G. con moglie e figlio (+ Black).
Tempi di percorrenza:
Salita: 2h00' al Mores, 3h00' al Claudio e Bruno, 5h15' al Blinnenhorn (4h45' di marcia).
Sosta in vetta 30'. Discesa 4h15'. Totale 10h00'.
Lunghezza del percorso: 20,7km.
Meteo: nuvoloso, nebbie in quota. Schiarite e bello nel pomeriggio.
Note: la difficoltà (T5) riguarda il passaggio dal Passo dei Camosci, altrimenti è da valutarsi in T3

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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froloccone hat gesagt:
Gesendet am 2. August 2014 um 14:33
Bella cima!!!!è uno dei prox progetti......peccato per la nebbia,ma comunque contornata da ambienti alpini stupendi!!Ciao ALE

morgan hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. August 2014 um 14:36
La cima nella nebbia è diventata un classico delle escursioni domenicali di questa estate. Ciao.
Dario

gebre hat gesagt: bella cima!
Gesendet am 3. August 2014 um 09:45
Complimenti, gran bel giro in un ambiente molto bello, peccato per il panorama rovinato dalle nuvole.
Buone montagne.
Alberto


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