La Belvedere Mendrisio 2022 - EMTB
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Sesta edizione de La Belvedere Mendrisio, una pedalata popolare non competitiva organizzata dal Velo Club Mendrisio, aperta a tutti i possessori di biciclette, dalle più vecchie alle e-bike più moderne. Lungo il tracciato si possono gustare cibi e vini locali.
Partecipo per la quinta volta a questa manifestazione e come ho fatto l’anno scorso, dei tre percorsi previsti mi iscrivo a “La Classica”. Già, ma l’appetito vien mangiando, così che alla partenza mi aggrego al gruppo de “La Sterrata”, che seguo fino al ristoro della Tenuta Montalbano.
La simpatica manifestazione ciclistica si snoda in prevalenza su strade discoste dal traffico; l’intento è quello di andare alla scoperta di luoghi e scorci panoramici che normalmente sfuggono seguendo le strade principali. Per me non è una scoperta, visto che da una vita abito in questa regione: oggi gioco in casa…
Inizio della pedalata enogastronomica: ore 8.30
Fine della manifestazione: ore 13.00
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1013 hPa
Temperatura alla partenza: 22°C
Temperatura al rientro: 28°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3800 m
Velocità media del vento: 5 km/h
Alba: 6.30
Tramonto: 20.22
Sveglia alle 6:45, partenza da casa alla 7:45, arrivo a Mendrisio alle 7:55, dopo 1,76 km di bici, prevalentemente in discesa.
Dopo il saluto del Campione del Mondo su strada del 2009 a Mendrisio, Cadel Evans, alle 8:30 mi aggrego al gruppo “La Sterrata” e iniziamo la pedalata popolare.
Partiti dal Parco di Villa Argentina, proseguiamo in direzione di Coldrerio. Giunti a metà del vialone, svoltiamo a sinistra ed entriamo nella Tenuta Colle degli Ulivi, uno dei vigneti più belli del cantone. La salita si svolge infatti in un ambiente fantastico, fra filari di viti e ulivi. Non sono abituato a pedalare in gruppo: mi sento un po’ a disagio, perché non posso muovermi con il mio ritmo. In salita sono addirittura un po’ frenato. Usciti dal cancello nord della tenuta, inizia la salita su acciottolato, verso Corteglia.

Sulle sterrate di Corteglia
Anche in questo suggestivo tratto mi sento condizionato dal folto gruppo, che non tende a sfilacciarsi. Dopo lo scollinamento in zona Tre Pini (450 m), raggiunte le prime case di Corteglia svoltiamo a sinistra, sotto l’arco, verso l’altura denominata Pinzett (ca. 460 m). Qui inizia un bel tratto di sterrata, che scende nel bosco fino alla zona residenziale di Villa Foresta, quindi, arrivato a La Selva, riprende di nuovo la salita verso Corteglia.
Il primo ristoro è a Villa Turconi di Loverciano, dimora attribuita all’architetto Carlo Francesco Silva di Morbio Inferiore, considerata una delle più belle costruzioni del Settecento del Mendrisiotto. La villa ha ospitato, fra gli altri, Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi e Umberto I di Savoia, Re d’Italia.
In questa prima tappa sorseggio un Merlot Villa Turconi, maturato in barriques.
Riprendiamo la pedalata in discesa, in direzione delle Gole della Breggia e del Ghitello (277 m). Alla breve salita fino a Balerna (266 m) segue la discesa fino a Pobbia (253 m), dove per la prima volta percorro la ciclabile che passando da Pra Signora sale a Novazzano. La compagnia è bella e la voglia di scherzare non manca. Lungo la salita verso il Monte Morello, anche i più loquaci si astengono comunque dalle chiacchiere.
All’Azienda Agricola Monte Morello (495 m) ci attendono un delizioso panino al salmone e un bicchiere di Brivio Prà Bianco, una fragrante alleanza di Chardonnay, Semillon, Pinot Nero, Sauvignon Blanc, che farebbe desiderare presto un successivo sorso. Mi astengo, visto che ci attende un lungo tratto di impegnativo sterrato che ci porta nei boschi della Pobbia e di Santa Margherita, dove diversi ostacoli, parzialmente nascosti dall’ombra, richiedono buona tecnica e riflessi pronti.
Da Stabio riprendiamo la salita verso una tappa fissa della manifestazione: il poggio vignato Monticello (438 m), nella Tenuta Montalbano. Siamo accolti da un concerto di Corno delle Alpi, a cui fa seguito un pranzetto con un piatto freddo e un Merlot Tenuta Montalbano DOC dal colore rosso porpora con profumo di ciliegie nere ed erbette.
Spiace lasciare questo posto, ma la gita deve continuare. La tappa successiva ci porta al villaggio di Clivio, in Provincia di Varese. L’espatrio dura poco, perché rientriamo presto in Svizzera dal Valico pedonale Clivio-Arzo (485 m).
Il quinto ristoro è a Tremona: per la prima volta La Belvedere fa tappa al Grotto Grassi (540 m), ubicato in panoramica posizione, che offre una suggestiva veduta sul golfo di Riva San Vitale.
In questo autentico grotto sorseggio un ottimo Bianco dei Venti, dal colore oro brillante, della casa vinicola Parravicini di Corteglia (Merlot Bianco-Chasselas-Chardonnay).
La tappa successiva è alla Masseria La Tana di Rancate. Anche qui l’ambiente è molto allegro e la polenta è apprezzata da tutti.
Alle 13:00 taglio il traguardo all’Osteria Vignetta di Mendrisio dove mi faccio timbrare per l’ultima tappa il “road book”.
La pedalata enogastronomica, più faticosa degli anni scorsi per i tratti sterrati che ho voluto percorrere, si conclude con un gelato artigianale, bagnato con un goccio di Sambì, bevanda alcoolica semisecca frizzante, prodotta nel Mendrisiotto con fiori di sambuco e limone.
L’edizione 2022 de La Belvedere Mendrisio, favorita da ottime condizioni meteo, è stata animata da ben 282 ciclisti: un record per questa manifestazione.
Tempo totale: 4 h 30 min
Sviluppo complessivo: 45,6 km
Dislivello in salita: 974 m
Quota massima: 577 m
Quota minima: 253 m
Consumo della batteria da 500 Wh: 76%
Difficoltà: PD
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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