Ca’ del Monte (500 m) – EMTB
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Interessante pedalata italo-svizzera fra Mendrisiotto, Luganese e Varesotto, in un paesaggio meraviglioso facente parte del Patrimonio Naturale Mondiale dell’Unesco.
Inizio dell’escursione: ore 12.00
Fine dell’escursione: ore 15.05
Temperatura alla partenza: 8°C
Pressione atmosferica, ore 12.00: 1011 hPa
Temperatura al rientro: 10°C
Isoterma di 0°C alle 9:00, 1900 m
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 8.05
Tramonto del sole: 16.52
Alle 12:00, dopo aver avviato alcune app del telefonino nonché l’orologio intelligente, inforco la bici e mi avvio verso la strada acciottolata della Villa Foresta, in direzione di Mendrisio.
La strada per la Montagna oggi, a quest’ora, è poco trafficata, per cui pedalo in scioltezza godendomi il sole e l’aria limpida di questa bella giornata invernale.
Il rivoluzionario software di Shimano mi collega alla bici tramite una connessione wireless dello smartphone. Una volta collegato ho il controllo del motore, con la possibilità di utilizzare dieci tipologie specifiche di servoassistenza.
Alle 12:25 arrivo ad Arzo e otto minuti più tardi a Meride, uno dei villaggi più belli del Mendrisiotto.
Meride (579 m)
In zona Serpiano mi concedo una breve deviazione per rivisitare l’imbocco dell’ex miniera di barite. Il grande macigno precipitato non ostruisce completamente l’ingresso: volendo, i temerari cercatori di minerali, strusciando, potrebbero ancora entrare per alcuni metri alla ricerca di barite e fluorite.
L’albergo è attualmente chiuso, tuttavia il panoramicissimo giardino è accessibile a tutti gli escursionisti. Una gigantesca panca, la “Serpianobench”, affacciata sul Ceresio, costituisce una nuova attrazione e un veicolo pubblicitario grazie ai social. Un cartello, infatti, recita: “scatta e tagga”.
Continuo la gita sul sentiero che dal lato nord dell’albergo prosegue all’orlo del bosco in direzione sud-ovest. Mi bastano una dozzina di minuti per raggiungere Ca’ del Monte (500 m), una frazione di Porto Ceresio. Anche in questo paesino l’agriturismo oggi è chiuso. Un centinaio di metri sotto, presso il ponte sul Rio Vignazza, il “Circolino di Ca’ del Monte” ha allestito con grande dovizia di particolari un articolato presepe nella natura.
La stradina asfaltata scende nell’ombra fredda del Monte Grumello in direzione di Porto Ceresio. Nel tratto terminale, di nuovo al sole, la vista si allarga su Cuasso al Piano, Cuasso al Monte e sul Rudere del Castello di Cuasso, il Castelasc.
Il lungolago di Porto Ceresio oggi è una meraviglia. Un presepe in grandezza naturale, con le statue in movimento, costituisce un’attrazione per grandi e piccini.
Non meno interessanti sono gli uccelli acquatici che si possono osservare dalla riva: Cigni reali, Morette, Germani reali, Svassi, Tuffetti, Folaghe, Moriglioni, Cormorani, …
Alle due riprendo la bici e pedalo di buona lena, soprattutto per contrastare il freddo nella zona a bacìo della dogana. Mi concedo ancora alcune soste fotografiche a Brusino Arsizio, alla Punta di Pojana e a Riva San Vitale, quindi imbocco la ciclopista sulla piana del Laveggio, molto frequentata, che mi conduce comodamente a Mendrisio.
Oggi ho sfruttato nel migliore dei modi la bella giornata d’inizio anno pedalando per 34 km sia in ambienti selvaggi sia in luoghi antropizzati di grande ricchezza paesaggistica.
Grazie alle e-mtb un pubblico più vasto può attualmente godere di gite in bicicletta, che un tempo era un divertimento accessibile a pochi.
Tempo totale: 3 h 05 min
Tempo di andata: 1 h 24 min
Dislivello in salita: 650 m
Quota massima: 675 m
Quota minima: 280 m
Sviluppo complessivo: 33,96 km
Consumo della batteria da 630 Wh: 47%
Difficoltà: F
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.

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