La Belvedere Mendrisio 2021 - EMTB
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Quinta edizione de La Belvedere Mendrisio, una pedalata popolare non competitiva organizzata dal Velo Club Mendrisio, aperta a tutti i possessori di biciclette, dalle più vecchie alle e-bike più moderne. Nei 6 ristori previsti lungo il tracciato si possono gustare cibi e vini locali.
Partecipo per la quarta volta a questa manifestazione scegliendo il percorso “La Classica”, che prevede una distanza di 39 km e un dislivello in salita di 624 m, con difficoltà 2/5.
Inizio dell’escursione: ore 9.30
Fine dell’escursione: ore 12.35
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa
Temperatura alla partenza: 24°C
Temperatura al rientro: 28°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4000 m
Velocità media del vento: 5 km/h
Alba: 6.32
Tramonto: 20.20
La simpatica manifestazione ciclistica ricorda quest’anno il cinquantesimo dei campionati mondiali di ciclismo a Mendrisio, vinti da Eddy Merckx il 5 settembre 1971.
Quattro sono i percorsi proposti dagli organizzatori: La Belvedere Classica (39 km), La Belvedere Sterrata (46 km), La Belvedere Epica (66 km) e La Sterrata e-MTB (57 km).
Oggi gioco in casa: potrei persino inscenare la fuga per salutare i familiari, ma non c’è bisogno, visto che dopo pochi chilometri il gruppo si sfilaccia e la pedalata è quasi in solitaria.
Il mio gruppo è l’ultimo a partire. Lo starter ci dà il via solo alle 9.25, due ore dopo i temerari dell’Epica. Mi metto subito a ruota di Marco Vitali, già vincitore di una tappa del Giro d’Italia l’8 giugno 1987 a Riva del Garda. All’inizio non fatico per niente a tenere il suo passo e alla rotonda del Parco di Casvegno lo emulo nel tagliar dritto, in contromano, con tanto di improperi da parte del servizio d’ordine.
Attraversato il parco, percorriamo la ciclabile fino a Coldrerio, quindi entriamo nella splendida Tenuta Colle degli Ulivi, la “Toscana della Svizzera”.

La successiva salita, su acciottolato, verso Corteglia, è uno dei tratti più duri del percorso, ma non per gli e-biker…
Il primo ristoro è a Villa Turconi di Loverciano, dimora attribuita all’architetto Carlo Francesco Silva di Morbio Inferiore, considerata una delle più belle costruzioni del Settecento del Mendrisiotto. La villa ha ospitato, fra gli altri, Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi e Umberto I di Savoia, Re d’Italia.
Per cominciare, mi limito ad un buon caffè ristretto.
Il simpatico gruppo de L’Intrepida di Anghiari (Arezzo) non perde l’occasione per inscenare degli improbabili “tiri al piccione”, che divertono tutti.
Riprendo la pedalata in discesa, in direzione di Balerna e della chiesa di S. Antonio, per poi affrontare la magnifica stradina, che fra i vigneti raggiunge Coldrerio. La successiva picchiata fino alla Locanda dei Mulini è seguita dalla mitica salita della Torrazza di Novazzano.
Il secondo ristoro è alla Tenuta Agriloro di Genestrerio. In questa accogliente casa vinicola sorseggio un bicchiere di fragrante Bianco Oro, un vino ottenuto con l’assemblaggio di Bianco di Merlot, Chasselas e Chardonnay. Mi gusto anche un delizioso pinzimonio con maionese fatta in casa.
Riprendiamo la bicicletta sulle sterrate verso Santa Margherita (355 m), per poi piegare a nord fino a uno dei punti più panoramici della pedalata: il poggio vignato Monticello (438 m), nella Tenuta Montalbano. Siamo accolti con un concerto di Corno delle Alpi, a cui fa seguito un pranzetto con un ottimo tagliere di formaggi e salumi e un Merlot Tenuta Montalbano DOC dal colore rosso porpora con profumo di ciliegie nere ed erbette.
Spiace lasciare questo posto, ma la gita deve continuare. La tappa successiva ci porta alla Masseria La Tana di Rancate. Anche qui l’ambiente è molto allegro e la polenta concia è apprezzata da tutti. Da Rancate ci spostiamo a Riva San Vitale, dove, in riva al lago, gustiamo una porzione di deliziose acquadelle fritte con patatine, preparate dai cuochi del Ristorante Caffè Sociale. Il giusto abbinamento è un bicchiere di Ul Pinin Bianco, un Merlot della Cantina Sociale di Mendrisio, fruttato e agrumato. Il ritorno a Mendrisio avviene sul lungo Laveggio, poco frequentato nell’ora di pranzo.
Alle 12:35 taglio il traguardo all’Osteria Vignetta di Mendrisio dove mi faccio timbrare per l’ultima tappa il “road book”.
La pedalata enogastronomica, per nulla faticosa, si conclude con un gelato artigianale, bagnato con un goccio di Sambì, bevanda alcolica semisecca frizzante da fermentazione di fiori di sambuco.
L’edizione 2021 de La Belvedere Mendrisio è stata animata da ben 224 ciclisti: un record per questa manifestazione, che in soli cinque anni è entrata nel cuore degli appassionati. Al via quest’anno anche un folto gruppo di partecipanti con le handbike.
Un grande grazie al Velo Club Mendrisio per l’ottima organizzazione!
Tempo totale: 3 h 10 min
Sviluppo complessivo: 39,69 km
Dislivello in salita: 672 m
Quota massima: 451 m
Quota minima: 262 m
Consumo della batteria da 500 Wh: 52%
Difficoltà: F
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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