Artavaggio & dintorni


Publiziert von stefano58 , 17. Juli 2022 um 18:39.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 Juli 2022
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage 7:45
Aufstieg: 1350 m
Abstieg: 1350 m
Strecke:Moggio, Artavaggio, Cima di Piazzo, Monte Sodadura, Rifugio Nicola, Casera Campelli, Artavaggio, Moggio.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Lecco in Valsassina fino a Cremeno, poi per Moggio. Numerosi parcheggi. Autobus da Lecco.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugi vari
Kartennummer:kompass n° 105, Lecco-Valle Brembana

Una notte lontano dal caldo di Milano.
Volevo collaudare il Rifugio Sassi-Castelli, dove non ho mai dormito, ma il mio amico Fabrizio ci si è trovato bene; purtroppo non hanno posti, allora prenoto al Nicola.
Partenza all'alba, in auto, arrivando a Moggio prima delle otto, dopo un lungo tratto in coda dietro ad un camion che andava a passo d'uomo.
Trovo parcheggio vicino al municipio, come altre volte; un cappuccino e mi avvio.
Prendo il sentiero 724, passando per le Baite Faggio; giunto a La Piazza, trovo la fontana asciutta, solo un filo d'acqua scende, ma è sufficiente per dissetarmi.
Oggi il clima non è afoso, e nel bosco l'aria è fresca.
Arrivato all'Ex Rifugio Casari una sosta per bere e cambiare una stringa che si sta rompendo.
Il caldo comincia a farsi sentire; ad Artavaggio faccio una sosta più lunga al Sassi-Castelli, un dolorino mi ha tormentato per tutta la salita, ma ora passa.
Riprendo la salita passando dalla fontana della chiesa, ma questa è completamente secca; proseguo la salita tagliando per scorciatoie varie arrivando al Rifugio Nicola.
2 ore e 40 minuti, escluse le soste; più del solito, ma molto meno di quanto indicato dai cartelli.
Lunga sosta per il pranzo, con viveri miei; alleggerisco lo zaino, compero dell'acqua e mi incammino ancora.
Prima meta è la Cima di Piazzo, dove non vado da alcuni anni; un giro ad anello e mi dirigo verso il Monte Aralalta e il Pizzo Baciamorti.
Poco prima della Bocchetta di Regadur la stanchezza si fa sentire; mi fermo alla Baita Regina, però un codirosso spazzacamino mi fa capire che la mia presenza non è gradita vicino al suo nido; ha un insetto nel becco e pigola aspettando di poter nutrire i suoi piccoli.
Mi allontano tornando ad un abbeveratoio completamente secco, dove in passato mi potevo sempre dare una rinfrescata.
Passata la stanchezza affronto l'ultima fatica della giornata, la sfasciumosa e scivolosa cresta est del Sodadura.
Sulla cima non c'è nessuno, cosa insolita in una bella giornata d'estate.
Breve sosta e scendo al Nicola; questo giro è durato 2 ore e 30, escluse soste; sempre accompagnato da un vento costante, non molto fresco, ma abbastanza da allontanare la sensazione di caldo.
Mi sistemo un po', poi comincio a vagare nei dintorni in attesa della cena, facendo varie soste per godermi questo vento che comincia a rinfrescare; la prima al Cazzaniga; chiuso da settembre quando i gestori sono andati in pensione, non si vedono ancora segni di una ripresa dell'attività.
Su diverse cime dei dintorni si stanno sviluppando dei cumuli, che si dissolvono in breve tempo; qualche temporale non ci starebbe male, con questa siccità.
La cena è buona e abbondante; la notte devo tenere aperta la finestra, il caldo si sente anche qui, nonostante il vento.
Il secondo giorno il clima è cambiato; nuvoloso e afoso, non invita a fare escursioni impegnative.
Dopo un'abbondante colazione mi avvio verso il Sentiero degli Stradini, con l'intenzione di raggiungere il Rifugio Lecco e da lì scender a Moggio, ma raggiunta la Casera Campelli decido di tornare ad Artavaggio per la sterrata.
Qui trovo un abbeveratoio con acqua che sgorga da una canna; se la bevono le vacche, la posso bere anch'io.
Poco più avanti incontro un ciclista che si è perso seguendo le indicazioni dello smartphone, lo aiuto ad interpretare la cartina di google, che non è molto precisa.
Un'altra sosta al Sassi-Castelli, un giro nei dintorni, poi comincio la discesa verso Moggio.
Arrivato al bivio dove di solito vado a destra, oggi prendo a sinistra; gli escursionisti che stanno salendo mi dicono che la fontana poco prima del paese butta.
Ieri pochissimi in giro, ma oggi che è sabato c'è la processione in salita.
Raggiunta la fontana, sosta per il pranzo su un comodo tavolo, ma al sole che picchia inesorabile.
Una rinfrescata, e in breve sono a Moggio.
Un caffè, poi partenza per Milano.
Due giornate rilassanti, anche se un po' stancanti per lo scarso allenamento; la cosa negativa è la siccità che sta imperversando negli ultimi tempi. Però le previsioni non danno pioggia ancora per parecchio tempo.

Ciao e alla prossima
Stefano


Tourengänger: stefano58


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Kommentare (2)


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Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 25. Juli 2022 um 22:10
Un ottima idea andare in rifugio per scappare dalla canicola di questi tempi.
Antonio

stefano58 hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2022 um 17:50
Bisognerebbe passarci tutta l'estate!
Ciao
Stefano


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