Traversata Pianca (BG) - Moggio (LC) (Valtaleggio-Valsassina)
Approfitto di un aggiornamento Cai di Marco a P.so San Marco per compiere questa bella traversata altrimenti impossibile.
Settimana scorsa ser59 mi ha rassicurato sull’assenza di neve tra P.so Grialeggio e P.so Baciamorti per cui, a parte qualche dubbio sulla lunghezza del percorso, e il dispiacere di essere da sola, poco dopo le 6.30 parto da Pianca.
Anche le previsioni non sono quelle che speravo, probabilmente prenderò acqua, mi auguro di prenderla il più tardi possibile!
Attraversati i prati di Pianca entro nel bosco e mi dirigo al ripido canale che, nonostante l’assenza di sole mi fa fare una bella sudata. Passato il breve tratto con catene sono quasi al termine del canale e vengo investita da una bella arietta. Al cartello, il sentiero Cai prosegue a sx, io vado nella direzione opposta seguendo i bolli gialli, intanto medito se salire direttamente in cima o passare dalla Baita Cancervo. Il bivio successivo è segnalato su un sasso, penso cosa fare e decido di andare sul sicuro. Non svolto a dx e vado quindi a ricongiungermi al sentiero Cai. Alla Baita Cancervo abbandono nuovamente il sentiero Cai e voltando a dx proseguo seguendo i bolli gialli. In cima al Cancervo faccio una breve sosta sotto un timido sole e mando un sms a Marco sperando che lo riceva.
Proseguo con qualche breve sali scendi e velocemente raggiungo P.so Grialeggio dove ricompare il sentiero Cai. Riprendo la salita per il Venturosa, non mi accorgo dove abbandono nuovamente il sentiero Cai, pensavo che il bivio fosse dopo la Baita del Giacomo ma, mi ritrovo sul sentiero per la cima senza aver visto il bivio, al momento nemmeno ci penso.
In cima fa parecchio freddo e sta cominciando a salire la nebbia per cui scendo immediatamente. Devo trovare il bivio.
Dall’alto vedo la baita del Giacomo e anche quella sul sentiero per il P.so Baciamorti ma non vedo altre tracce se non quella che ho fatto io.
Oltrepasso quindi la baita del Giacomo e comincio a cercare il bivio, dopo qualche su e giù finalmente vedo una traccetta poco sotto, la raggiungo e ritrovo i bolli Cai. Non so se il bivio sia segnalato comunque il sentiero per il P.so Baciamorti si stacca da quello per il Venturosa poco sotto la Baita del Giacomo, quando ancora non si vede.
Continuo ora con qualche breve sali scendi. La traccia all’inizio non è sempre evidente ma i bolli sono sempre presenti. Il percorso è molto bello e suggestivo anche se qualche mugo avrebbe bisogno di una bella ranzata :-)))
Al P.so Baciamorti mi fermo a mangiare qualcosa e mando un altro sms a Marco.
Riprendo la salita per la cima omonima e quando sono a due terzi della salita sento un tuono, al momento lontano ma mi fa rizzare i capelli. Su sto panettone non mi piacerebbe fare da parafulmine!
Vedo il gruppetto in cima che la lascia immediatamente cosa che farò anch’io. Foto alla Madonnina e via ma non si sente più nulla…
Raggiungo il gruppetto e condividiamo una parte della discesa. Poco prima della bocchetta di Regadur loro rallentano e ci separiamo. Alla bocchetta svolto a dx. Il tempo sui Piani di Artavaggio sembra migliore. Alle mie spalle tutto avvolto nella nebbia davanti un po’ di sole.
Arrivata ai piedi della Sodadura, poiché il pericolo temporale sembra finito, prendo la traccia che ripidamente giunge in vetta. La cima sembra fare da barriera alle nebbie che non entrano sui Piani. Scendo verso il rifugio Nicola e rimanendo alta proseguo per la Cima di Piazzo portando a termine quanto mi ero prefissa.
Purtroppo il rifugio Cazzaniga è chiuso per cui scendo velocemente al rifugio Sassi Castelli tagliando per prati e qui faccio sosta pranzo sotto un pallidissimo sole.
Sono arrivata qua molto prima del previsto ma non voglio tirare la corda, il tempo non promette bene per cui dopo un te caldo e un caffè scendo con calma a Moggio. Se ora dovesse piovere la cosa non mi preoccupa più.
Qualche goccia e qualche tuono scappano lungo la discesa ma, la pioggia vera, comincerà solo in paese. Faccio giusto in tempo a fare una visita alla Chiesa, comprarmi la settimana enigmistica per ingannare l’attesa che Marco venga riprendermi che comincia a piovere. Entro quindi nella pasticceria dove facciamo solitamente colazione e chiedo ospitalità.
Passo così un’oretta e mezza in compagnia delle signore del paese che entrano per vedere la neo-nipotina. Tra una chiacchiera e l’altro il tempo vola. Arriva Marco, pago la consumazione e ringrazio per l’ospitalità…”nessun problema è stato un piacere, se ti capita un’altra volta vieni pure ancora qui!”
E così termina la mia bella solitaria. Peccato la giornata poco stabile, in ogni caso meglio del previsto, con tempo migliore me la sarei goduta di più!

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