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Ritorno in Trusp dopo nove anni
Vista da Giorgio - ( giorgio59m)
Giornata dal meteo molto incerto, quindi rifugio dove trascorrere in allegria un pò di tempo.
Paolo propone di ritornare al Trüsp, ci siamo stati a Giugno 2013.
Partenza dal solito parcheggio della Val d'Ambra (7:35), ed imbocchiamo il sentiero che sale al Tecc Stevan e che prosegue al Passo del Gagnone.
Poco dopo Ramlit prendiamo a destra seguendo per Cavalum, circa 300mt di ripida salita su bel sentiero ci porta al magnifico balcone di Cavalum (1:05).
Non troviamo nessuno, il meteo ha scoraggiato il locals.
Breve sosta, purtroppo la fontana per acqua era chiusa, per poi proseguire verso il rifugio Tei.
Strappo in salita prima tra gli abeti poi in faggeta per arrivare al bivio per il Tei, indicato con cartelli su un albero.
In pochi minuti raggiungiamo il bel rifugio Tei (9:25), ma siamo immersi nelle nuvole. Il rifugio è chiuso ma le chiavi sono disponibili con chiamata telefonica al gestore che comunica la combinazione per aprire la cassetta con la chiave.
Ma il nostro obiettivo è ben più in alto.
Sopra il rifugio inizia il sentiero per il Trusp, un primo tratto ripido ci porta sulla cresta di un costone che si risale anche questo molto ripido fino a Q1680 dove inizia un traverso verso SO.
Arriviamo al punto critico della giornata, lo ricordavo bene, è un canale detrico molto-molto ripido che si risale con l'aiuto delle mani.
Non è per nulla banale e da sottovalutare, una scivolata è decisamente sconsigliabile.
Uno alla volta saliamo questo balzo di una quindicina di metri, stando attenti sia gli appigli che ai sassi che rotolano dietro di noi.
Chiusa questa breve avventura, il sentiero percorre un bel traverso, esposto in alcuni tratti ma nulla di pericoloso.
Alle 10:40 siamo davanti al Trusp, non abbiamo preso acqua, ma appena entriamo inizia a piovigginare.
Il Trusp è un bel rifugio, in alto ad una ripido prato che domina la vallata. Ha due ingressi, sui due lati dell'edificio, entrando troviamo il locale unico cucina con camino, stufa e cucinino a gas, tavolo con panca e sedie e 4 letti (2 a castello).
Facciamo subito scorta di legna nel locale sotto il rifugio, ed accendiamo il camino per scaldare griglia e pioda per preparare le salamelle con panini caldi.
Ci tratteniamo parecchio, è un luogo bucolico e stupendo anche se ci sono le nuvole.
Verso le 11:40 le salamelle sono pronte, un buon rosso francese le accompagna.
Dopo passiamo a prosecco e strudel (grande Gimmy), quindi caffè, grappa e sviluppin.
Fuori ha smesso di piovere ma tiriamo comunque le 13:30 prima di ripartire, ma prima pulizia rifugio e pagamento del dovuto (cassetta e libro in rifugio, vedi foto).
Per la discesa scegliamo il più lungo ma decisamente più facile sentiero da Sciresa, quindi scendiamo in direttissima il pratone sotto il Tei fino ad imboccare il sentiero, non bollato ma ben visibile.
Inizia una bella discesa che ci porta a Q1500 sopra un enorme roccione che domina i prati di Sciresa di Sopra.
Seguendo il sentiero aggiriamo lo sperone e scendiamo tra le baite piuttosto malmesse di Sciresa di Sopra.
La scorsa volta abbiamo faticato a torvare il sentiero che rientra nel bosc, stavolta a colpo sicuro nel punto più basso del prato.
Ora segue un traverso ed una lunga serie di zig-zag molti con scalini in pietra, fino a raggiungere Sciresa di Sotto Q1310, altro pratone (più piccolo del precedente) con alcune baite tutte in disuso.
Riprendiamo i zig-zag su gradini di roccia, a Q1040 troviamo un bivio a destra il sentiero percorso la volta scorsa, verso sinistra una buona traccia ma non segnata sulla CNS.
La seguiamo, ci porta sopra Monte delle Femmine e quindi sul sentiero principale, quello che sale al Tecc Stevan, poco prima di Stavello di fuori.
Da qui potremmo farla ad occhi chiusi, ed in breve siamo al parcheggio.
Tutti soddisfatti, un bel rifugio ed una bella salita, impegnativa e wild, come piace a noi.
NOTA: Ho indicato T4 per il canalino dell'andata e la poca visibilità dei sentieri (mai bollati), il ritorno è classificabile T3
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