Gli alpi alle pendici dell'Ovac-Taiole,Storna,Calamacchio e Corte - Val Segnara


Publiziert von antrobi , 8. Mai 2022 um 15:24.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 2 Mai 2022
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Piedimulera-Molini-ponte della Val Segnara
Kartennummer:Geo4Map Valle Anzasca n 6

Ritorno in val Segnara una valle che mi piace sempre di più per il suo carattere selvaggio dove si possono vivere belle avventure e una di queste è cercare i numerosi alpeggi ormai abbandonati  e i sentieri che li collegavano, cosa non sempre scontata e a volte dura e impegnativa.

Stavolta il progetto prevede un anello che partendo dal fondo della valle tocca gli alpi del versante nord-orientale della cima dell’Ovac, l’alpe Taiole, Storna, Calamacchio e Corte, con discesa per l’alpe Lagoncio e Oliago.

La difficoltà T4+ riguarda solo il tratto dall’alpe Calamacchio all’alpe Corte dove la traccia è praticamente scomparsa (o io non l’ho trovata), si cammina sulla vegetazione su un versante ripidissimo e bisogna cercarsi i passaggi migliori per l’attraversamento dei numerosi canali che scendono dall’Ovac. Il resto T3 o T3+ la discesa.

Parto da Molini scendo alla chiesa della Gurva risalgo sulla strada della val Segnara percorribile anche con le auto fino al ponte che oltrepasso continuando sulla stradina che poi diventa sentiero che sale, passo dai ruderi di Cà Pioda, alcuni ponticelli e arrivo al bivio dove lascio a sinistra il sentiero più battuto per l’alpe Camino e del Lago per seguire il sentiero a destra. Dopo poco vedo sulla destra un ponte che è l’inizio del percorso per l’alpe Taiole. Oltrepasso il ponte e seguo il sentiero con alcuni bolli verdi che torna indietro seguendo la riva del torrente. Il sentiero si segue senza problemi fino a un certo punto dove bruscamente devia a sinistra risalendo il bosco e arrivando ai ruderi dell’alpe Taiole posto a circa 900 m di quota. Dell’alpe rimangono tre ruderi  sulla radura al limite del bosco con le pietre ormai ricoperte di muschio verde.
Alle spalle dei ruderi rinvengo il sentiero che sale sempre con bolli verdi che aiutano a non perdere la traccia, si incontrano alcuni muretti  di sostegno della mulattiera che si segue senza difficoltà ma sempre con attenzione. Si sale praticamente sulla ripida dorsale in direzione sud, a circa 1200m giungo ad uno spiazzo, poi oltrepasso una sorgente e giungo alla bella radura dove sorge l’alpe Storna (circa 1400m) con la baita in buono stato ancora utilizzata probabilmente da cacciatori. C’è anche una bella fontana funzionante dove faccio scorta d’acqua, oltre alla baita c’è anche una legnaia tenuta bene. Dopo una pausa proseguo seguendo il sentiero che oltrepassa a destra le rocce della dorsale dove poi si risale arrivando poco dopo al grande prato dove al limite superiore ci sono i ruderi di Calamacchio posto a 1547m ai piedi del versante orientale della cima dell’Ovac. Bella la vista da quest'alpe solitario. Dalla partenza a qui circa tre ore.
Da Calamacchio si potrebbe anche salire sull’Ovac  ma essendoci già stato poco tempo fa (https://www.hikr.org/tour/post171052.html) sono più curioso di percorrere il sentiero che attraversa all’alpe Corte come riportato sulla mappa svizzera, sentiero che non troverò probabilmente cancellato dal tempo.  Sulla mappa il sentiero si mantiene sulla curva di livello intorno ai 1550m così dai ruderi di Calamacchio inizio a traversare vero ovest su una traccia prima evidente per poi scomparire in mezzo alla vegetazione di rododendri e ontanelli. La prosecuzione è difficile da descrivere, devo salire e scendere cercando di seguire il percorso migliore e più semplice evitando salti verticali.  Soprattutto ci sono da superare diversi canali dove si trovano le difficoltà maggiori per trovare il passaggio più sicuro e a volte devo scendere di molto e risalire dall’altra parte aggrappandomi ai rododendri su un terreno ripidissimo scivoloso e insidioso. Mi è di aiuto il gps che uso solo per capire dove mi trovo e verificare dov’è l’alpe Corte che si vede solo alla fine dove, dopo un’ultima risalita ripida e faticosa dopo l’attraversamento dell'ultimo canale, giungo su una traccia che mi porta dritto ai ruderi dell’alpe Corte(1530m) posti sulla dorsale nord della cima dell'Ovac. Da Calamacchio a Corte circa 1,15h Dopo questa traversata mi rimane però il dubbio che forse stando più alto avrei trovato terreno migliore e forse anche la traccia o quel che ne rimane.

Dall’alpe Corte di cui rimangono solo alcuni ruderi si scende per il sentiero segnalato con diversi colori seguendo la crestina inizialmente per poi piegare a sinistra e scendere ripidamente il versante un po’ scivoloso, poi si piega a destra e si attraversa su esile sentierino riportandosi su terreno migliore e si scende nel bellissimo bosco di faggi seguendo sempre i bolli fino a raggiungere i ruderi dell’alpe Lagoncio dove ci sono alcune pozze di acqua da cui il nome. Si scende poi all’alpe Oliago ancora utilizzato e si ritorna al ponte chiudendo questo selvaggio e faticoso anello.

Tourengänger: antrobi
Communities: Hikr in italiano


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