Montagna Ronda (2414 m) dalla Val Segnara


Publiziert von emanuele80 , 5. November 2021 um 00:15.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:23 Oktober 2021
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 11:30
Aufstieg: 2250 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A26 Gravellona Toce, SS33 del Sempione, uscita Piedimulera. Risalire la Valle Anzasca fino al comune di Calasca Castiglione e proseguire fino alla località Molini. La strada per la Val Segnara si imbocca a sinistra appena dopo le indicazioni per il Santuario della Madonna della Gurva. Pochi posti per posteggiare nei pressi del ponte.
Kartennummer:map.geo.admin.ch / Geo4Map, Valle Anzasca Est, 1:25.000

Il Brusoni, ripreso da Saglio-Boffa, così scriveva della Montagna Ronda: “E’ la più bella cima dell’Ossola inferiore e una delle più belle delle Prealpi. La forma elegantissima e imponente, la varietà e l’interesse delle sue vie, la magnificenza della veduta sul piano e sulle Alpi, segnatamente sul Monte Rosa, dovrebbero farne un’escursione ricercatissima.” Quando le lessi, queste parole mi colpirono molto e promisi a me stesso di raggiungere questa cima per un percorso ricercatissimo almeno quanto la montagna stessa; l’ambiente solitario e intatto della Val Segnara fa dunque al caso mio. Premetto che, nonostante l’itinerario non presenti punti tecnicamente impegnativi, risulta piuttosto complesso a livello di orientamento per l’abbandono dei sentieri e la conseguente ricerca del percorso corretto: personalmente mi è ritornato molto utile l’uso del GPS a segnalarmi di volta in volta la mia posizione sulla Carta Svizzera. Il tratto da Cortevecchio alla conca del Fornale è inoltre lento e faticoso per la natura del terreno. Necessario dunque calcolare dalle sei alle sette ore per la sola salita e considerare che il ritorno prevede un dislivello aggiuntivo di quasi 300 metri.

Dal primo ponte sul Rio Segnara, parcheggio l’auto nei pochi spazi disponibili e mi incammino di buona lena sotto un’abbagliante stellata. Proseguo dapprima lungo una strada sterrata che termina dopo dieci minuti sotto una bastionata rocciosa e continuo poi per comoda mulattiera in alcuni tratti intagliata nella roccia, vero capolavoro di ingegneria alpina. Giunto ad un bivio, dopo aver superato alcuni ponticelli, lascio sulla sinistra il sentiero segnalato che sale verso l’Alpe Camino e costeggio il torrente per un buon tratto superando dei punti facilitati da tronchi in legno posati recentemente. Per la rigogliosa vegetazione che la ricopre, la Val Segnara ricorda in alcuni tratti della sua traversata la più nominata Val Grande. Superata l’Alpe Turro, attraverso il torrente per raggiungere l’Alpe Pianale, luogo ben curato con baite in buono stato e proseguo fino all’Alpe Serra. Lasciate sulla destra le baite, imbocco la traccia che scende verso il torrente e, attraversatolo, salgo nel fitto bosco di conifere su sentiero poco evidente (segnalato con vernice gialla, verde o rossa sugli alberi) fino a raggiungere i ruderi dell’Alpe Fontane tra felci e sterpi ma con bella vista sulla Weissmies e sul Corno di Scarpignano. Ora, con un lungo traverso ascendente verso W, mi porto in un’ora abbondante nei pressi dell’Alpe Cortevecchio, corposo nucleo di una decina di baite perlopiù abbandonate, rinvenendo solo in un secondo momento i segnavia bianchi e rossi che fanno da guida in questo tratto. Terminato il traverso poco prima dell’Alpe Motte, abbandono definitivamente ogni sorta di traccia per salire con percorso libero verso S. La salita è faticosa per il tipo di terreno da affrontare, tra erba alta, ontanelle e tappeti di rododendri a celare pericolosi buchi. Seguendo poi una sorta di canale pietroso, reso insidioso dal ghiaccio presente, mi porto alla base di un ampio pendio detritico posto alle pendici del Capezzone. Quindi, con salita molto più agevole, rimonto l’ampia conca, traversando a sinistra poco prima della sua sommità e sbarcando nei pressi del Lago di Rossola, il primo e più grande. Raggiunto anche il lago superiore, punto leggermente a sinistra e risalgo il facile pendio che termina sull’ampia cresta che collega la Montagna Ronda alla Cima del Capezzone. Percorro lo spartiacque che separa la Val Segnara dalla Val Strona fino a guadagnare la vetta dopo ben sette ore dalla partenza.

La giornata è splendida e lo sguardo può spaziare: la Montagna Ronda incombe a N sulla Val Segnara con una ripida parete rocciosa, mentre il versante S degrada dolcemente verso Campello Monti. Dalla sua cima si domina l’intera Val Segnara e le montagne delle Alpi Pennine. Il Rosa, naturalmente, ruba gran parte della scena.

Al ritorno riprendo la via dell’andata fino a ¾ del traverso per l’Alpe Fontane, dopodiché proseguo in salita in direzione dell’Alpe Laghetti per un centinaio di metri di dislivello seguendo gli sporadici segni di vernice e qualche nastro legato ai rami delle piante. Senza raggiungere l’alpeggio, piego nettamente a E e, su traccia via via più evidente, giungo nella conca dell’Alpe del Lago a metà pomeriggio. Il freddo è oramai pungente e, dopo una breve sosta, riparto raccordandomi in breve al sentiero GTA che da Molini porta in Val d’Arsa. Tra splendidi colori autunnali, nella tiepida luce pomeridiana, percorro il lungo sentiero che, transitando dagli alpi Camino e Pozzetto, mi riconduce al bivio sul ponte attraversato qualche ora prima e da qui all’auto ormai avvolto dall’oscurità.


Tourengänger: emanuele80
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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Serzo hat gesagt:
Gesendet am 5. November 2021 um 09:09
Chapeau! Grande Emanuele. Sergio

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. November 2021 um 09:53
Grazie Sergio,
giro molto lungo ma assolutamente meritevole, in una valle di selvaggia bellezza che si impara ad apprezzare passo dopo passo!

Emanuele

aquila59 hat gesagt:
Gesendet am 13. November 2021 um 17:32
bel giro complimenti, si poteva dall alpe serra salire a destra verso alpe motte è la via piu diretta. in gamba

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. November 2021 um 10:55
Ciao,
in effetti avevo preso in considerazione la discesa per Motte al ritorno ma, non conoscendo lo stato del sentiero, ho temuto che in caso di problemi non avrei avuto sufficienti ore di luce per raddrizzare il tiro. Mentre sul GTA non avevo dubbi sulla fattibilità.

Emanuele

Panoramix hat gesagt: Quando uno e' in forma ...
Gesendet am 14. November 2021 um 10:25
... e' in forma ... non c'e' che dire. Evidentemente non ti pesa piu' di tanto camminare a lungo nell' ombra ... Complimenti. Ciao. MARCO

emanuele80 hat gesagt: RE:Quando uno e' in forma ...
Gesendet am 15. November 2021 um 10:57
Ciao Marco,
gli itinerari esposti a Nord non mi disturbano affatto se il clima non è troppo rigido. E poi uscire al sole più in alto dopo tanta ombra è un'emozione che paga!

Grazie,
Emanuele


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