III° Pizzone di Laveno (m.1045): "Magic Line" da Caldè


Publiziert von Poncione , 12. April 2022 um 21:02. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 April 2022
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1040 m
Abstieg: 1040 m
Strecke:13 km
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio De Grandi-Adamoli, CAI Besozzo

Da tempo era forte l'idea di cercare una via di salita dal lato più impervio dei Pizzoni di Laveno, quello di Castelveccana, e dopo attenti studi sia su carta che sul campo ne è uscita una impegnativa, magistrale e perfetta linea di salita ("Magic Line", adottando le parole di Antonio59 !) che ci ha condotti direttamente sul Terzo Pizzone (m.1045).

In compagnia di David, partiamo direttamente dalle rive del Verbano a Caldè (m.200) seguendo la spiaggia volendo evitare il pericoloso (per i pedoni) tratto asfaltato per Virasca. Siccome la parte sovrastante le spiagge è quasi esclusivamente occupata da proprietà private troviamo un passaggio sotto il ponte della ferrovia, unendoci a un sentiero evidente ma infrascato a bordo della SP il quale però si trova già oltre Virasca, ragion per cui ci tocca tornare a N su bordo strada incontrando quasi subito la deviazione a monte che ci riguarda.
Dopo pochi metri di salita tra le belle villette e rustici di Virasca (m.256) capita il classico incontro fortunato, con due membri del "Gruppo Senteé" di Castelveccana, i quali da diversi anni in collaborazione con enti locali e CAI han fatto grande opera di recupero e valorizzazione dei percorsi turistico/escursionistico della zona. Tocchiamo vari nodi importanti, ricordando di esserci già conosciuti qualche anno fa al Rifugio Adamoli, ed esponiamo loro la nostra idea di salita, di cui ci danno qualche "dritta" essendo del posto.
Senza nemmeno raggiungere il vicino imbocco del vecchio sentiero per il Passo Barbè, saliamo subito a sinistra nei pressi di una casa a bordo di un torrente in secca, cercando il passaggio tra i rovi e traversandolo verso W in un punto relativamente comodo (m.277), entrando nel bosco di castagni e salendo senza sentiero evidente puntando un primo breve risalto roccioso che si erge sul lato orografico sinistro della Valle del Sasso. Ci s'impenna immediatamente su un suggestivo e aperto costolone erboso e roccioso, incrociando una traccia trasversale proveniente da destra, il quale indica un possibile accesso più facile a questo punto. Proseguendo con bella e verticale vista su Caldè e la Rocca si rientra nel bosco guadagnando un'ampia e pianeggiante spalla (m.535), dalla quale ha inizio la parte sicuramente più impegnativa sia per il ravano che per la forte pendenza. Si passa sopra e sotto molte piante cadute, spesso utili ad assicurarsi, seguendo infine le immancabili tracce di mufloni stando sulla parte più a destra del pendio, ove una più cospicua presenza di piante facilita il procedere; traversando a sinistra si riprende il filo, riaffacciandosi sempre in verticale sulla Valle del Sasso, e con bosco più rado si giunge al punto-chiave, rappresentato dall'imprevisto restringersi della costa, il quale si assottiglia in un'aggettante lama-sperone (m.730). Benchè affrontarlo direttamente non sembri impossibile la roccia non è il massimo, e una provvidenziale, stretta cengia rocciosa discendente ed esposta su un canalone, permette di aggirare a sinistra l'ostacolo, per poi risalire a fianco dello sperone la ripidissima china aiutandosi con rocce e radici riprendendone il filo; con ultimo sforzo, su dorsale rifattasi ampia, tocchiamo il decentrato Dosso m.842, sul quale si trova un bel masso erratico.
Discendendo in breve a una forcellina si può dire che da qui torni tutto più facile - dal terreno da affrontare alla lettura della montagna - seppur sempre in assenza di sentiero: nella bella faggeta a destra s'intravvede il Secondo Pizzone, raggiungibile all'apparenza facilmente puntando a mezzacosta la sella divisoria col Terzo, che invece si guadagna semplicemente risalendo il sempre ripido ma ormai facile pendio, incontrando una Carbonera (m.927), da cui con bosco più rado e cespuglioso si perviene poco a destra della vetta (m.1045). Anche oggi il panorama è dominato da una certa foschia, potendosi ammirare solo il Verbano, Caldè, il Pizzo Cuvignone e il Monte Pian Nave, ma pazienza...
Proseguendo per cresta risaliamo il Monte La Teggia (m.1103), lasciando prima a sinistra il sentiero per il Rifugio Adamoli, e poi a destra quello per il Passo Cuvignone, affrontando una non banale discesa diretta tra cespugli e roccette che ci catapulta poco sopra il Rifugio, all'altezza della vecchia Colonia Montana, apparentemente ancora in buono stato ma purtroppo abbandonata a sè stessa. Ai prati del Rifugio Adamoli (m.976, chiuso) ci prendiamo la sacrosanta pausa pranzo, prima di riprendere il cammino con breve risalita al Pizzo Cuvignone (m.1018), scavalcando una miriade di piante cadute, e scendendo sul lato opposto per prendere il segnavia CAI che, sempre in faggeta, ci porta al piccolo nucleo di Pianizze (m.864).
Ora, lasciando a destra il sentiero 225/A, si devia a sinistra nel prato con betulle ove altri segnavia CAI indirizzano su un altro percorso chiamato "Direttissima", sinora mai approvato e "accatastato", che discende una ripida ma mai difficile ne eccessivamente pericolosa o esposta costa erbosa e rocciosa, serpeggiante tra boscose vallette e visuali suggestive e selvagge specie sul solito Pizzo di Cuvignone. Il sentiero è evidente e la bollatura sufficiente, fuorchè un punto in cui occorre guardare bene, ed un solo breve passaggio attrezzato con corda fissa, che non ci è parsa necessaria (forse in caso di bagnato). Nella parte bassa la pendenza si riduce notevolmente, dando quasi idea di una strada di boscaioli e rimanendo al centro di due costole in un bosco malmesso, pervenendo alle spalle di due cascine diroccate e di una fonte, a Pira di Sopra (m.460), sul sentiero per il Passo Sant'Antonio.
Si piega a sinistra pervenendo in breve a Pianeggi (m.372), da cui per mulattiera e strada forestale a Caldè (m.200), ove il mirabile e selvaggio giro odierno conosce la sua quieta e naturale chiusura.

Avanti così.

NB. Caldè-Virasca T1 / Guado m.277-Pianoro m.535-Lama m.730-Dosso m.842 T5/T5+ / Dosso m.842-III°Pizzone T3+ / III°Pizzone-Monte la Teggia T2 / Monte la Teggia-Rifugio Adamoli T4/T5 /Rifugio Adamoli-Pizzo Cuvignone-Pianizze T3/T2 / Pianizze-Pira di Sopra (Direttissima) T3+ / Pira di Sopra-Pianeggi-Caldè T1


Vista da Antonio59 !
Non c'è molto da aggiungere alla ben descritta relazione di Emiliano.
Penso che volendo sulla spiaggia caraibica di Caldè abbiamo ignorato un accesso che ci avrebbe condotto direttamente a Virasca senza percorrere un pezzo di asfalto. 
Il percorso sul costone è davvero bello e merita di essere percorso, ovviamente con la dovuta attenzione. 
Secondo me è la via più diretta dal lago Maggiore ai Pizzoni, e nella parte finale dopo essere arrivati nella conca con stupenda faggeta si può andare indifferentemente sia al 2° che al 3° Pizzone, praticamente nel  cuore del gruppo montuoso omonimo. 
Molto interessante anche la discesa della direttissima che non avevo mai percorso. 
Ottima la compagnia di 2 ravanatori seriali come David ed Emiliano.


Tourengänger: Poncione, Antonio59 !
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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Serzo hat gesagt:
Gesendet am 12. April 2022 um 21:29
Messner tentò senza riuscirci, e non era il primo, la Magic Line al K2. Non si esclude che anche qui avrebbe trovato pane per I suoi denti ;-

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. April 2022 um 22:37
Chissà, di sicuro il K2 ha più frequentatori di lassù, "dove osano i mufloni". ;)))

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 13. April 2022 um 08:14
Bel giro e belle foto, bravi.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2022 um 13:23
Grazie Dani, salita inedita e di gran soddisfazione. Uno scrigno da aprire passo dopo passo.

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 13. April 2022 um 11:01
Sbagliato !!!
DOVE NON OSANO I MUFLONI, passate voi!!!

Mitici!!!!
Ciao!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2022 um 13:24
Credo che i Mufloni da queste parti, siano più utili dei segnavia CAI... basta seguirne le tracce e da qualche parte arrivi. ;)

Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 13. April 2022 um 14:07
Senza andare lontano sia tirare fuori delle vere perle Emi!
P.s. di questa escursione conoscono di persona soltanto il punto di partenza: ero venuto con il figlio piccolo a fare il bagno. Un bellissimo luogo

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. April 2022 um 13:28
Hai ragione, Caldè è molto carina ed accogliente, pur abbastanza discreta rispetto al maggior caos di Laveno o Luino. E poi, anche nelle giornate dedite al relax, offre una salita molto carina sulla Rocca, che in parte fa assaporare già il profumo di montagna. ;)


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