Val d'Ambra: Rif. Mont d'int e Tecc Stevan
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.......è una bella giornata, il cielo è azzurro e non ci sono nubi, ma le cime che si rispecchiano nelle acque del lago maggiore, dal Limidario al Monte Lema, sono ancora ben imbiancate. Volendo fare un'escursione evitando la neve, optiamo per un giro a basse quote e ci dirigiamo in Ticino, alla scoperta della Val d'Ambra.
Usciti dall'autostrada a Biasca, raggiungiamo Personico e saliamo nei pressi del Bacino d'Ambra, la strada è stretta e senza protezioni, asfaltata di recente, richiede attenzione . Qui lasciamo l'auto e Iniziamo l'escursione partendo dal lato destro del bacino, il percorso fino a Mont d'int è un tranquillo risalire la valle, all'inizio più ripidamente e poi con comodi sali-scendi superiamo alcune baite sparse e continuiamo così fino a Mont d'int m. 917. Immerso fra un nucleo di baite, troviamo il Rifugio del Patriziato di Personico, un gioiellino, sistemato sopra le baite ben tenute. Breve sosta e ripartiamo, proseguiamo fino al ponte che dà l'accesso al Val Gagnone, poco più avanti giriamo a destra (cartelli indicatori) e raggiungiamo una cascata, attraversiamo il ponticello sul torrente e siamo arrivati al rifugio Tecc Stevan m. 1010. E' una costruzione in sasso, dotata di camino e cucina a legna con 10 posti letto, un paradiso incastonato fra la pineta ed il torrente. Un posto sicuramente molto apprezzato d'estate. Dopo le foto ritorniamo sui nostri passi, al bivio per la Val Gagnone prendiamo per Cassinone m. 911, un tempo centro di un grande pascolo. Da qui in poi il sentiero cambia, non è più quello bello del versante fatto all'andata, ma diventa più alpino. Su questo lato della valle non ci sono più molti insediamenti, ma si ha un bel panorama sui nuclei della parte opposta, sulle vertiginose pareti che scendono a picco sul torrente, sulle rocce nere sdraiate al sole che riscalda la fredda vallata. Cambia la vegetazione, si lasciano i castagni secolari e si incontrano pini e abeti, si sale a Lobia m. 905 e da qui con continuo sali-scendi nel bosco raggiungiamo il cartello che indica la via per Monda. Lasciamo gli abeti e ritroviamo i castagni, incontriamo nuovamente le rocce nere e tra le loro fessure vediamo spuntare le primule viola, cambia di nuovo il paesaggio ed in poco tempo entriamo a Monda. Da questa collina la vista spazia sulla Leventina, su Personico, sul bacino d'Ambra e sulle belle montagne innevate della Malvaglia e della Val Pontirone, le baite sono tutte al sole ad ammirare una valle incontaminata. Breve pausa, ci voltiamo indietro un'attimo ed ammiriamo per l'ultima volta la Cima di Gagnone che ci ha tenuto compagnia per tutta la salita, poi giù a Badresc e via su sentiero ben segnalato fino al bacino d'Ambra e alla macchina.
bella escursione, adatta nelle mezze stagioni, e cosa dire? un saluto a chi ci legge, ciao!!!
Usciti dall'autostrada a Biasca, raggiungiamo Personico e saliamo nei pressi del Bacino d'Ambra, la strada è stretta e senza protezioni, asfaltata di recente, richiede attenzione . Qui lasciamo l'auto e Iniziamo l'escursione partendo dal lato destro del bacino, il percorso fino a Mont d'int è un tranquillo risalire la valle, all'inizio più ripidamente e poi con comodi sali-scendi superiamo alcune baite sparse e continuiamo così fino a Mont d'int m. 917. Immerso fra un nucleo di baite, troviamo il Rifugio del Patriziato di Personico, un gioiellino, sistemato sopra le baite ben tenute. Breve sosta e ripartiamo, proseguiamo fino al ponte che dà l'accesso al Val Gagnone, poco più avanti giriamo a destra (cartelli indicatori) e raggiungiamo una cascata, attraversiamo il ponticello sul torrente e siamo arrivati al rifugio Tecc Stevan m. 1010. E' una costruzione in sasso, dotata di camino e cucina a legna con 10 posti letto, un paradiso incastonato fra la pineta ed il torrente. Un posto sicuramente molto apprezzato d'estate. Dopo le foto ritorniamo sui nostri passi, al bivio per la Val Gagnone prendiamo per Cassinone m. 911, un tempo centro di un grande pascolo. Da qui in poi il sentiero cambia, non è più quello bello del versante fatto all'andata, ma diventa più alpino. Su questo lato della valle non ci sono più molti insediamenti, ma si ha un bel panorama sui nuclei della parte opposta, sulle vertiginose pareti che scendono a picco sul torrente, sulle rocce nere sdraiate al sole che riscalda la fredda vallata. Cambia la vegetazione, si lasciano i castagni secolari e si incontrano pini e abeti, si sale a Lobia m. 905 e da qui con continuo sali-scendi nel bosco raggiungiamo il cartello che indica la via per Monda. Lasciamo gli abeti e ritroviamo i castagni, incontriamo nuovamente le rocce nere e tra le loro fessure vediamo spuntare le primule viola, cambia di nuovo il paesaggio ed in poco tempo entriamo a Monda. Da questa collina la vista spazia sulla Leventina, su Personico, sul bacino d'Ambra e sulle belle montagne innevate della Malvaglia e della Val Pontirone, le baite sono tutte al sole ad ammirare una valle incontaminata. Breve pausa, ci voltiamo indietro un'attimo ed ammiriamo per l'ultima volta la Cima di Gagnone che ci ha tenuto compagnia per tutta la salita, poi giù a Badresc e via su sentiero ben segnalato fino al bacino d'Ambra e alla macchina.
bella escursione, adatta nelle mezze stagioni, e cosa dire? un saluto a chi ci legge, ciao!!!
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