Pointe de Lazouney (2579 m)


Publiziert von Sky , 25. April 2022 um 10:17.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 5 März 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Le previsioni per oggi non sono delle migliori, ma decido di andare a fare una cima senza nome a Nord del Colle di Mascognaz. Mentre sono in macchina, nel buio della notte tra le campagne del vercellese, vedo qualche goccia di pioviggine sul mio parabrezza. Sarà l’umidità. Proseguo verso la Val d’Aosta e poi fino a Gressoney. A questo punto, però, la pioviggine si è trasformata in nevischio: ma non doveva essere asciutto? Incomincio a riflettere sul da farsi: se mi incammino per questa via di 1500 metri di dislivello con la neve che viene giù e potrebbe rendere le cose più complicate (e lente) potrei non riuscire a fare in tempo ad arrivare in vetta per un’ora decente, così su due piedi devo pensare ad un’alternativa. Ricordo, qualche tempo fa, di avere pensato a qualcosa da fare in zona Niel, la Pointe de Lazouney. Di quei luoghi ho sentito parlare per via del Tor, che passa di lì, ma non li conosco per nulla. Mi sembra una buona alternativa per la giornata, che non richiede di mettermi a riflettere. Così, mentre sta facendosi giorno, faccio inversione, scendo verso la bassa valle e mi dirigo a Niel. La strada fortunatamente è pulita, almeno fino al parcheggio dove avevo immaginato di lasciarla.
Faccio un pezzo di strada asfaltata, sempre col nevischio e le nubi basse, fino ad arrivare a la Gruba. Passo da un ristorante dove un cameriere mi fa un cenno di saluto. Proseguo lungo il sentiero che, a settembre, percorrerò al Tor. Cerco di memorizzare i particolari, anche se non so perché. Qui arriverò, se ci arriverò, dopo il tratto che tutti temono di più, Donnas-Niel, in condizioni senz’altro già pietose. Oggi però è tutta un’altra cosa. Dopo un tratto lastricato, fastidioso per i bastoncini, incomincia il sentiero vero e proprio. Ad un tratto però lo perdo completamente, sotto qualche centimetro di neve in buona parte fresca. A settembre sarà diverso, con bandierine ovunque. Oggi però mi complica le cose. Mi invento dove salire nel bosco, ad un tratto tiro fuori anche la piccozza. Dopodiché esco all’aperto ritrovo il sentiero e passo da un alpeggio, dove mi mangio un’arancia che mi sono portato. È tetro, oggi, anche se ha smesso di nevischiare. Passo da altri alpeggi e punto al Col de Lazouney seguendo una via più diretta. Il sentiero ormai è sotto la neve e si intravvede solo qualche bollo giallo sulle pietre. Metto le ciaspole. Dal colle la vista si dovrebbe aprire sul Vallone di Loo, ma in realtà si vede ben poco, e comunque col bianco della neve tutto è appiattivo. Proseguo quindi senza indugi verso la mia cima. Il primo tratto è facilissimo, poi incomincia la salita finale. Seguo una vecchia traccia. Gli ultimissimi metri mi impegnano un po’, ma ormai sono in vetta. Il panorama è praticamente assente, tranne qualche rapido sprazzo: anche se non sono avvolto dalle nubi, ed è tutto molto più luminoso di prima, non vedo le montagne che mi circondano. Peccato, ma in montagna può succedere.
In discesa mi dico che sicuramente riuscirò a trovare, dall’alto, il sentiero che prima avevo perso, ed invece ancora una volta finisco a dover ravanare in un misto di neve e placchette. Fortunatamente ho tutto il tempo per scendere, anche nel caso in cui dovessi tornare sui miei passi (cosa che ovviamente non mi auguro!). Alla fine, sono di nuovo al sentiero e poi al villaggio di Niel-La Gruba, dove, nel frattempo, è venuto un po’ di sole e anche qualche turista. Mi riguardo indietro e devo dire che, nonostante il tempo sia migliorato, questo angolo di Val d’Aosta, no, non mi piace! Forse è la stagione, che rende i larici spogli, ma anche questo può succedere!

Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Serzo hat gesagt:
Gesendet am 25. April 2022 um 10:49
Ciao, in autunno la zona è molto suggestiva, in particolare nella parte alta dove ti affacci sul vallone del Loo e verso Valsesia-Biellese. In condizioni "estive", invece della cresta finale puoi stare basso e arrivi in cima con un sentierino in mezzo alle placche. Complimenti per la scelta :-)

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. April 2022 um 10:52
Ciao,
le nubi non aiutavano, e neanche il fatto che i larici d'inverno perdano gli aghi.. Immagino che la vista fosse interessante, ma a me stavolta non è stata concessa :)
Luca


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