Punta Cunicolo per la breve via attrezzata.
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Oggi ho poco tempo a disposizione da dedicare alla montagna, così rimango a pochi chilometri da casa, in zone che conosco bene ma che non frequento da almeno due o tre anni. E parlo della Punta Cunicolo partendo da Marone.
Rispetto al mio giro precedente provo una via per me nuova, una via che in passato mi era stata descritta come poco agevole e "sporca", soprattutto di rovi che non facilitano il passaggio.
Dal parcheggio, dopo un primo tratto ripido raggiungo la palina con le indicazioni per la "P. Cunicolo. Per Esperti. Sentiero Attrezzato"; ohibò, addirittura attrezzata? Devio verso sinistra e salgo.
Sin da subito ci si accorge che il sentiero è pulito e ben tenuto, e sembra pure bollato di fresco, la cosa mi fa ben sperare e proseguo fiducioso. A questo punto senza sorpresa la via risulta ben tenuta e rimessa a nuovo e sempre con una certa ripidità si arriva alla panoramica Preda del Lac, dove poi con una ulteriore ripida rampa si raggiunge la placca con la catena nuova di pacca che la attraversa da ovest a est, in traverso, trenta metri di catena che può essere provvidenziale in caso di roccia umida.
Passata la zona attrezzata manco a dirlo la traccia ricomincia la sua inesorabile salita sino all'Anticima Punta Cunicolo, ultimo avamposto d'attacco per la Punta Cunicolo; dall'anticima si scende ripidamente e con qualche tratto esposto sino al Forcellino del Cunicolo, 50 metri di discesa da fare con attenzione, poi dal Forcellino si può decidere il da farsi. A destra con una traccia evidente e senza pericolo alcuno si può scendere verso Cusato, mentre seguendo la bollatura e la flebile traccia che prosegue verso Nord si sale alla Punta. Seguendo appunto la bollatura, la traccia per 200 metri circa scorre piuttosto esposta sotto i contrafforti della Cunicolo, in un ambiente selvaggio e affascinante, poi si attraverso un rado boschetto dove ancora una volta la traccia si inerpica senza pietà sino a raggiungere la parte del tragitto più arrampicabile, semplici passaggi di I° forse I°+ che ti fanno sbucare sulla brevissima e facile cresta che porta alla Punta Cunicolo, meraviglioso balcone panoramico sul sottostante Lago d'Iseo.
La discesa si effettua sempre su traccia emozionante che si snoda tra facili roccette, in un paio di punti negli ultimi tempi sono state aggiunte delle corde di sicurezza, ma passati i due tratti si prosegue senza ulteriori patemi sino al Forcellino del Gadol, poi da lì, come da indicazioni, si scende facilmente sino a Cusato (poco prima) dove su un cartello troviamo le indicazioni per Marone.
Per un bel tratto si cammina su stradello, poi si incontrano alcune deviazioni, qua è importante seguire la bollatura poco visibile (scaricate la mia traccia e buona lì). Una volta trovato il sentiero giusto vi ritroverete prima a Mùt de Marù per poi subito dopo riconoscere lo stradello fatto all'andata che scende a Marone. Il giro ad anello è chiuso.
A' la prochaine! Menek Bluff
Rispetto al mio giro precedente provo una via per me nuova, una via che in passato mi era stata descritta come poco agevole e "sporca", soprattutto di rovi che non facilitano il passaggio.
Dal parcheggio, dopo un primo tratto ripido raggiungo la palina con le indicazioni per la "P. Cunicolo. Per Esperti. Sentiero Attrezzato"; ohibò, addirittura attrezzata? Devio verso sinistra e salgo.
Sin da subito ci si accorge che il sentiero è pulito e ben tenuto, e sembra pure bollato di fresco, la cosa mi fa ben sperare e proseguo fiducioso. A questo punto senza sorpresa la via risulta ben tenuta e rimessa a nuovo e sempre con una certa ripidità si arriva alla panoramica Preda del Lac, dove poi con una ulteriore ripida rampa si raggiunge la placca con la catena nuova di pacca che la attraversa da ovest a est, in traverso, trenta metri di catena che può essere provvidenziale in caso di roccia umida.
Passata la zona attrezzata manco a dirlo la traccia ricomincia la sua inesorabile salita sino all'Anticima Punta Cunicolo, ultimo avamposto d'attacco per la Punta Cunicolo; dall'anticima si scende ripidamente e con qualche tratto esposto sino al Forcellino del Cunicolo, 50 metri di discesa da fare con attenzione, poi dal Forcellino si può decidere il da farsi. A destra con una traccia evidente e senza pericolo alcuno si può scendere verso Cusato, mentre seguendo la bollatura e la flebile traccia che prosegue verso Nord si sale alla Punta. Seguendo appunto la bollatura, la traccia per 200 metri circa scorre piuttosto esposta sotto i contrafforti della Cunicolo, in un ambiente selvaggio e affascinante, poi si attraverso un rado boschetto dove ancora una volta la traccia si inerpica senza pietà sino a raggiungere la parte del tragitto più arrampicabile, semplici passaggi di I° forse I°+ che ti fanno sbucare sulla brevissima e facile cresta che porta alla Punta Cunicolo, meraviglioso balcone panoramico sul sottostante Lago d'Iseo.
La discesa si effettua sempre su traccia emozionante che si snoda tra facili roccette, in un paio di punti negli ultimi tempi sono state aggiunte delle corde di sicurezza, ma passati i due tratti si prosegue senza ulteriori patemi sino al Forcellino del Gadol, poi da lì, come da indicazioni, si scende facilmente sino a Cusato (poco prima) dove su un cartello troviamo le indicazioni per Marone.
Per un bel tratto si cammina su stradello, poi si incontrano alcune deviazioni, qua è importante seguire la bollatura poco visibile (scaricate la mia traccia e buona lì). Una volta trovato il sentiero giusto vi ritroverete prima a Mùt de Marù per poi subito dopo riconoscere lo stradello fatto all'andata che scende a Marone. Il giro ad anello è chiuso.
A' la prochaine! Menek Bluff
Tourengänger:
Menek

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