Monte di Borbino


Publiziert von cai56 , 4. Februar 2022 um 16:31. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 Februar 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 784 m
Abstieg: 784 m
Strecke:Andata e ritorno 12,46 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Lecco centro lungo la statale 36; raggiunto il lungolago, proseguire fino alla località Pradello, parcheggiando nei pressi del ponte ferroviario o poco oltre.

La presenza di forte vento è sinonimo di grande limpidezza dell'aria, ed oggi è proprio uno di questi giorni. Ottima occasione per andare a dare un'occhiata di interesse panoramico al primo segmento di Sentiero del Viandante, che diversamente non brilla certo - in confronto al tratto classico - per le caratteristiche ambientali. Trascurata d'ufficio la parte fra Lecco e Pradello, praticamente solo un susseguirsi di piste di cantiere per i lavori di approntamento delle strutture paramassi, abbiamo affrontato il tratto fino ad Abbadia Lariana - già più accattivante - con variante finale al pulpito scenico del Monte di Borbino.


Dal parcheggio sotto i ponti della ferrovia e della statale 36 si prosegue verso il Ristoro di Pradello e, proprio alle spalle delle strutture di servizio, inizia il sentiero. Con una ripida serie di serpentine su ghiaie mobili fra i radi cespugli, il sentiero, lasciando man mano a destra gli avvicinamenti alle varie falesie e la traccia per i Tecett, inizia il lungo traverso a saliscendi alle pendici del complesso versante del Monte San Martino. Le ghiaie caratterizzano un lungo tratto di strada, a testimonianza dell'estrema fragilità delle rocce sovrastanti, dove non a caso, dopo molti anni di frequentazione arrampicatoria, sopravvivono quasi esclusivamente le aree di monotiri dove la pietra si fa più compatta ed affidabile. Oltrepassato un settore boscoso con querce e pochi castagni contorti per l'ambiente arido, dove peraltro si attraversano comunque vari canaloni di sassi smossi dal flusso delle acque meteoriche, il sentiero scende bruscamente ad affrontare un secondo tratto caratterizzato da una recente attrezzatura di reti paramassi e, molto più in basso, da due valli di accumulo del materiale più fine. Ripresa quota fra gli alberi, dopo alcuni passaggi in cengia scavata artificialmente, si attraversa il vallone di Realba, ai piedi dell'omonimo e bellissimo Torrione, che ospita la piccola condotta idroelettrica della centralina Guzzi proveniente dal bacino dei Campelli. Proseguendo nel bosco si raggiunge infine l'attraversamento artificiale dello svincolo Statale 36/provinciale 72: qui infatti si era interrotta irrimediabilmente la grande opera - ormai purtroppo quasi dimenticata - di recupero del passaggio effettuata con lavoro solitario dal Ragno di Lecco Giuliano Maresi. Una scala metallica permettere di scendere da sopra la volta delle gallerie stradali fin sulla riva del lago presso una spiaggia che, ancora dopo decenni, assomiglia ancora troppo ad un piazzale di cantiere. Un breve tratto di scalinata nel bosco porta, nei pressi dell'abbandonata chiesa di S.Martino, ad attraversare la ferrovia ed a raggiungere un recente tratto di Sentiero acciottolato che scorre appena a monte delle case di Borbino; si prosegue brevemente verso Mandello, fino ad incontrare il bivio con la via per la Cascata del Cenghen ed i Campelli.  Si imbocca la ripida scalinata lasciando sulla destra un piccolo allevamento di pappagalli e polli ornamentali, e, sempre in costante salita, ci si addentra nel fitto bosco, dove la mulattiera inanella una serie di curve fino al bivio con una carrareccia: lasciata a sinistra la direzione per la cascata, si volge a destra lungo una ripida acciottolata diretta ad una cascina (bei panorami sulla Grignetta e la zona del Rifugio Rosalba). Poco prima delle stalle si volge di nuovo a destra quasi in piano fino a raggiungere una sorta di valico dove trova posto una casetta in meravigliosa posizione; da qui, seguendo una traccia che raggiunge un terrazzino panoramico verso Lecco oppure arrampicando alcune roccette erbose, si raggiunge la sommità del Monte di Borbino: la piccola spianata, che ospita anche un'immancabile cappelletta votiva, al culmine di una parete rocciosa verticale, si apre ad un panorama eccezionale sul bacino lecchese e sul fronteggiante versante oscuro del Monte Moregallo.
Ritorno per la via di andata. 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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