San Primo (1686 m) - Da Sormano per la cresta est
Vista da
michea82
...Vicino a quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno...
...All'apice della catena non interrotta di monti...
Il Monte San Primo è la massima elevazione del Triangolo Lariano, la penisola compresa tra i due rami del Lago di Como. È una meta escursionistica molto gettonata. Si presta a facili escursioni da più versanti. L'itinerario qui descritto inizia a Sormano, villaggio situato ai confini della Vallassina (da non confondere con la Valsassina), a sud-est rispetto al Monte San Primo. Da Sormano l'itinerario percorre verso nord la breve catena di colline che converge nella panoramica cresta est del Monte San Primo.
Era da tempo che desideravo visitare l'apice del Triangolo Lariano assieme a mia moglie
Debbee.
Gabrio ci ha guidati in questo bel tour da lui ideato, che si è rivelato né troppo breve, né troppo lungo, con 16 km di sviluppo, 1000 m di dislivello, difficoltà contenute e ottime vedute.
Lungo la cresta est del Monte San Primo (presso la Cima del Costone 1611 m)

L'itinerario inizia a Sormano. Imbocchiamo, in cima al paese, una mulattiera che conduce verso la Colma del Bosco, un valico che connette direttamente sulla vallata a sud del Monte San Primo. Ben presto deviamo però a destra su sentiero allo scopo di includere La Torretta, cimetta boscosa dotata di croce, e di proseguire lungo il piccolo crinale che cinge ad ovest la Vallassina.
Ebbene, risalita la costa in un bosco di abeti devastato da un taglio eccessivo ed invaso da sterpaglie, perveniamo alla croce della Torretta. Proseguiamo seguendo il sentiero (leggermente a sinistra del crinale) e, dopo un saliscendi, passiamo dal Monte Gerbal. La vista si apre decisa sulle Alpi Orobie, in particolare sulle Grigne. Il Gerbal è una doppia collina erbosa.
Proseguiamo scendendo all'Alpe Spessola. Qui ci dividiamo: io salgo al Ponciv mentre Deborah e Giordano si dirigono direttamente alla Bocchetta di Terrabiotta.
Il Ponciv costituisce l'inizio della cresta est. La Bocchetta di Terrabiotta è la depressione che divide il Ponciv dalla Cima del Costone.
Il Monte Legnone visto dal Monte Gerbal

Ci ricongiungiamo e procediamo su facile cresta. Volendo si potrebbe anche prendere il sentiero che segue parallelamente la cresta lungo il versante meridionale. Tuttavia ci impedirebbe di godere della vista panoramica offerta dal percorso in cresta. Tocchiamo la Cima del Costone, una bella montagna che precede il Monte San Primo. Da questa cima, più selvaggia rispetto al vicino capogruppo (senza croce, omini, né antenne o altre infrastrutture), si perdono forse una quarantina di metri per raggiungere la sella successiva. Da quest'ultima rimontiamo gli ultimi 70-80 metri. In questo breve tratto sfruttiamo il sentiero che ritroviamo nei pressi della sella stessa.
In generale non ci sono punti esposti. In discesa useremo i ramponcini che si riveleranno molto comodi e adatti al tipo di terreno.
Ci fermiamo in vetta per mangiare e goderci il panorama. Ci sono altri escursionisti (siamo poco meno di 10 persone).
La giornata è mite, abbastanza limpida e senza vento. Si vedono bene le Alpi e gli Appennini.
Il Monte San Primo visto dalla sella che lo divide dalla Cima del Costone

Per il ritorno ripercorriamo la cresta fino alla Bocchetta di Terrabiotta evitando nuovamente il sentiero sul versante meridionale. Invece per la parte successiva bypassiamo Ponciv, Monte Gerbal e Torretta seguendo la mulattiera che ci consente di scendere velocemente a Sormano.
Per premiare gli sforzi di Deborah ci spostiamo in auto a Canzo presso la Pasticceria Citterio.
Torniamo in Svizzera non senza aver speso un capitale in prelibatezze presso la rinomata pasticceria.
Qualcuno nello stesso momento era sul Grignone a mangiarsi le mani....vero
FrancescoR?
Video
[/drive.google.com/file/d/1YCBV6As5tXZWZ0IiNo5MI3ApyrRvcnes/v...]
Vista da
gabrio - o forse meglio "Svista fatale di
Gabrio"?
Canzo,
Lunedi 3 Febbario, ore 16:35
...l'appuntamento era fissato per le 16:30...
"Cinque minuti di ritardo" mi sono detto "strano, non è da lui!"
Senza preoccuparmi più del dovuto, controllo sul cellulare i risultati del torneo
ATP di Rotterdam (tennis).
Il tempo passa, il ritardo aumenta.
Alle 16:40 ripenso a come si sono evolute le ultime ventiquattro ore,
così, per ingannare il tempo.
«Il mio socio (beh! Proprio socio non saprei...) era intenzionato a fare il suo solito giro
con mèta finale il Monte S. Primo.
L'aveva proposto anche a me, ma il lunedi sono di corvè, quindi non se ne era fatto
nulla.
"Penso che sul tardi farò un giretto sul Monte Megna, poi mi calerò (come un'aquila
sulla sua preda) a Canzo nella mitica pasticceria Citterio!"
"Nooo! Vengo anch'io!!" mi aveva risposto con l'acqualina alla bocca.
Come potesse riuscirci era per me un mistero che, ovviamente, non poteva durare a lungo.
"Domani parto presto, faccio la solita passeggiata, poi scendo a Sormano e con l'autobus
arrivo da te, poi magari se mi porti a Scarenna risalgo al Palanzone così completo
il giro".
"Come no!" avevo pensato.
"Tocca a te PAGARE in pasticceria, vero?" era stato il suo ultimo W.A.
Un velo nero mi era piombato addosso con la stessa velocità di una ghigliottina.
"Pagare a lui?!" mi ero detto "Sono rovinato!!!"
Nel giro di tre secondi il mio stomaco si era aggrovigliato come le spire di un'anaconda
intorno alla sua preda! Solo che la preda ero io!!!
L'alba che stava per sorgere poteva anche scioperare, per una volta dico, o no?
"Magari si piglia una congestione mangiando la sua solita barretta di cioccolato!"
mi ero detto incrociando le dita.
"Uuhhmmm! La vedo dura, con lo stomaco di ferro che si ritrova, è più facile che me lo
rovini io, il fegato però!"»
Alle 16:50, visto il ritardo, ho impugnato il telefonino.
Un barlume di speranza si sta facendo strada mentre sto componendo il suo numero.
"Magari mi bidona, o l'hanno rapito gli Alieni!" mi sono detto.
Neanche il tempo di finire la frase quando un "Ciao!" mi distrae.
Mi volto e, per la sorpresa, quasi faccio cadere il mio "prezioso" cellulare.
FrancescoR, in compagnia di Michea e Deborah (che fosse lei l'ho scoperto un po' dopo)
mi guardano con occhi così zuccherosi che, se li usassi per addolcire il the che mi metto
solitamente nel thermos, mi risulterebbe imbevibile!
Preoccupato per i loro sguardi anomali, li saluto a mia volta.
"Guarda chi ho incontrato in vetta al S. Primo? Quando ho detto loro che avevo un
appuntamento con te in pasticceria..."
"...E che offrivi tu" ha subito precisato Michea
"sono voluti IMMEDIATAMENTE scendere con me! Sai, erano così contenti all'idea di
(ri)vederti che non hanno perso neanche un secondo".
"Ah si? Che fortunata coincidenza" gli ho risposto a denti stretti.
Non volendo fare la solita figura del brianzolo con le braccine corte (come si dice da noi),
mi sono comunque alzato.
Non sono certo di riuscire a rimanere in piedi, penso ad un valido pretesto per
eclissarmi, ma non mi viene in mente nulla!
"Fortuna ho prelevato questa mattina" mi dico mentre un gelido vento freddo mi fa
rabbrividire.
Ore 19:30 Meda.
Seduto sul divano di casa, con lo scontrino della Pasticceria Citterio in mano, aspetto
inquieto il ritorno di mia moglie. Chiudo gli occhi, e subito mi compare tutto il ben di Dio
che "QUEI TRE" hanno divorato.
"Altro che la moltiplicazione dei pani e dei pesci" mi sono detto.
"E chi ce la fa a dormire stanotte?
....Speriamo almeno nella clemenza della Raffa!!!"

...Vicino a quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno...
...All'apice della catena non interrotta di monti...
Il Monte San Primo è la massima elevazione del Triangolo Lariano, la penisola compresa tra i due rami del Lago di Como. È una meta escursionistica molto gettonata. Si presta a facili escursioni da più versanti. L'itinerario qui descritto inizia a Sormano, villaggio situato ai confini della Vallassina (da non confondere con la Valsassina), a sud-est rispetto al Monte San Primo. Da Sormano l'itinerario percorre verso nord la breve catena di colline che converge nella panoramica cresta est del Monte San Primo.
Era da tempo che desideravo visitare l'apice del Triangolo Lariano assieme a mia moglie


Lungo la cresta est del Monte San Primo (presso la Cima del Costone 1611 m)

L'itinerario inizia a Sormano. Imbocchiamo, in cima al paese, una mulattiera che conduce verso la Colma del Bosco, un valico che connette direttamente sulla vallata a sud del Monte San Primo. Ben presto deviamo però a destra su sentiero allo scopo di includere La Torretta, cimetta boscosa dotata di croce, e di proseguire lungo il piccolo crinale che cinge ad ovest la Vallassina.
Ebbene, risalita la costa in un bosco di abeti devastato da un taglio eccessivo ed invaso da sterpaglie, perveniamo alla croce della Torretta. Proseguiamo seguendo il sentiero (leggermente a sinistra del crinale) e, dopo un saliscendi, passiamo dal Monte Gerbal. La vista si apre decisa sulle Alpi Orobie, in particolare sulle Grigne. Il Gerbal è una doppia collina erbosa.
Proseguiamo scendendo all'Alpe Spessola. Qui ci dividiamo: io salgo al Ponciv mentre Deborah e Giordano si dirigono direttamente alla Bocchetta di Terrabiotta.
Il Ponciv costituisce l'inizio della cresta est. La Bocchetta di Terrabiotta è la depressione che divide il Ponciv dalla Cima del Costone.
Il Monte Legnone visto dal Monte Gerbal

Ci ricongiungiamo e procediamo su facile cresta. Volendo si potrebbe anche prendere il sentiero che segue parallelamente la cresta lungo il versante meridionale. Tuttavia ci impedirebbe di godere della vista panoramica offerta dal percorso in cresta. Tocchiamo la Cima del Costone, una bella montagna che precede il Monte San Primo. Da questa cima, più selvaggia rispetto al vicino capogruppo (senza croce, omini, né antenne o altre infrastrutture), si perdono forse una quarantina di metri per raggiungere la sella successiva. Da quest'ultima rimontiamo gli ultimi 70-80 metri. In questo breve tratto sfruttiamo il sentiero che ritroviamo nei pressi della sella stessa.
In generale non ci sono punti esposti. In discesa useremo i ramponcini che si riveleranno molto comodi e adatti al tipo di terreno.
Ci fermiamo in vetta per mangiare e goderci il panorama. Ci sono altri escursionisti (siamo poco meno di 10 persone).
La giornata è mite, abbastanza limpida e senza vento. Si vedono bene le Alpi e gli Appennini.
Il Monte San Primo visto dalla sella che lo divide dalla Cima del Costone

Per il ritorno ripercorriamo la cresta fino alla Bocchetta di Terrabiotta evitando nuovamente il sentiero sul versante meridionale. Invece per la parte successiva bypassiamo Ponciv, Monte Gerbal e Torretta seguendo la mulattiera che ci consente di scendere velocemente a Sormano.
Per premiare gli sforzi di Deborah ci spostiamo in auto a Canzo presso la Pasticceria Citterio.
Torniamo in Svizzera non senza aver speso un capitale in prelibatezze presso la rinomata pasticceria.
Qualcuno nello stesso momento era sul Grignone a mangiarsi le mani....vero

Video
[/drive.google.com/file/d/1YCBV6As5tXZWZ0IiNo5MI3ApyrRvcnes/v...]
Vista da


Canzo,
Lunedi 3 Febbario, ore 16:35
...l'appuntamento era fissato per le 16:30...
"Cinque minuti di ritardo" mi sono detto "strano, non è da lui!"
Senza preoccuparmi più del dovuto, controllo sul cellulare i risultati del torneo
ATP di Rotterdam (tennis).
Il tempo passa, il ritardo aumenta.
Alle 16:40 ripenso a come si sono evolute le ultime ventiquattro ore,
così, per ingannare il tempo.
«Il mio socio (beh! Proprio socio non saprei...) era intenzionato a fare il suo solito giro
con mèta finale il Monte S. Primo.
L'aveva proposto anche a me, ma il lunedi sono di corvè, quindi non se ne era fatto
nulla.
"Penso che sul tardi farò un giretto sul Monte Megna, poi mi calerò (come un'aquila
sulla sua preda) a Canzo nella mitica pasticceria Citterio!"
"Nooo! Vengo anch'io!!" mi aveva risposto con l'acqualina alla bocca.
Come potesse riuscirci era per me un mistero che, ovviamente, non poteva durare a lungo.
"Domani parto presto, faccio la solita passeggiata, poi scendo a Sormano e con l'autobus
arrivo da te, poi magari se mi porti a Scarenna risalgo al Palanzone così completo
il giro".
"Come no!" avevo pensato.
"Tocca a te PAGARE in pasticceria, vero?" era stato il suo ultimo W.A.
Un velo nero mi era piombato addosso con la stessa velocità di una ghigliottina.
"Pagare a lui?!" mi ero detto "Sono rovinato!!!"
Nel giro di tre secondi il mio stomaco si era aggrovigliato come le spire di un'anaconda
intorno alla sua preda! Solo che la preda ero io!!!
L'alba che stava per sorgere poteva anche scioperare, per una volta dico, o no?
"Magari si piglia una congestione mangiando la sua solita barretta di cioccolato!"
mi ero detto incrociando le dita.
"Uuhhmmm! La vedo dura, con lo stomaco di ferro che si ritrova, è più facile che me lo
rovini io, il fegato però!"»
Alle 16:50, visto il ritardo, ho impugnato il telefonino.
Un barlume di speranza si sta facendo strada mentre sto componendo il suo numero.
"Magari mi bidona, o l'hanno rapito gli Alieni!" mi sono detto.
Neanche il tempo di finire la frase quando un "Ciao!" mi distrae.
Mi volto e, per la sorpresa, quasi faccio cadere il mio "prezioso" cellulare.
FrancescoR, in compagnia di Michea e Deborah (che fosse lei l'ho scoperto un po' dopo)
mi guardano con occhi così zuccherosi che, se li usassi per addolcire il the che mi metto
solitamente nel thermos, mi risulterebbe imbevibile!
Preoccupato per i loro sguardi anomali, li saluto a mia volta.
"Guarda chi ho incontrato in vetta al S. Primo? Quando ho detto loro che avevo un
appuntamento con te in pasticceria..."
"...E che offrivi tu" ha subito precisato Michea
"sono voluti IMMEDIATAMENTE scendere con me! Sai, erano così contenti all'idea di
(ri)vederti che non hanno perso neanche un secondo".
"Ah si? Che fortunata coincidenza" gli ho risposto a denti stretti.
Non volendo fare la solita figura del brianzolo con le braccine corte (come si dice da noi),
mi sono comunque alzato.
Non sono certo di riuscire a rimanere in piedi, penso ad un valido pretesto per
eclissarmi, ma non mi viene in mente nulla!
"Fortuna ho prelevato questa mattina" mi dico mentre un gelido vento freddo mi fa
rabbrividire.
Ore 19:30 Meda.
Seduto sul divano di casa, con lo scontrino della Pasticceria Citterio in mano, aspetto
inquieto il ritorno di mia moglie. Chiudo gli occhi, e subito mi compare tutto il ben di Dio
che "QUEI TRE" hanno divorato.
"Altro che la moltiplicazione dei pani e dei pesci" mi sono detto.
"E chi ce la fa a dormire stanotte?
....Speriamo almeno nella clemenza della Raffa!!!"
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