Monte Pola 1742 e Sasso della Gallina 1629 invece che una pastasciutta al Merigetto

Dopo la sfacchinata al Fumadiga, cosa c'è di meglio di un giretto defatigante con pastasciutta alla Capanna Merigetto. Samuele subito allettato dalla proposta. In fin dei conti sono solo 950 metri, pensava. Ma il diavolo fà le pentole ma non i coperchi.
Si parte dal Ponte di Piero con un freddo becco. E su rapidi per la bella e storica scalinata, fino ad arrivare all'ingresso del paese al Santuario della madonna della Serta, qui dopo aver letto la targa che prometteva 200 giorni di indulgenza, Samuele si precipita dentro, seriamente intenzionato a guadagnarseli tutti, in cambio di 3 Ave Maria. Saliti alle strette stradine di Monteviasco e alla Chiesa, ci portiamo al cimitero, dove parte la traccia che sale decisa a un primo nucleo di baite, e poi all'Alpe Cascinelle 1152 m. Il sentiero più su esce dal bosco e viaggia su cresta panoramica o appena sotto di essa. Passiamo appena sopra l'Alpe Corte puntando a un grande ometto quadrato 1453m. Saliamo ancora un pò, per poi traversare a destra in falsopiano, per cengette e stretti sentieri erbosi un pò esposti, per arrivare un pò sopra il Rifugio Merigetto. Scendiamo fiduciosi al la capanna e già pregustiamo la mangiata. Ma appena apro la porta mi viene detto che il rifugio è chiuso causa Covid e non possono accogliere persone, essendo solo una baita sociale senza una vera gestione. Sam  deluso quanto me. Vabbè. Tanto vale continuare a salire. Saliamo senza traccia direttamente al Sasso Gallina 1630 e lungo la linea di frontiera passiamo da una selletta 1620 circa e salendo si passa vicino al Cippo 16 ( massima quota provinciale, 1655 m ) per arrivare al Monte Pola 1742 m. Il Gradiccioli è la vicino ma forse basta salite per oggi. Scesi un pò a sud, per prendere poi a destra il costone parallelo a quello di salita, e in discesa nel l'erba secca passiamo dal cippo 17 (1600 m ) e arriviamo al bello e grande ometto noto come Torre del Merigetto. Con un sentiero in leggera discesa traversiamo fino all'Alpe Corte 1354 m, dove divoriamo i pochi viveri che Sam coscienziosamente ha portato in caso di emergenza. Dopodicchè la discesa per la via normale che passa dall'Alpe Polusa, Frascnet. A Monteviasco ci consoliamo alla trattoria con torta e caffè, per poi ridiscendere la scalinata dell'andata fino al parcheggio. Alla fine non abbiamo mangiato l'agognata pastasciutta ma è venuto fuori comunque un bel giretto.