Bivcco Titta Ronconi - 3168 m
|
||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
TRATTO DA UNA STORIA VERA:
"In questo bellissimo week-end di ottobre con vento da nord e grip in tutta la Val
di Mello (non si era mai visto), noi sbarbatelle pensiamo bene di ficcare il naso
nelle sperdute valli del MASEN.
EQUIPAGGIAMENTO:
1) PANPANCETTA (non soffre la quota!)
2) SACCO A PELO -21°C (Messner levate che manco sul Nanga Parbat!)
3) DUE PATINE (si, avete letto bene, quegli affari per tenere in mano le pentole
bollenti... non sapevamo come riempire lo zaino)
4) ATTREZZATURA ALPINISTICA VARIA (potevamo lasciarla a casa che manco l'abbiamo usata)
5) "GVIDA DEI MONTI D'ITALIA: MASINO, BREGAGLIA E DISGRAZIA" (leggi LA BIBBIA; il Sig. A. Bonacossa ci vedeva lungo già nel 1936)
6) PROGRAMMA X DOMANI: poche idee, ma tutte MOLESTE
7) ignoranza in abbondASCA!
Firmato, le #QUOTEROSA"!
E niente, il resto è noia.
Due giorni spaziali nel posto più bello al mondo in compagnia di colei che
aumenta la mia pazzia in maniera esponenziale!
PS: il project è solo rimandato di un paio di stagioni, visto che ad arrampicare con i ramponi siamo scarse :D
"In questo bellissimo week-end di ottobre con vento da nord e grip in tutta la Val
di Mello (non si era mai visto), noi sbarbatelle pensiamo bene di ficcare il naso
nelle sperdute valli del MASEN.
EQUIPAGGIAMENTO:
1) PANPANCETTA (non soffre la quota!)
2) SACCO A PELO -21°C (Messner levate che manco sul Nanga Parbat!)
3) DUE PATINE (si, avete letto bene, quegli affari per tenere in mano le pentole
bollenti... non sapevamo come riempire lo zaino)
4) ATTREZZATURA ALPINISTICA VARIA (potevamo lasciarla a casa che manco l'abbiamo usata)
5) "GVIDA DEI MONTI D'ITALIA: MASINO, BREGAGLIA E DISGRAZIA" (leggi LA BIBBIA; il Sig. A. Bonacossa ci vedeva lungo già nel 1936)
6) PROGRAMMA X DOMANI: poche idee, ma tutte MOLESTE
7) ignoranza in abbondASCA!
Firmato, le #QUOTEROSA"!
E niente, il resto è noia.
Due giorni spaziali nel posto più bello al mondo in compagnia di colei che
aumenta la mia pazzia in maniera esponenziale!
PS: il project è solo rimandato di un paio di stagioni, visto che ad arrampicare con i ramponi siamo scarse :D
Dai Bagni di Masino (q. 1178 m), inoltrarsi nel fondovalle fino ad un cartello dei sentieri: ignorare sulla sinistra il bivio per il Rifugio Omio, quindi svoltare a destra in direzione del Rifugio Gianetti. Attraversato un praticello, inizia subito una ripida mulattiera che, con lunghi tornanti, conduce all'Alpe Corte Vecchia (q. 1405 m).
Su terreno piuttosto pianeggiante si giunge al guado del torrente che scende dalla selvaggia Val Sione (q. 1700 m circa), quindi con una serie di tornantelli su terreno un po' disconnesso si guadagna l'ampia Piana del Porcellizzo (q. 1899 m). Attraversare la piana, quindi oltrepassare il bel ponticello in legno posto appena dopo l'indicazione rossa su un masso per il Rifugio Gianetti.
A questo punto il sentiero torna nuovamente a salire tra pascoli prima e bellissime placche di granito poi, sormontando un grande dosso. Per vallette e dossi più piccoli si giunge finalmente al panoramicissimo Rifugio Gianetti (q. 2534 m), posto alle pendici del Pizzo Badile e della bellissima e aguzza guglia della Punta S. Anna.
Dal Rifugio seguire il Sentiero Roma, per circa mezz'oretta e, alla q. 2495 m circa, abbandonare il tracciato segnato e svoltare decisamente a sinistra.
Senza percorso obbligato, puntare alla morena posta sotto la verticale della cresta S dei Pizzi Gemelli, sulla cui sommità è presente anche un ometto in sassi. Raggiunto il sopracitato ometto, vaghe tracce, ometti e qualche bollo sbiadito conducono al centro del vallone morenico. Puntare all'estremità sinistra (faccia a monte) della fascia di rocce che sorregge il piccolo Ghiacciaio di Bondo, racchiuso a nord-est dal Pizzo del Ferro W e a nord-ovest dall'aguzza Cima del Passo di Bondo.
Sfruttando una cengia erbosa un poco sdrucciolevole, traversare verso destra vincendo la fascia di placche, quindi proseguire su terreno di detriti instabili fino a portarsi ai piedi del piccolo ghiacciaietto. Tenendosi sul suo bordo sinistro (faccia a monte), risalire il ghiacciaio e puntare all'erta barriera di rocce soprastante. Ignorare la corda fissa rossa sulla sinistra, quindi traversare verso destra fino a raggiungere una seconda corda fissa grigia. Superare la crepaccia terminale, quindi risalire le roccette a destra della corda fissa (II/II+ UIAA). Cercando il percorso migliore e alternando tratti di arrampicata a tratti su esili cengette detritiche (o di neve in base alla stagione), reperire i bolli rossi (a destra della corda fissa) e seguirli fino alla base di un caratteristico e stretto camino formato dalla parete di roccia e da una scaglia di roccia staccata.
Qui, lasciare sulla destra le tracce che portano al Passo di Bondo, quindi obliquare verso sinistra entrando nel camino (vecchia corda fissa) fino a raggiungere il bellissimo Bivacco Titta Ronconi (q. 3168 m).
Discesa come per la salita. Dal Bivacco, è consigliabile allestire 3 o 4 corde doppie (corda da 60m sufficiente) su spuntoni per superare la fascia di roccia e mettere piede sul Ghiacciaio. In tal caso, la prima doppia NON va fatta sulla sosta a spit con anello di calata alle spalle del Bivacco, in quanto con la corda da 60m non si arriva alla cengia sottostante. Meglio disarrampicare l'ultimo stretto caminetto fino alla sua base, e iniziare da qui le calate.
TEMPI DI PERCORRENZA:
BAGNI DI MASINO - ALPE CORTE VECCHIA: 30 minuti
ALPE CORTE VECCHIA - PIANO DEL PORCELLIZZO: 45 minuti
PIANO DEL PORCELLIZZO - RIFUGIO GIANETTI: 1,20 ora
RIFUGIO GIANETTI - BIVIO q. 2495 m: 30 minuti
BIVIO q. 2495 m - GHIACCIAIO DI BONDO: 1,30 ora
GHIACCIAIO DI BONDO - BIVACCO TITTA RONCONI: 45 minuti
BIVACCO TITTA RONCONI - BAGNI DI MASINO: 5,00 ore
CONSIDERAZIONI:
- Il Bivacco Titta-Ronconi è posto in un luogo stupendo ed è ben tenuto, nonostante le piccole dimensioni. Il Bivacco è fornito di 6 posti letto, cuscini, numerose coperte, bombola del gas (non so dire il livello del gas...), varie posate e pentolame.
- Il Ghiacciaio di Bondo, pur di piccole dimensioni, risulta abbastanza crepacciato nella parte centrale, tenersi pertanto sul margine sinistro (faccia a monte)
- La risalita della fascia di rocce che sorregge il Bivacco è facile senza neve, ma diventa un po' meno banale nel caso ci sia neve (ramponi e picca indispensabili)
- Dal Bivacco Titta-Ronconi, abbiamo tentato la cresta NW che sale al Pizzo del Ferro Occidentale, con l'intento poi di proseguire (sempre per cresta) fino alla Cima della Bondasca (per poi rientrare alla macchina dal Passo del Ferro e dalla Valle del Ferro). In rete non si trovano relazioni, ma la cresta NW del Pizzo del Ferro W è abbastanza verticale e oppone passaggi fino al IV/IV+. Infatti noi siamo rebattute davanti a un'impennata della cresta (ovviamente in condizioni non invernali è più fattibile).
- Abbiamo valutato anche la possibilità di scendere dal Passo di Bondo sul Ghiacciaio della Bondasca, per poi risalirlo fino all'omonima vetta. Al Passo di Bondo c'è uno spuntone con cordini e moschettone di calata (la corda da 60m dovrebbe bastare) e una corda fissa per un'eventuale risalita. Tuttavia il Ghiacciaio della Bondasca ci è apparso ancora troppo aperto, e la neve nuova copriva i buchi. Quindi anche in questo caso abbiamo preferito rientrare con la promessa di tornarci questa estate con un bel po' di peso in meno sulle spalle :)
- Ambiente selvaggio e molto suggestivo. Calcolare dalle 6 alle 7 ore dai Bagni di Masino al Bivacco Titta-Ronconi con passo tranquillo (in condizioni completamente estive anche qualcosa meno).
con Chiara
Tourengänger:
irgi99

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (6)