Pizzo Bombögn (2331 m). Cresta W
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Dal Passo Quadrella, (raggiungibile con sentieri ufficiali da Cimalmotto e Campo Vallemaggia), si procede verso NE aggirando il primo rilievo su un sentierino sul versante N e si punta seguendo successivamente la cresta sempre verso NE alla cima del Kleinhorn (2170 m) sino a uno spigolo verticale di circa 6 m che si supera con passaggi di II° (esposto) su roccia mediocre, tenendosi leggermente sul versante N. Dalla "Vetta" si prosegue sulla cresta verso E su placche esposte sino a un piccolo intaglio che si raggiunge scendendo con delicati passi su una stretta cengia di roccia sul versante S, la si percorre aggrappandosi alle lame rocciose delle placche,(è questo il passaggio più delicato dell'intera cresta). Raggiunto l'intaglio si continua camminando su terreno semplice puntando alla seconda cima, ossia il Sasso Rosso (2176 m), si sale in breve la pietraia del versante N ,raggiunta la paretina la si scala con facili passaggi su roccia ( I°) sino alla erbosa vetta adornata con un cartello in ferro rosso. Si prosegue poi verso un evidente muro a secco orizzontale di "incredibile" e pregiata fattura, lo si percorre sulla sommità o a lato sino a un salto verticale che si evita tra rocce e cespugli sul versante S. Proseguendo poi, su terreno "faticoso" alternato a tratti dove e presente una flebile traccia, senza MAI abbandonare il filo della larga cresta, talvolta usando le mani dove serve, si giunge con un ripido "strappo" finale su erba sulla cima del Grosshorn (2149 m). Si scende la cresta E rimanendo sul largo filo e poco prima che "diventi" orizzontale, frastagliata e rocciosa ci si abbassa 20/30 m circa sul versante S, il tanto che basta per riuscire a traversare verso E evitando le placche che degradano dalla cresta, ove è presente anche un "sentierino" di animali. Terminata la parte rocciosa si risalgono i ripidi pendii erbosi sino a una sella a quota 2100 circa e successivamente il ripidissimo crinale erboso finale con roccette della cima senza nome sulla CNS quotata 2172 m(Cima delle Capre) ove è presente una grossa antenna. Si scende (SE) su massi e rocce rotte sino a una piccola depressione, si risale sino ad un torrione composto da enormi massi che si supera attraverso un "pertugio" al suo centro da fare con molta attenzione(in alternativa si può "bypassare" il pertugio con un esposto passaggio di II° sul versante S) oltre il quale ci si "cala" su rocce rotte e facili placche sino all'ultima depressione della cresta. Da qui la parte di salita finale del Bombögn appare più difficile di quel che sembra ma, con logica e mai complessa "lettura" del terreno, superando facili passaggi di I° su roccia di scarsa qualità, terrazzi erbosi, sentierini di capre e un ultimo pendio (erboso) si raggiunge finalmente la cima del Bombögn da cui si può ammirare un fantastico panorama su gran parte del Ticino. La discesa avviene dalla cosiddetta "via normale" dalla quale si può ammirare lo spettacolare muro a secco che scende sul versante S per 150 m per poi rientrare velocemente su sentiero bianco/rosso già ampiamente descritto su HIKR a Campo Vallemaggia.
Grazie a
Zaza e
360 per le info e le foto contenute nei loro report e ad Alessandro e Matteo per la parziale condivisione e la compagnia.
Grazie a


Tourengänger:
| G |,
froloccone


Communities: Alpinisti Trappisti, Ticino Selvaggio
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Kommentare (2)