ivanbutti Con Beppe risaliamo oggi la Valle Maggia per andare a visitare due valli laterali, quella di Bosco e quella di Campo, partendo proprio dal paesino omonimo che dà il nome alla seconda. Ad accoglierci un bel cielo sereno con solo qualche nube molto alta, tanto più gradito quanto inatteso; terrà alla grande fino alle 14.30 circa cambiando poi repentinamente, regalandoci comunque nell’insieme una giornata ottima. Saliamo subito la cima di giornata, che è il Pizzo Bombögn, risalendo il bel bosco di abeti nel quale, ad una sosta fisiologica, Beppe trova anche un porcino di belle dimensioni e freschissimo. Il sentiero è davvero bello e si cammina benissimo, cosa che caratterizzerà tutta la giornata, a parte un paio di tronchi caduti molto di recente che dobbiamo superare in qualche modo. Arrivati al bivio di quota 1994 (è segnato su una pianta), giriamo a dx ma poco dopo, all’altezza di un evidente gendarme, deviamo di nuovo per imboccare il sentierino che risale verso la vetta; evitiamo di salire e soprattutto si scendere sul famoso muro che ha già causato non pochi problemi a qualche amico, e così dopo 2 ore e 15 siamo in cima. La vista è bella, si dominano le due valli limitrofe, entrambe molto aperte e panoramiche, con tutte le cime che le contornano; la sosta è breve perché abbiamo ancora parecchio da fare; riscendiamo così al punto 1994 e da qui proseguiamo verso l’Alpe Quadrella, alla quale arriviamo perdendo 150 m. di quota, con anche un po’ di saliscendi. L’alpe è posta in un luogo davvero bello, e molto ben esposta al sole; è quasi mezzogiorno ma per la sosta pranzo decidiamo di risalire prima al passo Quadrella, dove arriviamo piuttosto velocemente su bel sentiero che risale col la giusta pendenza, che rende senza sfiancarti.
Qui c’è un gruppetto di tedeschi (o svizzero tedeschi) con anche 2 bambinetti, che con ogni probabilità fanno il giro ad anello da Bosco Gurin, perché ad un certo momento si incamminano verso la Capanna Grossalp. Dopo il pranzo sotto un sole veramente caldo, noi scendiamo invece a Bosco Gurin per la via più rapida; l’ultimo tratto è su strada asfaltata, ma non transita praticamente nessuno. Non entriamo in paese ma attraversiamo il ponte e, dopo avere fiancheggiato per un po’ il rio, iniziamo a risalire verso il valico di Pian Crosc, che ci riporterà in valle di Campo. Il tempo, come detto all’inizio, inizia a cambiare rapidamente; la zona del Pizzo d’Orsalia è sormontata da nuvoloni scuri, in lontananza vediamo che a Bosco Gurin piove; saliamo rapidi ed esattamente quando siamo al valico inizia a piovere, il che ci costringe a mettere l’asseto da pioggia. In breve l’acqua diventa grandine, dapprima leggera poi fitta e fastidiosa. Per fortuna dopo un quarto d’ora, quando abbiamo superato di poco l’Alpe Pian Crosc, usciamo dal temporale e possiamo così rientrare in tutta tranquillità a Campo, dove chiudiamo il tour che ci è davvero piaciuto; i luoghi meritano, non è detto che, magari anche a breve, non ci si torni.
beppe Bravo Ivan per la bella scelta di questo bel giro con la salita al Pizzo Bombogn , giornata bella soleggiata a parte una quindicina di minuti di una bella grandinata.
Concordo con l' amico Ivan che valga la pena tornarci per qualche altra bella escursione.
Comments (14)