Monte San Martino (369 m) – EMTB


Publiziert von siso , 13. Oktober 2021 um 11:15.

Region: Welt » Italien » Toskana
Tour Datum:22 September 2021
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:00
Aufstieg: 703 m
Strecke:Colle Reciso (197 m) – Poggio del Molino a Vento (288 m) – Monte Barbatoia (358 m) – Monte San Martino (369 m) – Villa Napoleonica (80 m) – Bivio Boni – Villa Barabba – Cava di Colle Reciso – Colle Reciso (197 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Svizzera: Chiasso Brogeda – A9 – Milano – A1 – Parma – A15 – Passo della Cisa – Aulla – Livorno – Piombino – Traghetto – Portoferraio – Naregno (445 km). Pedaggi autostradali: 39,50 € x 2 = 79.- €. Costo del traghetto Piombino – Portoferraio (a/r) per un’auto e due persone: 159,59 €.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi, campeggi o agriturismi in tutta l’isola.
Kartennummer:Carta dei percorsi Capoliveri Bike Park, Ed. Comune di Capoliveri, 2° edizione; Kompass 5765, Elba, Extra Tourenkarte – 1:35000; Sports Map, Isola d’Elba – Capoliveri, Sirio, Ed. 2017/2020; Carta topografica di precisione Isola d’Elba 202, 4LAND – 1:25000

Escursione ad anello in mtb fino al Monte San Martino, nella parte centrale dell’Isola d’Elba. Il toponimo, attestato dal 1840, fa riferimento alla località San Martino presso cui si trova la napoleonica Villa di San Martino.   

 

Inizio dell’escursione: ore 9.50

Fine dell’escursione: ore 11.50

Temperatura alla partenza: 20,5°C

Temperatura all’arrivo: 27°C

Sorgere del sole: 7.06

Tramonto del sole: 19.16

 

Sveglia alle 8:00, partenza da Naregno alle 9:05, arrivo a Colle Reciso alle 9:30, dopo 18 km d’auto.

Il toponimo Colle Reciso, attestato dal Medioevo, fa riferimento al valico (recisus in latino) presente sul rilievo.

Lasciata l’auto su uno sterrato in prossimità del valico, alle 9:50 inizio la pedalata lungo la carrareccia della GTE (Grande Traversata Elbana), in direzione ovest.

In una decina di minuti raggiungo la località Poggio del Molino a Vento (288 m). Del molino non resta che un rudere abbandonato in mezzo al bosco.

È possibile che rientri nello schema delle torri di avvistamento, quale collegamento ottico che sin dall’epoca classica ed ellenistica si ritrovava nell’isola permettendo di comunicare, in brevissimo tempo, dalle mura dell’estremo versante occidentale sino al Monte Serra nel riese e al Monte Zuccale di Capoliveri.

Chi ha la fortuna di visitare questo luogo in primavera, sarà affascinato dall’abbondante fioritura dell’asfodelo, il fiore sacro per gli antichi greci.

Rimango sulla GTE ancora per pochi minuti, fino alla quota 271 m, quindi abbandono la sterrata e svolto a sinistra su un sentiero che si fa sempre più ripido, in direzione del Monte Barbatoia (358 m), il cui toponimo, attestato dal 1840 come Barbatoja, deriva probabilmente dal termine botanico “barba” (Barba di capra, Barba di becco). Nelle ultime decine di metri di salita, preceduto da un curioso uccellino, che avanza alla mia stessa velocità, sono costretto a spingere la bici.


Sulla cima di questo panoramico monte si erge il cosiddetto Termine sul Monte Barbatoia. Da lì passava e passa il confine di Portoferraio. Dal 1574 i cippi confinari indicavano la linea immaginaria che separava la Cosmopoli medicea dal resto dell’isola facente parte del Principato di Piombino. Non è originale dell’epoca, lo si vede dal fatto che è in muratura e non in pietra e le sue dimensioni esulano dallo standard dei cippi confinari del granduca. Questo cippo ancor oggi indica tuttavia la posizione dell’antico cippo collocato nel 1579.

Il Monte San Martino (369 m) dista circa 720 m. Il sentiero per raggiungerlo non è banale, ma ancora più impegnativo è il single track che scende dal monte alla congiunzione con la sterrata della GTE. Lo supero indenne, prima di raggiungere un quadrivio posto in una radura. A questo punto decido di avventurarmi su un sentierino oscuro, senza segnaletica, poco frequentato e invaso dalla vegetazione. Il fondo è coperto da pietre e rametti caduti. La direzione che assume è comunque quella corretta. In effetti, dopo alcune peripezie, con il superamento di valloncelli in secca, pervengo alla Galleria Demidoff e ai negozietti di souvenir della Villa Napoleonica.

Un buon cappuccino mi ridà la giusta carica per affrontare la salita a Colle Reciso, dal versante rivolto a Portoferraio.

L’anello si conclude dopo un paio d’ore dalla partenza, in prossimità della Cava di Colle Reciso.

 

Pedalata in mtb sulla dorsale che un tempo costituiva il confine fra Portoferraio e il Principato di Piombino.

 

Tempo totale: 2 h

Tempi parziali

Colle Reciso (197 m) Monte San Martino (369 m): 50 min

Monte San Martino (369 m) Villa Napoleonica (80 m): 30 min

Villa Napoleonica (80 m) Colle Reciso (197 m): 35 min

Dislivello in salita: 703 m

Quota massima: 369 m

Quota minima: 4 m

Sviluppo complessivo: 14,83 km
Consumo della batteria da 500 Wh: 26%

Difficoltà: PD

Copertura della rete cellulare: buona. 


Tourengänger: siso


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