Monte Tambone (378 m) e Monte Fonza (297 m) – EMTB

Pedalata mattutina nel territorio comunale di Capoliveri, al confine con quello di Campo nell’Elba.

Il toponimo Tambone, attestato dal 1840 come Ombrìa del Tambone, deriva dal termine locale tompa, ossia “depressione orografica”.

Inizio dell’escursione: ore 8.40

Fine dell’escursione: ore 12.15

Sorgere del sole: 7.02

Tramonto del sole: 19.22

Parto con l’e-bike alle 8:40 dalla Spiaggia di Naregno e mi dirigo verso i semafori di  Cala di Mola per imboccare la SP26. Percorro i tre chilometri più trafficati e pericolosi della gita, fino alla deviazione per Lacona, dove mi immetto sulla SP30. Adesso posso pedalare in scioltezza sulla bellissima strada panoramica che passando da Norsi mi conduce a Lacona.

Dopo 42 minuti dalla partenza pervengo al Colle Reciso (197 m), che ormai non ha più segreti per me.

Continuo ora sulla sterrata della GTE, che conosco bene per averla percorsa l’ultima volta solo due giorni fa. Il bosco fitto non concede vedute panoramiche, in ogni caso è piacevole pedalare su questa dorsale. Aggiro sul lato nord il Poggio del Molino a vento (277 m), il Monte Barbatoia (360 m) e il Monte San Martino (370 m), quindi svolto a sud fino a prendere la sterrata 248 verso il Passo del Monumento (261 m). Sulla strada acciottolata incontro un gruppo della terza età, in gita accompagnata. Raggiunto lo slargo del Passo del Monumento, proseguo per una ventina di metri verso ovest, quindi attraverso la strada e continuo sul ripido sentiero single track, senza segnavia, che in venti minuti dovrebbe portarmi alla meta. Costato subito che non è un percorso pedalabile, almeno per le mie capacità. Sono infatti costretto a spingere la pesante bici persino nei tratti in discesa per superare delle strette fosse scavate dalla pioggia, oppure per risalire dei tratti di roccia viva assai irregolari.

Anche se un po’ trafelato, riesco comunque a raggiungere la dorsale, dalla quale si vedono i ripetitori radio e i pannelli solari posti vicino alla cima del Monte Tambone (378 m).

                                 In vetta al Monte Tambone con altri ciclisti.

Sul macigno di vetta scatto qualche foto ricordo con un gruppo di simpatici ciclisti, anche loro incuriositi dall’intenso profumo di menta emanato da una piantina selvatica.

Si tratta della Mentuccia comune o Nepitella o Poleggio (Clinopodium nepeta o Calamintha nepeta). Viene usata in cucina soprattutto in abbinamento a verdure e pesce o per trifolare i funghi porcini.

La macchia alta non nega delle belle vedute sul Monte Capanne; tuttavia, quanto a panorama, non può rivaleggiare con il vicino Monte Fonza (297 m), che raggiungerò in ulteriori 12 minuti.

Dal Monte Fonza il panorama è infatti notevole. Si dominano tre golfi: ad ovest il Golfo di Campo, ad est il Golfo della Lacona e il Golfo Stella.

Per la seconda volta, sul culmine del Monte Fonza posso osservare e fotografare un caprile, una costruzione dalla forma vagamente nuragica, in pietra a secco.

Alle undici inizio la discesa, che richiede quasi un’ora solo per raggiungere Lacona.

Gradevole pedalata in mtb sul versante meridionale dell’Isola d’Elba, lungo un itinerario che offre delle bellissime vedute sui golfi sottostanti. Pian pianino ci si abitua anche ai percorsi sassosi, con fondo sconnesso.

Tempo totale: 3 h 35 min

Tempi parziali

Naregno (4 m) – Colle Reciso (197 m): 42 min

Colle Reciso (197 m) – Passo del Monumento (261 m): 44 min

Passo del Monumento (261 m) – Monte Tambone (378 m): 23 min

Monte Tambone (378 m) – Monte Fonza (297 m): 10 min

Monte Fonza (297 m) – Lacona (5 m): 55 min

Dislivello in salita: 695 m

Quota massima: 378 m

Quota minima: 2,6 m

Consumo della batteria da 500 Wh:

fino ad Acquarilli: 11%

fino al Colle Reciso: 25%

fino al Monte Tambone: 40%

consumo complessivo: 62%

Sviluppo complessivo: 40,65 km

Difficoltà: AD

Copertura della rete cellulare: buona.