Giro ad anello alle pendici del Monte Generoso.
Oggi gita con Monica ed Ezio, visto che le nostre auto hanno tutte qualche anno e qualche acciacco non è il caso di andare lontano. Il Monte Generoso è sempre bello ma è in autunno da il meglio di sé per cui...
Visto che i miei soci non conoscono Pianspessa decido che si può salirvi partendo da Obino.
Ci troviamo a Gaggiolo, raggiungiamo la partenza ed iniziamo a salire lungo la bellissima mulattiera acciottolata che porta all'alpe ed al rifugio di Caviano. È un bel po' che non ci si vede per cui questo primo tratto senza difficoltà alcuna ci da modo di parlare agevolmente. Senza quasi accorgersene arriviamo nei pressi di Dosso Bello e quindi della strada che collega i tanti grotti e ristoranti che qui si trovano, iniziamo ad incontrare le prime persone, chi in cerca di castagne, chi di funghi. Il tempo a dispetto delle previsioni che preannunciavano una giornata migliore, non è decisamente dalla nostra: una coltre nuvolosa continua ed un'aria decisamente fredda. Arrivati al bivio per Pianspessa discendiamo il breve tratto nel bosco e ben presto siamo sui pascoli che precedono il roccolo. La visibilità sulle montagne intorno è poca, non si vede neppure il Sasso Gordona coperto com'è dalle nuvole basse. Nonostante ciò il posto è comunque di una grande bellezza, scendiamo, passiamo accanto al roccolo, alle stalle e raggiungiamo la nevéra e la grande cascina di Pianspessa, dall'ultima volta sembra che i lavori di restauro siano proseguiti anche se c'è ancora tantissimo da fare. Visitiamo il complesso poi, data un'occhiata alla vetta, invisibile, del Monte Generoso, decidiamo che di salire per trovarsi immersi nella nebbia non vale la pena. Decidiamo quindi di fare un giro ad anello tenendoci al di sotto delle nuvole.
Riguadagniamo la strada nei pressi del Grotto Balduana, saliamo poi al Dosso delle Mede e raggiungiamo la Cascina di Armirone, vista l'ora approfittiamo delle panche e dei tavoli per la sosta pranzo.
Fa decisamente freddo, indossiamo anche la giacca a vento e, consumato il pasto, ci avviamo verso l'osteria la Peonia. Breve deviazione per ammirare la casa Momò Bellavista e poi ridiscesi prendiamo il sentiero a tornanti che scende verso Somazzo, lasciandolo però all'altezza dell'incrocio con la strada per raggiungere Cragno e da qui fra castagneti e prati arrivare dapprima a Campora e poi a Salorino. Nel frattempo il tempo è volto al bello ed in breve il cielo diviene azzurro e ci troviamo in maglietta con una temperatura di 20°
Dalle Cantine di Salorino deviamo verso Ronco ed in breve siamo di ritorno ad Obino.
Sempre bello il Monte Generoso, Pianspessa poi anche in una giornata non bella come quella odierna rimane un luogo incantato.
Visto che i miei soci non conoscono Pianspessa decido che si può salirvi partendo da Obino.
Ci troviamo a Gaggiolo, raggiungiamo la partenza ed iniziamo a salire lungo la bellissima mulattiera acciottolata che porta all'alpe ed al rifugio di Caviano. È un bel po' che non ci si vede per cui questo primo tratto senza difficoltà alcuna ci da modo di parlare agevolmente. Senza quasi accorgersene arriviamo nei pressi di Dosso Bello e quindi della strada che collega i tanti grotti e ristoranti che qui si trovano, iniziamo ad incontrare le prime persone, chi in cerca di castagne, chi di funghi. Il tempo a dispetto delle previsioni che preannunciavano una giornata migliore, non è decisamente dalla nostra: una coltre nuvolosa continua ed un'aria decisamente fredda. Arrivati al bivio per Pianspessa discendiamo il breve tratto nel bosco e ben presto siamo sui pascoli che precedono il roccolo. La visibilità sulle montagne intorno è poca, non si vede neppure il Sasso Gordona coperto com'è dalle nuvole basse. Nonostante ciò il posto è comunque di una grande bellezza, scendiamo, passiamo accanto al roccolo, alle stalle e raggiungiamo la nevéra e la grande cascina di Pianspessa, dall'ultima volta sembra che i lavori di restauro siano proseguiti anche se c'è ancora tantissimo da fare. Visitiamo il complesso poi, data un'occhiata alla vetta, invisibile, del Monte Generoso, decidiamo che di salire per trovarsi immersi nella nebbia non vale la pena. Decidiamo quindi di fare un giro ad anello tenendoci al di sotto delle nuvole.
Riguadagniamo la strada nei pressi del Grotto Balduana, saliamo poi al Dosso delle Mede e raggiungiamo la Cascina di Armirone, vista l'ora approfittiamo delle panche e dei tavoli per la sosta pranzo.
Fa decisamente freddo, indossiamo anche la giacca a vento e, consumato il pasto, ci avviamo verso l'osteria la Peonia. Breve deviazione per ammirare la casa Momò Bellavista e poi ridiscesi prendiamo il sentiero a tornanti che scende verso Somazzo, lasciandolo però all'altezza dell'incrocio con la strada per raggiungere Cragno e da qui fra castagneti e prati arrivare dapprima a Campora e poi a Salorino. Nel frattempo il tempo è volto al bello ed in breve il cielo diviene azzurro e ci troviamo in maglietta con una temperatura di 20°
Dalle Cantine di Salorino deviamo verso Ronco ed in breve siamo di ritorno ad Obino.
Sempre bello il Monte Generoso, Pianspessa poi anche in una giornata non bella come quella odierna rimane un luogo incantato.
Tourengänger:
paoloski

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