Sigaro Dones - Via Gasomania
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I piani originari prevedevano una visita al Medale, ma appena imboccato il sentiero, ci viene fatto fare retrofront a causa di lavori di disgaggio sulla ferrata.
Non avendo preparato un piano B, decidiamo di ripiegare in Grignetta (li qualcosa salta sempre fuori) e di buttarci, un po a caso, su Gasomania... Solo il nome ti fa salire l'adrenalina a mille!
Alla fine ne è uscita una bellissima via (soprattutto il terzo tiro, per me un po meno il primo) e giornata, con tanto di doccia rinfrescante nel Porta (poca acqua stanotte...) ed emozionante doppia.
Ah, a proposito della doppia...:
"Ire, anche io sto tremando per il freddo"
"Lore, io tremo ma non perché ho freddo... perché ho fifa!!!"
Grazie Lore per aver trascinato a dietro questo sacco di patate sui due tiri durie, come sempre, per la bella avventura :) !
Dal posteggio in Via Mauri (q. 1340 m), risalire direttamente il Canalone Porta sino ad incontrare dei cartelli, in prossimità dei quali si lascia sulla destra la deviazione per la Cresta Sinigaglia per proseguire lungo il canale.
Facendo attenzione ai numerosi detriti, risalire il canale vincendo brevi e ben appigliati saltini (II/II+), fino ad intercettare, a q. 1730 m circa, il sentiero che collega la Cresta Cermenati alla Cresta Sinigaglia. Ignorare, anche questa volta, la deviazione e proseguire lungo il canale fino a oltrepassare il canale a destra del Sigaro (dove attaccano "Canalino Albertini" e "Spigolo Dorn" al Magnago S e "Via Normale" al Sigaro).Grazie Lore per aver trascinato a dietro questo sacco di patate sui due tiri durie, come sempre, per la bella avventura :) !
Dal posteggio in Via Mauri (q. 1340 m), risalire direttamente il Canalone Porta sino ad incontrare dei cartelli, in prossimità dei quali si lascia sulla destra la deviazione per la Cresta Sinigaglia per proseguire lungo il canale.
Proseguire ancora nel canale per qualche minuto e, prima di raggiungere un'evidente scaglia di roccia staccata dalla parete, portarsi alla base di una grossa fessura con la scritta un po' sbiadita "Gasomania" (q. 1850 m circa).
L1: salire per pochi metri la placchetta tecnica sulla sinistra della grossa fessura, quindi portarsi al suo interno (spesso umida) e, con arrampicata difficile e molto fisica (noi abbiamo optato per la tecnica Dulfer), risalirla fino a quando si trasforma in camino. Proseguire dritti nel camino, verticale ma ottimamente appigliato, fino alla sosta posta sulla sommità di un masso incastrato - V, VII- o VI e A1 (artif. non verificato), V 25m
L2: dalla sosta rimontare la paretina soprastante (verticale ma ben lavorata) puntando ad un fittone e, successivamente ad una fettuccia nera. Obliquare verso destra uscendo su terreno più semplice, quindi portarsi alla base di un bel diedro giallastro (2 fittoni). Risalire il diedro e, al secondo fittone, uscire su facili gradoni a destra del diedro. Sosta scomoda sulla sinistra di un terrazzino - VI-, IV, V 25m
L3: tiro chiave della via: salire dritti sopra la sosta su roccia un po' delicata fino ad un chiodo, quindi sfruttando una serie di buchi per le dita salire traversando progressivamente verso sinistra con arrampicata tecnica e molto faticosa. Al termine del traverso, salire verticali per un vago diedro leggermente aggettante, quindi raggiungere una zona di roccia molto lavorata (qui le protezioni sono abbastanza distanziate). Con arrampicata tecnica e mai banale, proseguire fino alla sosta. Lunghezza molto continua nelle difficoltà e fisica, con possibilità di azzerare solo nella prima parte - VII+ o VI e A1 (artif. non verificato), VI+ 25m
L4: rimontare la verticale paretina sopra la sosta, quindi proseguire su terreno via via più semplice fino alla vetta (dopo la paretina iniziale tendere a destra) - V-, IV+, III 25m
Dalla vetta del Sigaro Dones (q. 1980 m), scendere per facili gradoni in direzione dei Torrioni Magnaghi fino a raggiungere una sosta con anello di calata (sinistra faccia a valle): un'emozionante calata di 60m deposita alla base del Sigaro.
In alternativa, è possibile raggiungere la sosta di calata (2 fittoni uniti da vecchia catena) sulla destra: in tal caso, una prima ed emozionante doppia nel vuoto (35 m) deposita all'intaglio tra Sigaro e 1° Magnago, e una successiva calata più breve (25 m) riporta alla base del Sigaro.
Una volta rientrati alla base del Sigaro, ripercorrere a ritroso il Canalone Porta fino al bivio con cartelli per la Cresta Sinigaglia. Qui risalire qualche metro fino alla Bocchetta dei Prati (q. 1840 m), quindi imboccare il Sentiero Sinigaglia che, in poco meno di 1 ora, riporta alla macchina.
TEMPI DI PERCORRENZA:
PARCHEGGIO VIA MAURI - ATTACCO GASOMANIA: 1,00 ora
ATTACCO GASOMANIA - SIGARO DONES: 2,30 ore
SIGARO DONES - BOCCHETTA DEI PRATI: 20 minuti
BOCCHETTA DEI PRATI - PARCHEGGIO VIA MAURI: 45 minuti
Via fisica e per nulla banale, che consente di raggiungere la vetta del Sigaro Dones. La chiodatura è a fittoni resinati e vecchi chiodi, tuttavia in alcuni punti risulta essere molto distanziata (da non sottovalutare), pertanto via consigliata a chi padroneggia bene il grado. Per una ripetizione portare 10 rinvii, qualche fettuccia per le clessidre presenti e qualche friends medio/grande. Eventualmente, per proteggere ulteriormente il primo difficile tiro, portare friend del 4 e del 5 BD (che, ahimè, noi purtroppo non avevamo...).
con Lore
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