Pizzo d'Orsalia cresta Ovest discesa dalla cresta Est
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Partiamo dal parcheggio inclinato a Boso Gurin alle 7:30 quando c'erano +9°C ed aveva piovuto durante la notte. Saliamo sul sentiero ufficiale bianco-rosso per il lago melo dove però di meli non crescono, anzi ci sono veramente pocchissimi alberi soltanto alcuni larici piccoli. Il lago lo raggiriamo alla su sinistra quando saliamo e su detriti e infine erba raggiungiamo il canale franoso che conduce al punto 2529. Ora bisogna arrampicarsi.
La roccia è piuttoso buona e la maggior parte è stabile. Tuttavia bisogna fare attenzione in quanto ci sono anche massi giganti che con un po' di forza si muovono e non vorrei sapere cosa succederebbe se vedono un forte strappo quando il peso di una persona cada in giù.
Procediamo dunque sulla parete tenendoci verso la cresta ovest ma leggermente verso sul per raggiungere la cresta d'Orsalìa da sud. Superato quella scarpata inizia la cresta che è esposta. La cresta contiene inoltre numerosi torrette da fare e in alternativa alla descrizione di Brenna si può anche evitare le torrette e la cresta stessa tenendosi tra 1 a 40 metri sotto la cresta sul versante di Bosco/Gurin. Questa via non è necessiarmente più facile ma evita di avere esposizione da entrambi i lati e si può evitare a fare tanti sali e scendi sulle torrette. Noi comunque facciamo un miscuglio tra cresta e pocchissimi metri sotto la cresta sun cenge d'erba e roccia. Ormai non potevamo permetterci ci perdere troppo tempo complice il fatto delle condizioni meteorologiche che nonostante che le previsioni erano soleggiato, sul posto grandinava dei piccoli ganelli di ghiaccio. Per fortuna la roccia non si è bagnata in maniera tale di rendere il tutto più scivoloso di prima ma l'erba, forse anche per la pioggia durante la notte, rimaneva bagnata.
Infine alle 15:40 raggiungiamo la vetta del Pizzo d'Orsalìa.
La discesa facciamo sul versante est, ovvero la via normale passando per il lago di pero (anche li di alberi di pera non c'è ne sono) e Stafful per tornare a Bosco/Gurin dove abbiamo lasciato la macchina alla mattina.
Igor:
E' da un po' che ho in mente di fare l'orsalia dalla cresta ovest ed oggi é venuto il momento di andarci....
Il canale posto tra le 2 montagne é molto ripido e sembra un po' il canale del pizzo camino,presenta pezzi di 1 e 2 grado,poi alla fine vi é una parete verticale da arrampicare per poter portarsi in cresta.
Dopo la parete ci sono ancora dei pezzi da arrampicare per portarsi in cresta.
Arrivati sulla cresta molto esposta iniziamo la scalata peccato che come al fiorisca inizi a grandinare e poi a piovere,cosi siamo stato costretti ad abbandonare la cresta e trovare una via alternativa lungo il dirupato fianco sud per poi riportarci di nuovo in cresta quando i sassi erano asciutti.
Peccato non aver potuto fare tutta la cresta ci tenevo veramente ma comunque é stata una montagna sensazionale,grazie califfi ci aggiorniamo.....
La roccia è piuttoso buona e la maggior parte è stabile. Tuttavia bisogna fare attenzione in quanto ci sono anche massi giganti che con un po' di forza si muovono e non vorrei sapere cosa succederebbe se vedono un forte strappo quando il peso di una persona cada in giù.
Procediamo dunque sulla parete tenendoci verso la cresta ovest ma leggermente verso sul per raggiungere la cresta d'Orsalìa da sud. Superato quella scarpata inizia la cresta che è esposta. La cresta contiene inoltre numerosi torrette da fare e in alternativa alla descrizione di Brenna si può anche evitare le torrette e la cresta stessa tenendosi tra 1 a 40 metri sotto la cresta sul versante di Bosco/Gurin. Questa via non è necessiarmente più facile ma evita di avere esposizione da entrambi i lati e si può evitare a fare tanti sali e scendi sulle torrette. Noi comunque facciamo un miscuglio tra cresta e pocchissimi metri sotto la cresta sun cenge d'erba e roccia. Ormai non potevamo permetterci ci perdere troppo tempo complice il fatto delle condizioni meteorologiche che nonostante che le previsioni erano soleggiato, sul posto grandinava dei piccoli ganelli di ghiaccio. Per fortuna la roccia non si è bagnata in maniera tale di rendere il tutto più scivoloso di prima ma l'erba, forse anche per la pioggia durante la notte, rimaneva bagnata.
Infine alle 15:40 raggiungiamo la vetta del Pizzo d'Orsalìa.
La discesa facciamo sul versante est, ovvero la via normale passando per il lago di pero (anche li di alberi di pera non c'è ne sono) e Stafful per tornare a Bosco/Gurin dove abbiamo lasciato la macchina alla mattina.
Igor:
E' da un po' che ho in mente di fare l'orsalia dalla cresta ovest ed oggi é venuto il momento di andarci....
Il canale posto tra le 2 montagne é molto ripido e sembra un po' il canale del pizzo camino,presenta pezzi di 1 e 2 grado,poi alla fine vi é una parete verticale da arrampicare per poter portarsi in cresta.
Dopo la parete ci sono ancora dei pezzi da arrampicare per portarsi in cresta.
Arrivati sulla cresta molto esposta iniziamo la scalata peccato che come al fiorisca inizi a grandinare e poi a piovere,cosi siamo stato costretti ad abbandonare la cresta e trovare una via alternativa lungo il dirupato fianco sud per poi riportarci di nuovo in cresta quando i sassi erano asciutti.
Peccato non aver potuto fare tutta la cresta ci tenevo veramente ma comunque é stata una montagna sensazionale,grazie califfi ci aggiorniamo.....
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