Chilchhorn Cima Sud (2784 m) e Cima Nord (2789 m)
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Magnifica escursione a cavallo fra Vallese e Ticino, nei comuni di Obergoms e Bedretto, in un paesaggio incantevole.
Inizio dell’escursione: ore 8.30
Fine dell’escursione: ore 13.30
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1024 hPa
Isoterma di 0°C alle 9.00: 3800 m
Temperatura alla partenza: 5°C
Temperatura al rientro: 16°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.46
Tramonto del sole: 20.05
Sveglia alle 5:15, partenza da casa alle 6:20, arrivo al Passo della Novena (2478 m) alle 8:15, dopo 124,7 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.
Raggiunto il Nufenenpass, il secondo passo più alto della Svizzera, mi rendo immediatamente conto che la giornata è ideale per una gita in montagna: cielo sereno, temperatura mite per la quota e assenza di vento: i rotori eolici resteranno fermi per tutta la durata della gita.
Dal grande piazzale del valico, la guglia rocciosa della meta odierna, già ben visibile è illuminata dal sole; la bandiera issata sulla sua cima è per il momento afflosciata.

Chilchhorn Cima Sud (2784 m)
Alle 8:30 imbocco il sentiero, che inizia in prossimità della croce di legno, di fronte al Restaurant Nufenen-Passhöhe.
Il percorso, che segue più o meno la linea di confine, è molto panoramico; le soste fotografiche non si contano. Una delle fotostar di giornata è il Blinnenhorn, limpido più che mai, anche se c’è calma di vento. La pendenza aumenta gradualmente, tuttavia i numerosi risvolti mi permettono di raggiungere la base della cima sud in 47 minuti. Della “capanna chiusa”, citata da Brenna nel 1993, non vedo quasi nulla; c’è solo il resto dei muri perimetrali e niente più.
La rocca sommitale vista da qui sembrerebbe invalicabile per semplici escursionisti; ci provo comunque. Tolgo lo zaino, abbandono i bastoncini e seguo una cengia che porta ad una trave inclinata, fissata in una stretta fessura. È la famosa trave che costituisce il punto chiave della salita, la Schlüsselstelle, che permette di accedere alla cresta orientale che porta alla vetta. Mi intrufolo nella fenditura con un’inaspettata agilità e arrivo sul versante soleggiato, che precipita sui pendii rivolti alla strada della Novena. Rimangono si è no 10 m di salita, molto aerei, ma con buoni appigli sul lato destro di ascesa. Il fondo è asciutto: accendo l’action cam e decido di continuare. Alle 9:25 mi aggrappo all’asta della bandiera rossocrociata issata sulla vetta: Chilchhorn geschafft!
C’è persino un omino di pietre, tuttavia non cerco il libro di vetta, che probabilmente non è nemmeno presente. Mi guardo attorno, quindi, dopo non più di quindici secondi di permanenza in vetta, decido di scendere immediatamente verso lidi più sicuri…
La cima nord del Chilchhorn (2789 m) non è lontana, dista un centinaio di metri. L’aspetto è molto diverso da quella sud. Si tratta infatti di un pianoro delimitato da pietre, posto sul panoramico crinale. Si sta bene, la temperatura è gradevole e il vento non si è intensificato. Nulla lascia presagire le insidie del tratto successivo del percorso. Il sentiero continua in leggera discesa sul versante vallesano, ancora all’ombra. Uno strato di brina ricopre le pietre, rendendo il fondo molto sdrucciolevole. Sono costretto a riporre i bastoncini nello zaino e ad aiutarmi con le mani, tenendo la massima concentrazione.
Raggiunta la base del bastione roccioso quotato 2760 m, decido di svoltare a destra e di scendere lungo il fianco est, su sfasciumi, pietraie e nevai, in direzione del laghetto senza nome a 2465 m. Il versante è molto ripido, comunque qui non c’è la brina e con l’aiuto dei bastoncini, in 25 minuti pervengo allo specchio d’acqua, ubicato ai piedi del Pizzo Gallina. È un luogo fantastico, che visito soprattutto con gli sci o con le racchette. Anche in estate esercita comunque un grande fascino, per la presenza di marmotte, stambecchi, greggi di pecore, corsi d’acqua, macigni e per le splendide vedute sul Ghiacciaio del Basòdino.
Mi concedo oltre un’ora di pausa, quindi cammino in direzione di una diroccata stalla, dopo la quale inizia un sentiero, segnalato in bianco/rosso, che scende fino all’ultimo tornante della strada del passo, a 2410 m.
Il ritorno al punto di partenza della gita, un chilometro e mezzo sui bordi dello stradone, non mi pesa affatto, anche perché mi permette di osservare e fotografare la cima raggiunta, con diverse prospettive.
Magnifica passeggiata con condizioni meteo molto favorevoli, in un fantastico ambiente alpino, arricchito dalla presenza di stambecchi.
Tempo totale: 5 h
Tempo di salita alla cima sud: 55 min
Dislivello in salita: 381 m
Quota massima: 2789 m
Quota minima: 2409 m
Sviluppo complessivo: 5,4 km
Difficoltà: T3
Coordinate Chilchhorn, cima sud: 673'383/148'488
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.
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