Monte Forcellina (m.3087)
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Da Trepalle (m.2126) si scende per stradine che contornano belle baite al parcheggio di Pont de Rèz (m.2020), nei pressi della galleria in direzione di Livigno. Ci si immette così nella Vallaccia, con lunghissimo e un pò monotono percorso su asfalto, sterrato ed infine sentiero/mulattiera, che molto gradualmente perviene al panoramico Passo della Vallaccia (m.2614), snodandosi tra due distinte e prolungate dorsali culminanti nel Monte delle Mine (m.2883) e il Pizzo Filone (m.3133) a destra; il Monte Foscagno (m.2901) e il Monte Forcellina (m.3087) a sinistra.
Dal passo si individua subito una bella costola erbosa, quindi gradualmente detritica (rari ometti), che sale alla quota m.2722 per poi puntare la dorsale con andamento SE e quindi NE al colle m.2935, diviso da un'ampia forcella alla vistosa vetta del Monte Forcellina. Disceso il colle si punta la vetta, ma un ripido ed esposto sperone, con roccia alquanto instabile, consiglia l'aggiramento a sinistra, da affrontare interamente su infidi sfasciumi, che si risalgono a mezzacosta in direzione della vetta, cercando di portarsi in cresta con varie svolte e cambi di direzione. Il versante è ripidissimo e il terreno mediamente molto instabile: occorre davvero prudenza massima, tanto che quando si riesce a toccare la roccia è un vero toccasana, ed affidandosi a cenge rocciose e brevi canalini con passaggi non sempre scontati si monta in cresta, dove affrontando gli ultimi facili risalti e blocchi rocciosi si perviene alla sospirata croce di vetta (m.3087), che offre un panorama fantastico sui giganti della Val Verva e Val Viola. Più lontano, ma intuibile, il gruppo del Bernina.
Poichè generalmente la salita a questa cima (non solo in invernale) avviene dalla Val Viola, a quest'ultima mi rivolgo per la discesa tornando sui miei passi poco sopra ove ero sbucato, per poi infilarmi nell'ampia e sottostante pietraia, lunga ma complessivamente agevole, che passa sotto l'imponente vetta dell'attiguo Corno Foscagno (m.3034) in direzione E, per poi abbassarsi su pietrame e quindi prati a SE nel suo profondo solco. Non si scorge alcun sentiero o traccia, pertanto quando s'incontra la pineta con sottobosco di ginepri il ravano è abbastanza scontato, ma scegliendo i corridoi giusti e convenienti se ne esce abbastanza in breve, tanto che mi ritrovo proprio all'altezza dei cartelli CAI a Sattarona (m.2175), ove scelgo la direzione per la strada bassa della Val Viola, pervenendo su strada forestale e quindi su asfalto, che seguo in totale relax sino al parcheggio di Arnoga (m.1850).
Avanti così.
NB. Trepalle-Pont de Rèz-Passo della Vallaccia T1/T2 - Passo della Vallaccia-Colle m.2935 T3+ - Colle m.2935-Monte Forcellina T5+ - Monte Forcellina-Sattarona T3+ - Sattarona-Arnoga T1
Dal passo si individua subito una bella costola erbosa, quindi gradualmente detritica (rari ometti), che sale alla quota m.2722 per poi puntare la dorsale con andamento SE e quindi NE al colle m.2935, diviso da un'ampia forcella alla vistosa vetta del Monte Forcellina. Disceso il colle si punta la vetta, ma un ripido ed esposto sperone, con roccia alquanto instabile, consiglia l'aggiramento a sinistra, da affrontare interamente su infidi sfasciumi, che si risalgono a mezzacosta in direzione della vetta, cercando di portarsi in cresta con varie svolte e cambi di direzione. Il versante è ripidissimo e il terreno mediamente molto instabile: occorre davvero prudenza massima, tanto che quando si riesce a toccare la roccia è un vero toccasana, ed affidandosi a cenge rocciose e brevi canalini con passaggi non sempre scontati si monta in cresta, dove affrontando gli ultimi facili risalti e blocchi rocciosi si perviene alla sospirata croce di vetta (m.3087), che offre un panorama fantastico sui giganti della Val Verva e Val Viola. Più lontano, ma intuibile, il gruppo del Bernina.
Poichè generalmente la salita a questa cima (non solo in invernale) avviene dalla Val Viola, a quest'ultima mi rivolgo per la discesa tornando sui miei passi poco sopra ove ero sbucato, per poi infilarmi nell'ampia e sottostante pietraia, lunga ma complessivamente agevole, che passa sotto l'imponente vetta dell'attiguo Corno Foscagno (m.3034) in direzione E, per poi abbassarsi su pietrame e quindi prati a SE nel suo profondo solco. Non si scorge alcun sentiero o traccia, pertanto quando s'incontra la pineta con sottobosco di ginepri il ravano è abbastanza scontato, ma scegliendo i corridoi giusti e convenienti se ne esce abbastanza in breve, tanto che mi ritrovo proprio all'altezza dei cartelli CAI a Sattarona (m.2175), ove scelgo la direzione per la strada bassa della Val Viola, pervenendo su strada forestale e quindi su asfalto, che seguo in totale relax sino al parcheggio di Arnoga (m.1850).
Avanti così.
NB. Trepalle-Pont de Rèz-Passo della Vallaccia T1/T2 - Passo della Vallaccia-Colle m.2935 T3+ - Colle m.2935-Monte Forcellina T5+ - Monte Forcellina-Sattarona T3+ - Sattarona-Arnoga T1
Tourengänger:
Poncione

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Kommentare (8)