Monte La Piota....pessime compagnie!


Publiziert von Gabrio , 23. August 2021 um 08:40.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:16 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Mi rimane poco tempo, dieci minuti, forse meno.
Devo sbrigarmi o perderò questa occasione irripetibile.
Partirò col raccontarvi tutto dall'inizio anche se,
distratta com'ero, non avrò molto da dire.

Eravamo partiti verso le sette e trenta da Falmenta (ora è mezzogiorno).
Abbiamo attraversato il paese per lo stretto vicolo fin oltre la chiesa.
Al cartello indicatore avevamo svoltato a sinistra.
Il sentiero era cominciato poco dopo.
Che fosse tenuto male l'avevo scoperto a Mergugna,
tutta un'altra cosa rispetto a prima. Non che ci capisca granchè.
Anche il bosco era più bello, di faggi (credo).
Da Vanzone eravamo passati di sicuro, forse anche dalla cappella di Fulka.
Ho dei ricordi frammentati, dormicchiavo annoiata,
certe cose non fanno per me.
Il torpore si era brevemente interrotto sul versante nord,
dopo il piano di Nasca (ma si chiama veramente così?).
Faceva fresco, troppo. Poi il sole era arrivato a scaldare l'aria,
mi ero lasciata andare fino all'Alpone.
Avrei volentieri dormito ancora se lei non mi avesse svegliata in malo modo.
Dispettosa ed apprensiva, aveva cominciato a tirar calci.
"Guarda" Mi aveva detto quando si era accorta che ero sveglia.
All'inizio non capivo.
Spazientita mi aveva mostrato il versante est,
della cresta nord-ovest del Monte La Piota.
Sembrava arcigna, lunga e articolata.
"E' lunga!"  Mi era sembrato di sentir dire da qualcuno.
"Ma non è difficile. Dall'altra parte c'è un sentiero fino in vetta".
Un sentiero?
Per quale motivo si era permessa di disturbarmi?
Stavo per richiudere gli occhi, quando lei mi aveva spintonato ancora.
"Guarda l'itinerario che dovremo fare". Mi aveva detto.
Dopo l'Alpone, il sentiero proseguiva in piano fino ad una sorgente.
Scendeva per un centinaio di metri fino all'Alpe Vandra.
Oltre la costa non si vedeva più nulla, ma si intuiva quanto fosse aspra
e incassata la valle del Rio di Calogno.
Sul versante sud-est, dal Monte Torrione fin poco prima
del Motto Cantè, si vedeva un sentiero svilupparsi sopra i dirupi.
Non doveva essere un bel vedere per i suoi occhi,
per quello mi aveva svegliata?
"Da Vandra fin su al Passo Crositt il sentiero è molto ripido".
Avevo sentito ancora.
Ce n'era uno anche lì, dunque, perchè importunarmi ancora?
L'avevo minacciata con un'occhiataccia delle mie, guai se si azzardava
a svegliarmi ancora! Avevo chiuso gli occhi.
Di quel che era successo dopo non ricordo nulla,
se non per un breve momento, quando aprendo gli occhi, avevo notato
un tratto roccioso, infido ed umido, proprio sopra ad un dirupo.
Lei era tesa, non ci avevo badato granchè.
Avevo richiuso gli occhi, consapevole però, che l'ambiente si era fatto severo.

Quando eravamo entrati nella spaccatura del Riale,
aveva sbottato irretita, stava cedendo. Non c'era più verso che potessi dormire.
"Mai una volta che vada in giro con qualcuno!" Aveva bofonchiato.
Non era vero e lo sapeva anche lei, la tensione le era salita di molto.
Mi aveva guardata smarrita, cercava nel mio sguardo un po' di conforto.
Sapeva perfettamente che non ero in grado di darle nulla,
era calato un silenzio pesante.
Di dormire a questo punto non avevo più voglia,
e poi la cosa si stava facendo interessante!
La ripida traccia saliva ora a lato della forra. L'acqua scorreva sotto di noi:
cosa le sarà sembrato mai alla mia sorellina?
Ogni tanto lui doveva usare le mani per progredire, mi veniva da ridere.
"Forse quando incrociamo il sentiero che dal Passo scende a Finero,
diverrà tutto più facile".
Mi aveva guardata speranzosa.
Non le avevo detto nulla, che ne potevo sapere io?
Finalmente avevamo raggiunto il bivio, ma le sue aspettative
si erano frantumate subito!
Il sentiero non era largo e comodo come sperava, anzi.
Il tratto fatto in precedenza era stato pulito da poco.
"E meno male". Non avrebbe che potuto dire quella fifona
che avevo al mio fianco. Così non fosse stato, percorrerlo e reperirlo,
sarebbe stata cosa assai ardua.
Quest'altro, invece, aveva erbe alte. Non si poteva certo pensare di perderlo,
ma era stretto e a tratti esposto, non era un belvedere.
Il suo sguardo diceva tutto, fortuna che il passo era a poca distanza.
Non era tranquilla, continuava a muoversi, veramente noiosa.
Finalmente dopo più di tre ore eravamo al Passo Crositt.
Tutto doveva ridimensionarsi. La quota più alta e l'esposizione sud,
lasciavano supporre erbe meno rigogliose e poi c'era il sentiero...
...sarebbe bastato quello a calmarla?
Invece il sorriso che si era appena dipinto sul suo volto,
si era trasformato subito in una smorfia indecifrabile.
Si! C'era una palina indicatrice.
Di là il Monte Torrione, indietro Finero e l'Alpone.
E la nostra cima perchè non era indicata?
Ansia, la mia sorellina, era esplosa senza più ritegno!
"Calma!" Le avevo sussurrato. Tutto da ridere se detto da me.
Proprio io, la meno indicata a parlare, voleva metterla tranquilla.
Con tanta "sana" ipocrisia avevo pensato ,
con un sorrisetto mal celato, che le cose si stavano facendo interessanti.
Ansia se ne era accorta mettendosi ad urlare.
"Se non c'è la palina indicatrice, vuol dire che il percorso
è stato abbandonato, non ci sarà più segnaletica.
E poi dov'è il sentiero?" Indicando davanti a noi.
In realtà un sentierino si vedeva ancora, non che lei avesse torto a lamentarsi, ma da qui
a pensare che fosse giunto il mio momento di agire,
questo no, era troppo!
Mi ero quindi limitata ad un assenso consenso.
Ora ero ben sveglia, più vigile che mai!
Ansia si era fatta sentire. Entrambe e a modo nostro, avevamo cercato
di dissuaderlo dal proseguire. Indietro sapevamo com'era il percorso,
ma da lì in avanti?
Lui aveva preso atto delle nostre lamentele (le mie erano
molto blande, in verità), ma si era ben guardato dal darci retta.
"Come se non lo conoscessi!"  Aveva sbottato Ansia.
Era una parolaccia quella che lei aveva sbiascicato fra i denti?
Fosse servito a qualcosa...
Imperterrito aveva proseguito deciso.
Fortunatamente si vedevano delle bandierine bianco/rosse qua e là.
Al momento problemi di orientamento non ce n'erano.
Più si proseguiva, più si percepiva lo stato di abbandono del percorso.
Non c'erano più ovini a pascolare, come si notava!
Senza una palina che indicasse il percorso, gli indecisi
di sicuro non passavano più di lì.
Lo stesso doveva essere successo in vetta per chi voleva
fare il percorso al contrario.
Solo qualche escursionista esperto poteva inoltrarsi su di una cresta
selvatica e non segnalata.
Stando vari metri sotto di essa, quello che un tempo era stato un sentiero,
ora era un nulla sommerso da erbe alte, oppure appena visibile.
Il fianco della cresta, sempre più ripido, non era da sottovalutare.
Ansia era più sconvolta che mai.
A tratti si avvicinava pericolosamente a me. Altre volte si calmava un poco.
Lui era attento a non perdere i bolli e a mettere i piedi dove era meglio.
Poi all'improvviso era scivolato, un metro forse neanche, ma tanto era bastato.
Ansia aveva sforato invadendo il mio territorio.
Per pochi attimi, pochi davvero, ero entrata in azione.
Io, Paura, avevo schiacciato Ansia nel fondo del sacco emotivo.
Ma lui, esperto e reattivo, aveva reagito subito.
Tutto era tornato sotto controllo.
Mi ero accomodata al mio posto, non c'è tanto da esagerare con lui.
Timidamente Ansia era riapparsa, pallida in volto,
mi aveva chiesto come andava.
Avevo fatto spallucce, ero mai riuscito a calmarla?
No di certo!
Ogni volta che raggiungevamo una costa, lei cominciava ad andare in crisi,
temendo di vedere al di là il peggio possibile.
Poi vedendo come buttava, si calmava un poco.
La vetta a volte compariva laggiù, sempre troppo distante per Ansia.
Una sofferenza.
Poi ad un tratto, a furia di portar jella, oltre l'ennesima costa lui si era bloccato.
Un canale erboso molto ripido ed esposto ci stava aspettando.
Non c'era sentiero, scivolare lì era proibito.
Erano pochi metri ma più che sufficienti per mandarla in tilt.
Ero intervenuta con prepotenza.
Un attimo, uno solo, poi il vecchiaccio che mi porta a spasso,
mi aveva ridimensionato quanto bastava.
Mi aveva concesso un po'  di spazio, tentavo di farmi largo, invano.
Lui si era fermato ad osservare il passaggio.
Era indeciso se passare di lì o salire in cresta.
"Lasciati guidare da me" . Gli avevo sussurrato.
Con un sorriso ambiguo aveva mosso , cauto, qualche passo.
Si era attaccato all'erba dove serviva, ed in poco tempo
ne era uscito. Aveva superato indenne il punto critico.
"Sconfitta ancora?"  Avrebbe potuto dirmi qualche sciocco.
"Se perde lui perdo anch'io!" Non poteva che essere la mia risposta.

Beh! E' quasi tutto!
Pochi passi ed ero arrivata dove mi trovo ora.


Ho riunito Passato e Presente  proprio ad un passo dalla vetta,
ora non rimane che camminare, problemi non ce ne sono più.
Due aquile volano in cerchio sopra la mia testa.
Una delle due tiene fra gli artigli qualcosa, forse una vipera?
Un segno premonitore o casualità?
Oltre la vetta tutto torna facile.
Io ed Ansia possiamo tornare tranquille al nostro posto.
Ho sfruttato come meglio ho potuto il mio attimo di libertà.
Mi sono fatta sentire...è giusto...esisto anch'io!!

Cosa succederà oltre la vetta esula dalle mie competenze.
Ci penseranno Calma, Felicità e Soddisfazione.
Non mi trovano simpatica è meglio che mi affretti ad andar via.

Se comunque lo volete,venitemi pure a trovare,
io sono sempre qui ad aspettarvi!













Tourengänger: Gabrio
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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 23. August 2021 um 11:28
Grazie a Calma hai portato a termine con Soddisfazione il tuo bel giro. Che Felicità...
Menek

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. August 2021 um 11:40
Non potevo fare altro!!!
C'erano moglie e figlio a Cannobio che mi aspettavano...
Se non tornavo mi venivano a cercare con il coltello fra i denti!
Chi li portava a casa altrimenti?!
:-))

Grazie per il commento!
Ciao!

Gesendet am 23. August 2021 um 11:50
La Val Grande ad agosto ... masochismo da guiness dei primati : )

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. August 2021 um 13:55
Fatta dalla Val Cannobina è un guiness da "privati"..
di cosa decidi tu...!!!
:-))

Grazie del commento.
Ciao!

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 23. August 2021 um 15:10
Ammetto che in paio di passaggi (o anche 3) del tuo racconto riconosco una certa E.la!
Memore di una lunga scivolata in un canalone del Resegone, l'erba camoscina o festuca non le piace affatto, soprattutto in autunno quando completamente ingiallita diventa sapone.
Quando percepisce che dovrà calpestarla, soprattutto in traverso, emette un suono che sembra quasi un "muggito".
E allora la sua guida la rassicura e le tende la mano nei passaggi più critici :-))
Certo che alla tua "corte" circolano certi tipacci...
Per colpa loro mi hai fatto venire l'ansia...o forse sono in apnea.
Percorsi meno erbosi e impegnativi noo??
Che domanda...
Quoto in toto il commento di Menek ;-)

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 23. August 2021 um 15:36
Sei troppo apprensiva....
E poi sai come si dice... "licenza poetica"....(?!)
Ogni tanto ne uso per colorire i racconti...
In realtà sotto la cresta passava un'autostrada a tre corsie (!?)
O forse la mia testa è dissociata ed in totale anarchia....
Chiunque arriva si prende licenze di scrivere quello che più gli aggrada...Ed io sempre lì a subire :-((

Dura la vita per chi vuol scrivere due righe!!

Ciao!!

numbers hat gesagt: RE::):):):):)
Gesendet am 24. August 2021 um 20:17
Un po di sano " colore" non guasta mai

Ciao

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 24. August 2021 um 22:09
Mi piaceva l'idea che a parlare, per una volta, fosse anche "Paura".
Tutti cercano sempre di zittirla. ..!!!


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