Föisc (2208 m) - EMTB
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Dopo aver raggiunto per quattro volte questa cima con gli sci, oggi tento di conquistarla con la bicicletta, in traversata.
Inizio dell’escursione: ore 7:20
Fine dell’escursione: ore 11:50
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1018 hPa
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4300 m
Temperatura alla partenza: 11°C
Temperatura al rientro: 25,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.02
Tramonto del sole: 21.00
Sveglia alle 4:40, partenza da casa alle 5:40, arrivo a Brugnasco alle 7:03, dopo 110 km d’auto.
È un giovedì di fine luglio, durante il quale la meteo ci concede una temporanea tregua dopo giorni con piogge torrenziali e conseguenti alluvioni e frane, come capitano ogni trent’anni.
Raggiunta la località di Brugnasco, mi rendo conto che ci sono dei lavori in corso, motivo per il quale l’accesso al nucleo con l’auto è vietato. Torno da dove sono salito e trovo uno slargo, dove poter parcheggiare, 250 m prima del villaggio.
Alle 7:20 parto con la mtb, sulla strada sterrata, che dalla fattoria con il silo marrone sale in direzione di Morinàl e Rütan. Per la prima volta la vedo priva di neve. Poco prima di Rütan la pendenza raggiunge valori importanti e in alto tocca delle punte fino al 43,7%: con gli sci feci sicuramente meno fatica, in particolare nella Valle di Büi, sopra Ce di Fuori (1723 m) e a partire dal Piano dei Sciüch (1887 m).
Incontro una mandria di manzette, i cui campanacci, in quell’andare lento e ondeggiante, emettono un suono inesistente e malinconico: sembra un lontano pianto.
Per fortuna, da queste parti i temporali non hanno provocato frane, tuttavia l’erba bagnata inzuppa scarpe e calzini, ciò che mi provoca una sgradevole sensazione. Decido di seguire il sentiero che porta alla Bocchetta di Föisc (2122 m); il percorso è più lungo, ma dovrebbe rendere meno gravosa l’ascesa. Raggiungo la bocchetta dopo un’ora e venticinque minuti dalla partenza. Verso est lo sguardo si spinge fino all’Alpe di Piora e al Pizzo dell’Uomo; dalla parte opposta fino al Blinnenhorn. Il sentierino di mucche, che in direzione SSW aggira il promontorio, è invaso dai cespugli di rododendri, per cui fatico ad accompagnare la bici. Ciò nonostante tengo duro e in 25 minuti dalla bocchetta raggiungo, con un po’ di fiatone, la croce di vetta. Per la prima volta eccomi in vetta al Föisc (2208 m) con la mtb.
Föisc (2208 m)
Non c’è il classico omino di pietre, tuttavia, alla base della croce, qualcuno ha posto una scatola di plastica contenente il “libro” di vetta. Le pagine sono madide d’acqua e alcune scritte sono sbavate. Ho sempre l’impressione, che dopo aver fatto tanta fatica, nessuno trovi le parole per scrivere ciò che prova, se non qualche banalità poetica o spirituale. Per non sbagliare io mi limito ai soliti saluti agli amici di Hikr.org. Spesso la mano tremolante per il freddo o per la fatica non riesce ad impugnare come si dovrebbe la minuscola matita che mi porto nello zaino.
Posto la foto di vetta sullo stato di WhatsApp, quindi scendo di pochi metri per visitare il Rifugio Föisc (2208 m), in inverno sommerso dalla neve. Il refettorio si presenta bene, è semplice, pulito e ben ordinato; peccato che non ci sia l’acqua corrente. Apro la porta del dormitorio e vengo colpito dal tipico afrore dei rifugi: poco invitante!
Alle 9:50 inizio la discesa: desidero percorrere il ripido sentierino che raggiunge la diga del Lago Ritóm (1852 m). Non passo più dalla Bocchetta di Föisc, mi dirigo direttamente al laghetto ubicato a quota 2100 m. Qui mi fermo per scattare alcune foto poi riprendo la bici. Pedalo ancora per poche decine di metri quindi sono costretto ad accompagnarla. Il sentiero è tortuoso, stretto e infossato, per cui i pedali toccano i bordi anche se sollevati. In alcuni tratti è un po’ esposto, si sviluppa su sassi o rocce, presenta curve strettissime ed è invaso da una folta vegetazione. Per mia fortuna conservo ancora molte energie, per cui riesco a raggiungere il Lago Ritòm senza panicare e senza correre rischi.
Dopo la discesa in luoghi selvaggi, sulla strada costiera incontro le prime persone della gita. Sono numerosi gli escursionisti diretti a Cadagno, all’Alpe di Piora o alla Capanna Cadlimo. Transita persino un piccolo autopostale. Quanto alle mountain bike, beh non si possono contare!
Alla stazione della Funicolare del Ritom lancio un vertiginoso sguardo sui 4261 gradini che fiancheggiano sia le rotaie della funicolare sia le condotte forzate che convogliano l’acqua alla centrale idroelettrica. Sul fondovalle spicca l’aeroporto di Ambrì.
Riprendo la discesa sulla stradina asfaltata fino alla quota 1561 m. Da questo punto svolto a destra su una sterrata che mi conduce all’insediamento Monte di Vento (1479 m). Per la prima volta posso visitare questo monte comprendente una decina di baite, in parte affittate a turisti.
Negli ultimi sette minuti di discesa, che mi separano da Brugnasco, confronto il paesaggio estivo con quello invernale che ho fissato nella mente, grazie anche alle numerose fotografie scattate.
Per la prima volta al Föisc con la mountain bike. La salita in bici si è rivelata molto più faticosa di quelle svolte finora con gli sci. La discesa sul versante orientale fino al Lago Ritòm non è adatta alla bicicletta, in particolare ad una pesante e-mtb. Rimane la soddisfazione per un’impresa sicuramente poco ripetuta, comunque il gioco non vale la candela. Conviene semmai percorrere gli itinerari che dal Lago Ritòm si sviluppano in direzione dell’Alpe di Piora.
Tempo totale: 4 h 30 min
Tempo di salita: 1 h 50 min
Tempi parziali
Brugnasco (1380 m) – Ce di Fuori (1723 m): 30 min
Ce di Fuori (1723 m) – Bocchetta di Föisc (2122 m): 55 min
Bocchetta di Föisc (2122 m) – Föisc (2208 m): 25 min
Dislivello in salita: 847 m
Sviluppo complessivo: 16,78 km
Difficoltà: AD
Consumo della batteria da 500 Wh: 43%
Libro di vetta: sì
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Föisc: 694'330 / 154'280
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