Madom da Sgiof m. 2265
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dopo la bella escursione di venerdì u.s. in Mesolcina, rientriamo in Ticino per andare in Val Verzasca, un luogo ideale dove rigenerare mente e corpo all'ombra delle sue cime severe e per la tranquillità del suo paesaggio verde alpestre. La severità della Valle si scopre appena sopra Gordola, l'imponente diga che la domina , con il suo barrage forma il lago della Vezasca. Belli i paesini che si attraversano salendo, da segnalare il ponte romano detto dei "due salti" a Lavertezzo, che attraversa il fiume Verzasca e che in estate è molto frequentato da chi fa immersioni, ma offre anche una piacevole passeggiata lungo il corso del fiume stesso alla scoperta del territorio. Noi raggiungiamo Brione e poco prima a Pièè, lasciamo l'auto nella zona camping e calzati gli scarponi, prendiamo la via di salita prima per la Capanna Starlaresc a m. 1875 e poi per il Madom da Sgiof a m. 2265- il sentiero passa le prime baite di Pianesc e sale ripido fino a Matar, poco dopo una discesa, si incontra il bivio che segnala la via alpinistica in "bianco blu" a destra e quella in "bianco rosso" a sinistra. Noi decidiamo di seguire il sentiero in "bianco blu" e di percorrere tutto l'anello in senso antiorario. la salita è impegnativa, si superano parti attrezzate con gradini metallici, catene, funi e si attraversano cascate favolose, in molti tratti il sentiero corre a picco sul vallone attraversato dal torrente emissario del Verzasca.
Continuando la salita, si arriva alla corte di starlaresc, alla Capanna ed al suo lago alpino dalle acque gelide, in cui vive il "tritone alpino", specie rara e da tutelare. In Capanna tutte le informazioni.
Dopo le foto di rito e la pausa pranzo, riprendiamo la salita per il Madom da Sgiof, arriviamo prima al Passo Deva e continuiamo su sentiero ripido e aereo sulla valle, raggiungiamo i primi sassoni che ci annunciano l'arrivo in vetta al Madom, dove fa bella vista il suo grande omone. il panorama dalla cima è strepitoso, sia sulla valle che sull'arco alpino, di fronte il picco del Poncione di Alnasca con la sua parete verticale che assieme alla lunga cresta della Fopia caratterizzano la zona. Immersi in tanta bellezza facciamo le ultime foto e dopo una breve pausa, riprendiamo la discesa che ci porta al Motaruch e all'Alpe di Sgiof , qui deviazione per Matar e poi con una lunga discesa e il superamento di due cascate, arriviamo a Matar e poi via fino a Pièè.
tutto l'anello è ben segnato ed è una gita che ci ha soddisfatto.
ciao, alla prossima-
Continuando la salita, si arriva alla corte di starlaresc, alla Capanna ed al suo lago alpino dalle acque gelide, in cui vive il "tritone alpino", specie rara e da tutelare. In Capanna tutte le informazioni.
Dopo le foto di rito e la pausa pranzo, riprendiamo la salita per il Madom da Sgiof, arriviamo prima al Passo Deva e continuiamo su sentiero ripido e aereo sulla valle, raggiungiamo i primi sassoni che ci annunciano l'arrivo in vetta al Madom, dove fa bella vista il suo grande omone. il panorama dalla cima è strepitoso, sia sulla valle che sull'arco alpino, di fronte il picco del Poncione di Alnasca con la sua parete verticale che assieme alla lunga cresta della Fopia caratterizzano la zona. Immersi in tanta bellezza facciamo le ultime foto e dopo una breve pausa, riprendiamo la discesa che ci porta al Motaruch e all'Alpe di Sgiof , qui deviazione per Matar e poi con una lunga discesa e il superamento di due cascate, arriviamo a Matar e poi via fino a Pièè.
tutto l'anello è ben segnato ed è una gita che ci ha soddisfatto.
ciao, alla prossima-
Tourengänger:
G&R-dragonfly

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