Cima Sablunera 2606 e Cima delle Basse Sud 2478

E' arrivata l'ora della Sablunera. E' 20 anni che studiando le cartine e i crinali dal vivo, mi affascina questa cima sfig.., pardon dimenticata. In realtà è la cima più alta del comune di Paspardo, ma la gente si affolla estate e inverno sulla Cima di Barbignaga più facile e più bassa, oppure sul Badile Camuno che è già nel comune a fianco. Ma ahimè ho tardato troppo qualcuno 2 anni fà l'ha già adocchiata e dopo aver posato una crocetta e un libro di vetta ha anche tracciato una via di salita.
Si parte all'alba e decido per la salita da sopra Cimbergo che mi fa guadagnare un pò di quota rispetto all'altra possibilità. Parcheggio sotto il Volano appena sotto l'erta finale, in breve salgo ad attraversare il Ponte del Sergio e salgo una ripidissima stradina lastricata che mi porta alle baite Paere e più su a un altro nucleo prima di arrivare nella conca della Zumella alla località Nicol 1528. Di fronte ho una grande casa bianca e alla sua destra sale una stradina che porta a delle baite, poco prima dell'ultima, un palo indica di svoltare a sinistra nel prato ed entrare subito in pineta. La mulattiera di chiara fattura militare ( segnavia 78 ) sale con larghe svolte ( troppo larghe per un pedone ) per cui sale un pò troppo dolcemente facendo percorrere molta strada in più. Qualche scorcio sul residuo di valanga si scorge tra gli alberi e anche le cime della Concarena e del Badile Camuno. Poi la mulattiera esce all'aperto e arriva al bivio con il sentiero il 117 a quota 2253 , qui il sentiero traversa ancora a destra e passa appena sotto a una prima sella ( la più bassa ) 2419, si passa sotto  la Cima delle Basse Sud e sale al Passo della Porta 2438. Qui rimango un pò perplesso. Non sapevo che avessero tracciato una via segnata. E la mia intenzione era andare via di cresta, ma la bastionata mi pare decisamente inaccessibile e la discesa a nord verso il Lago d'Arno è l'unica possibilità. Già mi vedo sconfitto, temo una discesa troppo lunga prima di traversare, invece dopo aver perso circa 45 metri  vedo su una roccia la freccia Sablunera : fantastico.  I segni mi fanno traversare su roccioni a saliscendi sotto il versante est della cresta, ma quando arriva sotto quella che io credevo la vetta, i segni vanno oltre in leggera discesa. Cavolo penso ma dove vanno, i dubbi mi fanno abbondonare la segnatura ( pensavo andassero al lontano forcellino del Dosso ). Allora salgo diretto verso la cima su erba magra a fianco di uno scivolo di terra e ghiaietto. Arrivo alla roccia, molto bella ma esposta, la roccia è quella del cappello del Badile Camuno: una roccia calcarea granulata. Con molta calma cerco gli esili passaggi dei camosci e arrivo in cresta e infine sulla vetta arrotondata, la più bella che si vedeva. Porcaccia malora ma la croce è là in fondo alla fine della cresta. Sono salito su un anticima. Scendo con calma a una selletta e percorro la facile cresta verso che risale verso sud fino al suo culmine dove è posta la crocetta e il libro di vetta. Insomma potevo anche seguire i segni. Il panorama è strepitoso, anche sulla Conca del Volano. Nella cassetta c'è il libretto che illustra i minerali di cui è ricca la cima, tra cui gli smeraldi. I segni mi fanno scendere per poco nel versante ovest ( Occio ), poi risale a una selletta e scendono comodamente nel versante est, per poi traversare verso nord e ricongiungedosi alla via dell'andata mi fa risalire al Passo della Porta. Ormai gasato vado su di cresta sulla rocciosa cima a nord : Cima delle Basse Sud 2475 poi scendo a sinistra a riprendere la mulattiera che mi porta al bivio dell'andata di quota 2253, prendo il 117 per il Rifugio Colombè, ma questo è tutt'altra cosa del 78 fatto in salita, è un esile traccia ma ben segnata che traversa esposta sotto la Cima delle Basse Nord  e arriva al Passo delle Basse 2262, e anche a saliscendi va sul costone che scende dal monolito della Tavola, si passa in discesa su di una placca con 9 staffe, e ormai su terreno facile, abbandono il sentiero a quota 1925, che va al Bivacco Pian di campo e al Rifugio Colombè, io proseguo in discesa sul largo costone fino al pianoro con la vasca abbeveratoio. Da qui giù liberamente a sinistra puntando sulla chiesetta, Poi con la stradina a sinistra attraversando i nuclei di Logneto e Zumella per arrivare Alle baite di Nicol e come all'andata sceso verso Paere e  il parcheggio vicino al Ponte del Sergio. E' stata una bella sgambata in solitaria. Prima firma dell'anno sul libro.