Cima Barbignaga, Monte Colombè
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La voglia di andare verso "est" oggi mi spinge ad esplorare un paio di cimette in Val Camonica ... certo, la valle offre ben di meglio, ma a volte si giunge a scegliere una meta seguendo percorsi non proprio lineari.
Dalla piazza di Cimbergo risalgo verso le ultime case del paese e mi inoltro lungo il sentiero per il Rifugio Volano. Attraverso il fiume sul Ponte del Sergio e su una stretta carrozzabile parzialmente asfaltata (ma comunque piacevole nel bel bosco) arrivo a Nicol. Da qui si prende il Sentiero 78 per il Passo della Porta che con numerosi e comodi tornanti risale tutta la vallatta fino a giungere al Passo con un ultimo traverso in piano.
Dopo la bella visione del panorama sul Lago d'Arno ritorno sui miei passi fino ad un bivio a quota 2250 circa ... bivio a cui non avevo fatto caso in salita, indicato solo da un piccolo ometto su un sasso (se raggiungete il torrione della foto numero 8 ... vuol dire che siete andati oltre). Imboccato questo sentiero si prosegue in piano verso il Passo della Basse. "Svoltato l'angolo" si inizia a vedere frontalmente quella che sembra la Cima Barbignaga e anche la possibilità di una variante diretta dal Passo delle Basse senza dover effettuare un ampio giro.
Mentre discuto con la mia scimmia se è il caso di tentare la variante oppure no ... forse la cima non è la prima elevazione e sembra esserci un salto di roccia lungo la dorsale ... ecco che incontro un cacciatore proprio al Passo. Chiedo informazioni sulla possibilità di raggiungere la Cima Barbignaga direttamente da qua e lui mi conferma che c'è la possibilità, prima seguendo ripidi pratoni e poi scendendo e risalendo seguendo un sentierino delle capre.
Indeciso ancora sul da farsi ... conoscete la mia teoria sui local ... mi convinco a tentare quando è lo stesso cacciatore a iniziare a percorrere questo itinerario. Così raggiungiamo insieme la particolare "Tavola di Pietra", visibile anche dal basso. Qui saluto e ringrazio il cacciatore che mi indica chiaramente il percorso da seguire, ormai abbastanza visibile sul terreno. Dopo una discesa sul sentiero delle capre e una risalita su terreno erboso ripido raggiungo la vetta di Cima Barbignaga.
Da qui si prosegue comodamente lungo la dorsale fino a transitare sulla finta Cima Colombè per poi scendere verso il Rifugio Colombè, con alcuni tagli ai tornanti della sterrata. Dal Rifugio una mulattiera permette di scendere a Paspardo ... dove giungo ancora abbastanza presto, la variante diretta alla cima mi ha fatto risparmiare parecchio sviluppo.
Mi viene così la malsana idea di provare a scendere a Capo di Ponte per poi risalire a Cimbergo con l'obiettivo di riuscire a transitare da qualcuna delle famose incisioni rupestri. La discesa verso Capo di Ponte avviene tramite fuori sentiero e tagli nel bosco per riuscire a raggiungere la vecchia mulattiera ed evitare lunghi aggiramenti su asfalto (qualche taglio ad intuito qualche altro grazie alle mappe gps).
Dopo questo pizzico di avventura raggiungo le case alte di Capo di Ponte dove trovo le indicazioni per Cimbergo che tramite un bel sentiero nel bosco in salita mi permettono di visitare qualche masso con le incisioni ... anche se alcune è davvero complicato riuscire a distinguerle sulla pietra.
Dalla piazza di Cimbergo risalgo verso le ultime case del paese e mi inoltro lungo il sentiero per il Rifugio Volano. Attraverso il fiume sul Ponte del Sergio e su una stretta carrozzabile parzialmente asfaltata (ma comunque piacevole nel bel bosco) arrivo a Nicol. Da qui si prende il Sentiero 78 per il Passo della Porta che con numerosi e comodi tornanti risale tutta la vallatta fino a giungere al Passo con un ultimo traverso in piano.
Dopo la bella visione del panorama sul Lago d'Arno ritorno sui miei passi fino ad un bivio a quota 2250 circa ... bivio a cui non avevo fatto caso in salita, indicato solo da un piccolo ometto su un sasso (se raggiungete il torrione della foto numero 8 ... vuol dire che siete andati oltre). Imboccato questo sentiero si prosegue in piano verso il Passo della Basse. "Svoltato l'angolo" si inizia a vedere frontalmente quella che sembra la Cima Barbignaga e anche la possibilità di una variante diretta dal Passo delle Basse senza dover effettuare un ampio giro.
Mentre discuto con la mia scimmia se è il caso di tentare la variante oppure no ... forse la cima non è la prima elevazione e sembra esserci un salto di roccia lungo la dorsale ... ecco che incontro un cacciatore proprio al Passo. Chiedo informazioni sulla possibilità di raggiungere la Cima Barbignaga direttamente da qua e lui mi conferma che c'è la possibilità, prima seguendo ripidi pratoni e poi scendendo e risalendo seguendo un sentierino delle capre.
Indeciso ancora sul da farsi ... conoscete la mia teoria sui local ... mi convinco a tentare quando è lo stesso cacciatore a iniziare a percorrere questo itinerario. Così raggiungiamo insieme la particolare "Tavola di Pietra", visibile anche dal basso. Qui saluto e ringrazio il cacciatore che mi indica chiaramente il percorso da seguire, ormai abbastanza visibile sul terreno. Dopo una discesa sul sentiero delle capre e una risalita su terreno erboso ripido raggiungo la vetta di Cima Barbignaga.
Da qui si prosegue comodamente lungo la dorsale fino a transitare sulla finta Cima Colombè per poi scendere verso il Rifugio Colombè, con alcuni tagli ai tornanti della sterrata. Dal Rifugio una mulattiera permette di scendere a Paspardo ... dove giungo ancora abbastanza presto, la variante diretta alla cima mi ha fatto risparmiare parecchio sviluppo.
Mi viene così la malsana idea di provare a scendere a Capo di Ponte per poi risalire a Cimbergo con l'obiettivo di riuscire a transitare da qualcuna delle famose incisioni rupestri. La discesa verso Capo di Ponte avviene tramite fuori sentiero e tagli nel bosco per riuscire a raggiungere la vecchia mulattiera ed evitare lunghi aggiramenti su asfalto (qualche taglio ad intuito qualche altro grazie alle mappe gps).
Dopo questo pizzico di avventura raggiungo le case alte di Capo di Ponte dove trovo le indicazioni per Cimbergo che tramite un bel sentiero nel bosco in salita mi permettono di visitare qualche masso con le incisioni ... anche se alcune è davvero complicato riuscire a distinguerle sulla pietra.
Tourengänger:
Andrea!

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