Pian della Regina... e sogno ad occhi aperti!
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Era dalla salita al M. Marser che non venivo da queste parti, dal 2018 precisamente, allora fu una vera avventura salire su quella cima, perchè sbagliai salita, ridiscesi, per poi trovare la giusta traccia che portava al Marser. Nomen omen.
Oggi parto ancora dalla stesso posto, il parcheggio presso l'acquedotto, poi prendo la sterrata che sale verso Malga Casentia passando da Plot Campana, luogo sacro degli antichi Camuni, da qua sino alla Malga è un lungo cammino in marcata pendenza che ti asciuga discretamente la sacca testicolare. Raggiunta Malga Casentia ci si può ristorare, la malga funge da bivacco e all'esterno c'è una bella fontanella dove si possono caricare le borracce di ottima acqua. Da qua, e per un discreto pezzo la traccia tende a scomparire e il rado bosco non aiuta in questo caso, bisogna progredire con attenzione finché si guadagna la zona aperta, dove le tracce riprendono su balze erbose.
Ora si guadagna una sorta di traccia che prosegue in mezzacosta, a tratti si sale ripidi e a tratti la traccia taglia un versante scosceso, qua anche se il sentiero non è sempre evidente, in compenso la bollatura, ancorché non recente, è presente e ci accompagna sino ad una sorta di sella dove poi si piega a sx per affrontare le ultime roccette in I° tutt'altro che solide che ci fanno raggiungere la croce in tempo zero. 3h.
La vista da questa cima è davvero spettacolare ed abbraccia gran parte del Parco dell'Adamello, la Valcamonica, le montagne Trentine, Il Bernina e tanto altro ancora. Il vicino Adamello è quello però che cattura la mia massima attenzione. Ma bando alle ciance e avanti con il pranzetto frugale in buona compagnia.
La discesa, con due ragazzi di Brescia, la affronto dal lato opposto rispetto alla via di salita, qua c'è ancora un po di neve resa molle dal gran caldo e bisogna fare attenzione a non sprofondare tra un masso e l'altro, ma superata la macchia nevosa, roba di 10 minuti, la restante discesa è su comoda ed evidente traccia. Raggiunta la Malga Corte, buon punto di ristoro e vendita formaggi, ovviamente facciamo un pit-stop rigenerativo a base di birra, formaggio per il sottoscritto, e strinù per i due carnivori. Ci fermiamo una mezz'oretta, poi seguendo le non sempre evidenti indicazioni per Saviore, su comoda ed evidente traccia ritorno, ritorniamo al punto di partenza.
A' la prochaine! Menek Bluff
Oggi parto ancora dalla stesso posto, il parcheggio presso l'acquedotto, poi prendo la sterrata che sale verso Malga Casentia passando da Plot Campana, luogo sacro degli antichi Camuni, da qua sino alla Malga è un lungo cammino in marcata pendenza che ti asciuga discretamente la sacca testicolare. Raggiunta Malga Casentia ci si può ristorare, la malga funge da bivacco e all'esterno c'è una bella fontanella dove si possono caricare le borracce di ottima acqua. Da qua, e per un discreto pezzo la traccia tende a scomparire e il rado bosco non aiuta in questo caso, bisogna progredire con attenzione finché si guadagna la zona aperta, dove le tracce riprendono su balze erbose.
Ora si guadagna una sorta di traccia che prosegue in mezzacosta, a tratti si sale ripidi e a tratti la traccia taglia un versante scosceso, qua anche se il sentiero non è sempre evidente, in compenso la bollatura, ancorché non recente, è presente e ci accompagna sino ad una sorta di sella dove poi si piega a sx per affrontare le ultime roccette in I° tutt'altro che solide che ci fanno raggiungere la croce in tempo zero. 3h.
La vista da questa cima è davvero spettacolare ed abbraccia gran parte del Parco dell'Adamello, la Valcamonica, le montagne Trentine, Il Bernina e tanto altro ancora. Il vicino Adamello è quello però che cattura la mia massima attenzione. Ma bando alle ciance e avanti con il pranzetto frugale in buona compagnia.
La discesa, con due ragazzi di Brescia, la affronto dal lato opposto rispetto alla via di salita, qua c'è ancora un po di neve resa molle dal gran caldo e bisogna fare attenzione a non sprofondare tra un masso e l'altro, ma superata la macchia nevosa, roba di 10 minuti, la restante discesa è su comoda ed evidente traccia. Raggiunta la Malga Corte, buon punto di ristoro e vendita formaggi, ovviamente facciamo un pit-stop rigenerativo a base di birra, formaggio per il sottoscritto, e strinù per i due carnivori. Ci fermiamo una mezz'oretta, poi seguendo le non sempre evidenti indicazioni per Saviore, su comoda ed evidente traccia ritorno, ritorniamo al punto di partenza.
A' la prochaine! Menek Bluff
Tourengänger:
Menek

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