Corno di Gesero (m.2227)
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Sfumata - per lavori di manutenzione alla strada - la classica salita dalla Val Serdena al Camoghè valichiamo il Monte Ceneri optando per un'altra salita di dislivello contenuto, vista anche l'ora fattasi tarda dopo l'amara sorpresa di cui sopra - non nuova per quanto mi riguarda... ;)
Raggiunti così i Monti di Laura (m.1370) e il relativo "mini-parcheggio" (m.1402) all'altezza del secco tornante in direzione della galleria di Cadolcia - ove non è molto consigliabile proseguire in quanto assai stretta e senza spiazzi sufficienti nel caso s'incontri un altro mezzo in direzione contraria - ci incamminiamo lungo la suddetta strada incontrando un segnavia CAS che invita senza altra indicazione di salire a destra. Errore, perchè sarebbe meglio proseguire ancora un pò incontrando una sterrata discendente la quale va ad immettersi sul sentiero vero e proprio che parte dal nucleo di Laura, di cui mi accorgerò solo in seguito...
Benchè appaia subito chiaro che il sentiero non sia molto curato ne frequentato un altra marcatura sbiadita lascia ben sperare, ma sarà l'ultima, mentre talora emerge qualche isolato bollo di colore giallo. Tuttavia il sentiero è abbastanza evidente e dopo aver guadagnato una quota di poco superiore a quella della sottostante Alpe Girso (m.1546) inizia a scendere riportandosi sulla strada asfaltata per Cadolcia... poco male, visto che subito dopo s'incrociano i segnavia ufficiali per la Capanna Gesero e la Cima di Cugn, i quali deviano su due rami di sentiero nella rada pineta con begli scorci panoramici su Mesolcina e bassa Calanca: in particolare evidenza Pizzo di Claro, Torrent Alto, Piz de Groven e Pizzo Paglia. Ripreso l'asfalto si giunge in breve allo spiazzo della gelida galleria - impressionante davvero la differenza termica con l'esterno nel percorrerla! - che conduce ai prati dell'Alpe Cadinello (m.1827), da cui inizia la salita all'estetico e coreografico Corno di Gesero, il quale ammirato da qui modella un anfiteatro roccioso di un certo impatto.
Anzichè rimanere nella valletta risaliamo il pendio cespuglioso (rododendri e ginepri) per evidenti e discontinue tracce puntando la vasta zona di ganna ancora ricoperta da abbondanti nevai, in cui s'incontra il sentiero vero e proprio che risale brevemente il ripido canalino per la forcella/intaglio della cresta NW. Qui giunti non resta che risalire il serpeggiante sentierino erboso, intervallato da brevi e facili passaggi rocciosi che rendono più divertente la salita alla panoramica vetta del Corno di Gesero (m.2227), deturpata da un pessimo ripetitore e arredata da una piccola croce in legno.
Il rientro avviene per la stessa via di salita, senza deviazioni, transitando per il bel nucleo dei Monti di Laura (m.1370), da cui in breve su asfalto si risale al "mini-parcheggio" (m.1402).
Avanti così.
NB. Laura-Alpe Cadinello T1/T2 - Alpe Cadinello-Corno di Gesero T3
CChiara
Che dire che non sia già stato detto... per un'entusiasta come me per natura, dinnanzi alle novità, un altro bellissimo giro... tutto perfetto: la bella giornata, le amiche marmotte fifone e curiose, e le rocce che precedono la cima che regalano meraviglie sceniche da primato, non da meno le pinete che si attraversano all'esordio e le distese di piantine di mirtilli carichi di frutti ancora acerbi... Anche la galleria che sfocia proprio con una inaspettata foto del Corno di Gesero ha il suo fascino... Il tratto salito su roccia poi è sempre emozionante, almeno per me...
Raggiunti così i Monti di Laura (m.1370) e il relativo "mini-parcheggio" (m.1402) all'altezza del secco tornante in direzione della galleria di Cadolcia - ove non è molto consigliabile proseguire in quanto assai stretta e senza spiazzi sufficienti nel caso s'incontri un altro mezzo in direzione contraria - ci incamminiamo lungo la suddetta strada incontrando un segnavia CAS che invita senza altra indicazione di salire a destra. Errore, perchè sarebbe meglio proseguire ancora un pò incontrando una sterrata discendente la quale va ad immettersi sul sentiero vero e proprio che parte dal nucleo di Laura, di cui mi accorgerò solo in seguito...
Benchè appaia subito chiaro che il sentiero non sia molto curato ne frequentato un altra marcatura sbiadita lascia ben sperare, ma sarà l'ultima, mentre talora emerge qualche isolato bollo di colore giallo. Tuttavia il sentiero è abbastanza evidente e dopo aver guadagnato una quota di poco superiore a quella della sottostante Alpe Girso (m.1546) inizia a scendere riportandosi sulla strada asfaltata per Cadolcia... poco male, visto che subito dopo s'incrociano i segnavia ufficiali per la Capanna Gesero e la Cima di Cugn, i quali deviano su due rami di sentiero nella rada pineta con begli scorci panoramici su Mesolcina e bassa Calanca: in particolare evidenza Pizzo di Claro, Torrent Alto, Piz de Groven e Pizzo Paglia. Ripreso l'asfalto si giunge in breve allo spiazzo della gelida galleria - impressionante davvero la differenza termica con l'esterno nel percorrerla! - che conduce ai prati dell'Alpe Cadinello (m.1827), da cui inizia la salita all'estetico e coreografico Corno di Gesero, il quale ammirato da qui modella un anfiteatro roccioso di un certo impatto.
Anzichè rimanere nella valletta risaliamo il pendio cespuglioso (rododendri e ginepri) per evidenti e discontinue tracce puntando la vasta zona di ganna ancora ricoperta da abbondanti nevai, in cui s'incontra il sentiero vero e proprio che risale brevemente il ripido canalino per la forcella/intaglio della cresta NW. Qui giunti non resta che risalire il serpeggiante sentierino erboso, intervallato da brevi e facili passaggi rocciosi che rendono più divertente la salita alla panoramica vetta del Corno di Gesero (m.2227), deturpata da un pessimo ripetitore e arredata da una piccola croce in legno.
Il rientro avviene per la stessa via di salita, senza deviazioni, transitando per il bel nucleo dei Monti di Laura (m.1370), da cui in breve su asfalto si risale al "mini-parcheggio" (m.1402).
Avanti così.
NB. Laura-Alpe Cadinello T1/T2 - Alpe Cadinello-Corno di Gesero T3

Che dire che non sia già stato detto... per un'entusiasta come me per natura, dinnanzi alle novità, un altro bellissimo giro... tutto perfetto: la bella giornata, le amiche marmotte fifone e curiose, e le rocce che precedono la cima che regalano meraviglie sceniche da primato, non da meno le pinete che si attraversano all'esordio e le distese di piantine di mirtilli carichi di frutti ancora acerbi... Anche la galleria che sfocia proprio con una inaspettata foto del Corno di Gesero ha il suo fascino... Il tratto salito su roccia poi è sempre emozionante, almeno per me...
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Kommentare (10)