Tutto merito di Fantasia
,
8. Juli 2021 um 11:05.
|
||||||||||||||||||
 |
 |
Vedo la tua auto lì, in fianco al ciglio erboso, in un normale giorno feriale.
La vedo dal ponte in sasso sopra il torrente.
Non è parcheggiata come al solito fuori dal tuo posto di lavoro, e tu non sei a faticare per guadagnarti il "pane".
Cammini lungo la mulattiera che sale a Baggio, in Val di Livo.
A Dangri hai lasciato un foglietto, come fai sempre, fra non molto sapranno che ci sei.
.....si domanderanno come mai.....
Cammini in silenzio guardando solo dove metti i piedi.
Sono di nuovo libera e viaggio con te.
Scorazzo dentro la tua scatola cranica dov'è tornato il sereno.
La fresca e frizzante brezza che arriva dall'esterno sta spazzando via
l'aria stantia e malata che ristagnava nella tua testa.
Mi sento rinascere.....
Le nuvole temporalesche sono laggiù in fondo, nella linea nera dell'orizzonte.
Forse torneranno, se così sarà ci penseremo,
affrontando insieme ciò che verrà.
E' un piacere saltare da un neurone all'altro senza più alcun impedimento.
Vado di corsa, sto cercando Ricordi, voglio chiaccherare un po'.
Il tetto della chiesetta di S. Anna è sotto il tornante, cammini deciso,
vuoi raggiungere la mèta in meno di tre ore.
Qualche anno fa ne impiegavi due, vuoi capire quanto hai perso,....
Cerco di parlarti ma tu sei assorto, certamente incredulo,
ancora non ti capaciti: due risvolti di un unica medaglia.
L'avvenuta liberazione ha condotto a te i capostipiti dell'imminente vecchiaia.
Non ci pensi.
Respiri, cammini e respiri ancora mentre io cerco Ricordi
in un silenzio forzato.
Ecco le case di Baggio, sei all'inizio del prato, è poco prima di
raggiungere la fontana che lo trovo.
"Finalmente con te" gli dico.
Un abbraccio lungo un chilometro.
"Era ora" avrei voluto dirgli, ma mentre tu ti disseti alla fontana,
Ricordi, più chiacchierone di me, mi precede.
"Ti ricordi" dice, e si mette a ridere, "la prima volta che siamo venuti qua con lui?"
"ricordi" e ride ancora, "con chi eravamo?".
"Non aveva mai visto un binocolo, aveva chiesto a chi stava con lui
se poteva usarlo. Poi erano partiti."
.....Facciamo silenzio per guardare l'alta Val di Livo.....
La Croce di Rabbi, l'Avert di Ingherina, e quella di Cavrig, mèta odierna.
Il sentiero che raggiunge il primo ponte è invaso da alte erbe.
Allora non era così. Tutti i prati erano falciati, una meraviglia,
ora è una tristezza, abbandono ovunque.....
"Quella prima volta," interrompe i miei pensieri Ricordi,
"è stato poco prima del ponte (che allora non c'era) che G/G
(così chiameremo oggi GiordanoGabrio, due nomi una stessa faccia)
che si era accorto di aver lasciato il binocolo a Baggio.
La corsa per tornare a prenderlo l'aveva pagata a caro prezzo.
Raggiungere la cascina di Cavrig Superiore a 1901 metri di quota,
era stata una sofferenza infinita!!"
Stiamo camminando sulle assi in legno del primo ponte.
Vorrei guardare a valle e a monte, ma tu non me lo consenti.
Sali il pezzo più brutto, erbe e sassi invadono il sentiero, una vera schifezza.
E' un tratto che ho sempre odiato.
"Ricordi, ti ricordi" e mi metto a ridere anch'io,
"quell'inverno con la neve?"
"Era da pochi mesi che avevano costruito il ponte nuovo, ma lui voleva fare il duro
e guadare a monte come aveva sempre fatto, per guadagnare tempo....
Fanatico!
Per risparmiare pochi minuti che rischio ci ha fatto correre...!!
Era su di un grosso masso, in riva al torrente, un salto ed era atterrato
su quello vicino".
"Già!" Mi ha interrotta Ricordi.
"Agile come una capra, peccato non si fosse accorto che la superficie di quel sasso
era coperta da un sottile strato di ghiaccio.
Appena l'aveva toccato era scivolato.
Si era ritrovato orizzontale e in aria planando sulla roccia.
Senza reagire era scivolato nell'acqua gelida,
tutt'attorno la neve....."
Una pausa per guardarci attoniti.
"C'erano delle cascatelle, un metro o poco più, che lo avevano trascinato a valle.
Lottava, incredulo, per uscirne vivo.
Poi aveva sentito una voce, qualcuno stava urlando.
Ce n'era voluta per capire che la voce era sua, perchè era lui che urlava!!
Completamente lavato era tornato a riva.....
.....le sue orme bagnate sulla neve.....
ci voleva almeno un'ora per tornare a Dangri...!!"
E' calato il silenzio tra di noi, una pausa per dimenticare la paura.
EEhh! G/G viaggi veloce per la tua età.
In un ora ci troviamo al secondo ponte. Meglio sarebbe raggiungere il terzo,
e seguire il sentiero segnalato che porta al Bivacco Ledù.
Ma tu sei un tradizionalista. Passi da Baseglio così ci metti meno.
Il prato oltre il riale ha le erbe alte come non mai,
i cavalli non pascolano più, altro abbandono.....
Sali dritto nel bosco di faggi, fino a raggiungere la mulattiera per Ingherina
"che tira di bestia" direbbe Francesco se fosse qui.
Una frase che non ha mai dimenticato.....
Tento di parlarti ma tu fai lo gnorri.
Forse semplicemente sei su di un'altra galassia, di certo meriterei maggior rispetto.
E' grazie anche a me se sei arrivato fin qui...
Non ci fossi stata io a cullarti ogni lunedi
mentre eri in quel posto, di cui non vuoi ricordare nulla,
che ne sarebbe stato di te?
Hai camminato sui gradini di seta che ti ho cucito addosso.
Hai mosso un piede sopra l'altro guidato dal suono lieve,
un sospiro appena, che ti ho lasciato per indicarti la via.
Hai detto a bassa voce: "Io seguo tu vai...."
...Ti ho insegnato il modo per sopportare e non morire,
tenendo per mano il tuo candore.
Ricordi ti ha mostrato dove muoverti,
nel sottobosco alpino dove i tuoi desideri, quelli più intensi,
volevano andare.
Certo che tu, col tuo bel caratterino (non sei certo un santo),
qualcosa te lo sei anche cercato.
Una storia lunga 43 anni che non si risolve in una riga.
Si dice che non si dovrebbe sputare nel piatto dove si mangia,
ma se in quel piatto galleggia di tutto, vomitare non è poi
così difficile.
La salita nel bosco verso Ingherina, tira di bestia anche oggi,
ma oramai l'hai conclusa, vedi l'azzurro, ti senti libero:
ti senti "tuo" ...finalmente...
Padrone della tua vita e di essere qui quando tu lo vuoi!
Non andrai ad Ingherina e prendere il sentiero di capre che sale al dente,
la roccia che vedi ora a sinistra, passaggio chiave per arrivare a Cavrig.
Ti piace giocare duro.
Tiri fuori il tuo "righello" e tracci una retta su per la massima pendenza.
Zigzagando risali il ripido prato fino ad incrociare il sentiero.
Arrivi al dente, superi la pietraia, e nei pascoli rivolti ad ovest
rivedi i ruderi di Cavrig superiore.
Nell'unica ancora in piedi ci sono migliaia di te,
ibernati e prigionieri in una baita chiusa da tanto.
Quanti ricordi, quanti fine settimana, in mezzo ad un adorabile "nulla",
lontano da tutti.
Stordito, nei placidi dopo cena, dal Tavernello in cartone scaduto da un po'.
Seduto sulla panca, avvolto nel sacco a pelo,
ad osservare la parte alta di Piona.
Occhi luminosi, unico segno per ricordarti (sarebbe meglio di no?)
a quale genere animale appartieni.....
Hai passato anche un ultimo dell'anno, sapendo che nella notte,
una perturbazione avrebbe portato il suo pianto gelato a coprire tutto.
Era stata dura scendere ma tutto era andato bene....
Ricordi se ne sta in disparte, c'è troppo di lui in questo luogo.....
un troppo per tutto, tranne il silenzio....
.....parlo io, con un groppo in gola.
Senza neppure fermarti sali ancora.
Raggiungi il lago, ecco la seconda mèta che ti sei prefissato.
Ora ti siedi e mangi, fai qualche foto.
Qui nessuno ti vede e tu guardi ciò che vuoi.
Hai fatto quello che volevi fare da anni.....sei giunto fin qui.
Volevi risvegliarti in cascina il lunedi mattina, mentre a valle chi doveva,
lavorava e taceva.
Il tuo primo giorno da pensionato dovevi passarlo
fra le anguste pareti di Cavrig.
Non è il giorno giusto e non ci dormirai, ma sei tornato "libero"
meglio di così!!!
Sei arrivato alla fine di un ciclo.....
.....ne cominci un altro.....
Non ci sono certezze, ma ce ne sono mai state?
Io e Ricordi ti abbiamo condotto fin qui tenendoti per mano,
tu hai fatto il resto.
Ora scendiamo.
Finalmente risento la tua voce!
Sorrido felice, anche gli incubi più brutti a volte hanno un lieto fine!.....
La vedo dal ponte in sasso sopra il torrente.
Non è parcheggiata come al solito fuori dal tuo posto di lavoro, e tu non sei a faticare per guadagnarti il "pane".
Cammini lungo la mulattiera che sale a Baggio, in Val di Livo.
A Dangri hai lasciato un foglietto, come fai sempre, fra non molto sapranno che ci sei.
.....si domanderanno come mai.....
Cammini in silenzio guardando solo dove metti i piedi.
Sono di nuovo libera e viaggio con te.
Scorazzo dentro la tua scatola cranica dov'è tornato il sereno.
La fresca e frizzante brezza che arriva dall'esterno sta spazzando via
l'aria stantia e malata che ristagnava nella tua testa.
Mi sento rinascere.....
Le nuvole temporalesche sono laggiù in fondo, nella linea nera dell'orizzonte.
Forse torneranno, se così sarà ci penseremo,
affrontando insieme ciò che verrà.
E' un piacere saltare da un neurone all'altro senza più alcun impedimento.
Vado di corsa, sto cercando Ricordi, voglio chiaccherare un po'.
Il tetto della chiesetta di S. Anna è sotto il tornante, cammini deciso,
vuoi raggiungere la mèta in meno di tre ore.
Qualche anno fa ne impiegavi due, vuoi capire quanto hai perso,....
Cerco di parlarti ma tu sei assorto, certamente incredulo,
ancora non ti capaciti: due risvolti di un unica medaglia.
L'avvenuta liberazione ha condotto a te i capostipiti dell'imminente vecchiaia.
Non ci pensi.
Respiri, cammini e respiri ancora mentre io cerco Ricordi
in un silenzio forzato.
Ecco le case di Baggio, sei all'inizio del prato, è poco prima di
raggiungere la fontana che lo trovo.
"Finalmente con te" gli dico.
Un abbraccio lungo un chilometro.
"Era ora" avrei voluto dirgli, ma mentre tu ti disseti alla fontana,
Ricordi, più chiacchierone di me, mi precede.
"Ti ricordi" dice, e si mette a ridere, "la prima volta che siamo venuti qua con lui?"
"ricordi" e ride ancora, "con chi eravamo?".
"Non aveva mai visto un binocolo, aveva chiesto a chi stava con lui
se poteva usarlo. Poi erano partiti."
.....Facciamo silenzio per guardare l'alta Val di Livo.....
La Croce di Rabbi, l'Avert di Ingherina, e quella di Cavrig, mèta odierna.
Il sentiero che raggiunge il primo ponte è invaso da alte erbe.
Allora non era così. Tutti i prati erano falciati, una meraviglia,
ora è una tristezza, abbandono ovunque.....
"Quella prima volta," interrompe i miei pensieri Ricordi,
"è stato poco prima del ponte (che allora non c'era) che G/G
(così chiameremo oggi GiordanoGabrio, due nomi una stessa faccia)
che si era accorto di aver lasciato il binocolo a Baggio.
La corsa per tornare a prenderlo l'aveva pagata a caro prezzo.
Raggiungere la cascina di Cavrig Superiore a 1901 metri di quota,
era stata una sofferenza infinita!!"
Stiamo camminando sulle assi in legno del primo ponte.
Vorrei guardare a valle e a monte, ma tu non me lo consenti.
Sali il pezzo più brutto, erbe e sassi invadono il sentiero, una vera schifezza.
E' un tratto che ho sempre odiato.
"Ricordi, ti ricordi" e mi metto a ridere anch'io,
"quell'inverno con la neve?"
"Era da pochi mesi che avevano costruito il ponte nuovo, ma lui voleva fare il duro
e guadare a monte come aveva sempre fatto, per guadagnare tempo....
Fanatico!
Per risparmiare pochi minuti che rischio ci ha fatto correre...!!
Era su di un grosso masso, in riva al torrente, un salto ed era atterrato
su quello vicino".
"Già!" Mi ha interrotta Ricordi.
"Agile come una capra, peccato non si fosse accorto che la superficie di quel sasso
era coperta da un sottile strato di ghiaccio.
Appena l'aveva toccato era scivolato.
Si era ritrovato orizzontale e in aria planando sulla roccia.
Senza reagire era scivolato nell'acqua gelida,
tutt'attorno la neve....."
Una pausa per guardarci attoniti.
"C'erano delle cascatelle, un metro o poco più, che lo avevano trascinato a valle.
Lottava, incredulo, per uscirne vivo.
Poi aveva sentito una voce, qualcuno stava urlando.
Ce n'era voluta per capire che la voce era sua, perchè era lui che urlava!!
Completamente lavato era tornato a riva.....
.....le sue orme bagnate sulla neve.....
ci voleva almeno un'ora per tornare a Dangri...!!"
E' calato il silenzio tra di noi, una pausa per dimenticare la paura.
EEhh! G/G viaggi veloce per la tua età.
In un ora ci troviamo al secondo ponte. Meglio sarebbe raggiungere il terzo,
e seguire il sentiero segnalato che porta al Bivacco Ledù.
Ma tu sei un tradizionalista. Passi da Baseglio così ci metti meno.
Il prato oltre il riale ha le erbe alte come non mai,
i cavalli non pascolano più, altro abbandono.....
Sali dritto nel bosco di faggi, fino a raggiungere la mulattiera per Ingherina
"che tira di bestia" direbbe Francesco se fosse qui.
Una frase che non ha mai dimenticato.....
Tento di parlarti ma tu fai lo gnorri.
Forse semplicemente sei su di un'altra galassia, di certo meriterei maggior rispetto.
E' grazie anche a me se sei arrivato fin qui...
Non ci fossi stata io a cullarti ogni lunedi
mentre eri in quel posto, di cui non vuoi ricordare nulla,
che ne sarebbe stato di te?
Hai camminato sui gradini di seta che ti ho cucito addosso.
Hai mosso un piede sopra l'altro guidato dal suono lieve,
un sospiro appena, che ti ho lasciato per indicarti la via.
Hai detto a bassa voce: "Io seguo tu vai...."
...Ti ho insegnato il modo per sopportare e non morire,
tenendo per mano il tuo candore.
Ricordi ti ha mostrato dove muoverti,
nel sottobosco alpino dove i tuoi desideri, quelli più intensi,
volevano andare.
Certo che tu, col tuo bel caratterino (non sei certo un santo),
qualcosa te lo sei anche cercato.
Una storia lunga 43 anni che non si risolve in una riga.
Si dice che non si dovrebbe sputare nel piatto dove si mangia,
ma se in quel piatto galleggia di tutto, vomitare non è poi
così difficile.
La salita nel bosco verso Ingherina, tira di bestia anche oggi,
ma oramai l'hai conclusa, vedi l'azzurro, ti senti libero:
ti senti "tuo" ...finalmente...
Padrone della tua vita e di essere qui quando tu lo vuoi!
Non andrai ad Ingherina e prendere il sentiero di capre che sale al dente,
la roccia che vedi ora a sinistra, passaggio chiave per arrivare a Cavrig.
Ti piace giocare duro.
Tiri fuori il tuo "righello" e tracci una retta su per la massima pendenza.
Zigzagando risali il ripido prato fino ad incrociare il sentiero.
Arrivi al dente, superi la pietraia, e nei pascoli rivolti ad ovest
rivedi i ruderi di Cavrig superiore.
Nell'unica ancora in piedi ci sono migliaia di te,
ibernati e prigionieri in una baita chiusa da tanto.
Quanti ricordi, quanti fine settimana, in mezzo ad un adorabile "nulla",
lontano da tutti.
Stordito, nei placidi dopo cena, dal Tavernello in cartone scaduto da un po'.
Seduto sulla panca, avvolto nel sacco a pelo,
ad osservare la parte alta di Piona.
Occhi luminosi, unico segno per ricordarti (sarebbe meglio di no?)
a quale genere animale appartieni.....
Hai passato anche un ultimo dell'anno, sapendo che nella notte,
una perturbazione avrebbe portato il suo pianto gelato a coprire tutto.
Era stata dura scendere ma tutto era andato bene....
Ricordi se ne sta in disparte, c'è troppo di lui in questo luogo.....
un troppo per tutto, tranne il silenzio....
.....parlo io, con un groppo in gola.
Senza neppure fermarti sali ancora.
Raggiungi il lago, ecco la seconda mèta che ti sei prefissato.
Ora ti siedi e mangi, fai qualche foto.
Qui nessuno ti vede e tu guardi ciò che vuoi.
Hai fatto quello che volevi fare da anni.....sei giunto fin qui.
Volevi risvegliarti in cascina il lunedi mattina, mentre a valle chi doveva,
lavorava e taceva.
Il tuo primo giorno da pensionato dovevi passarlo
fra le anguste pareti di Cavrig.
Non è il giorno giusto e non ci dormirai, ma sei tornato "libero"
meglio di così!!!
Sei arrivato alla fine di un ciclo.....
.....ne cominci un altro.....
Non ci sono certezze, ma ce ne sono mai state?
Io e Ricordi ti abbiamo condotto fin qui tenendoti per mano,
tu hai fatto il resto.
Ora scendiamo.
Finalmente risento la tua voce!
Sorrido felice, anche gli incubi più brutti a volte hanno un lieto fine!.....
Tourengänger:
Gabrio
GabrioCommunities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Galerie
Bitte warten...
Beschreibung der Tour
Fotos der Tour (17)
Kommentare (8)
Kommentare (8)